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NANDO SIMEONE : IL NO DEI FRANCESI - UN NO AL LIBERISMO
Publie le lunedì 30 maggio 2005 par Open-PublishingDichiarazioni del vice presidente del Consiglio Nando Simeone (PRC)
Il no dei francesi al Trattato Costituzionale Europeo non è un no contro l’Europa, ma contro il neoliberismo, contro un’Europa delle banche e dei mercati finanziari. Il processo di unificazione europea è stato sinora improntato al rafforzamento dell’unione monetaria a danno dei diritti sociali: dal lavoro all’istruzione pubblica, dalla sanità alle pensioni. L’abbattimento delle frontiere tra gli Stati membri si è accompagnato all’innalzamento di frontiere invalicabili contro l’esterno, contro i migranti: si è voluto edificare l’Europa fortezza e non l’Europa dei popoli e della solidarietà.
Il prezzo di questo processo è stato pagato anche dagli Enti Locali, strangolati dal Patto di stabilità, che ha imposto in tutti questi anni il taglio della spesa pubblica, e obbligati dalle varie normative europee a liberalizzare e privatizzare i servizi pubblici. Un esempio per tutti, la direttiva Bolkestein, che impone la liberalizzazione dei servizi pubblici e la deregolamentazione dei diritti del lavoro, voluta dalla scorsa Commissione Europea, il cui Presidente era Prodi.
Il no dei francesi è il prodotto del disagio sociale generato da queste politiche, ma è anche un segnale chiaro per tutti noi, un segnale da seguire: basta con il neoliberismo, costruiamo un’Europa di pace e diritti sociali.
On. Nando Simeone
Vice presidente consiglio provinciale Roma




