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NO A LISTE UNICHE SENZA SIMBOLO COMUNISTA ALLE ELEZIONI

Publie le giovedì 15 novembre 2007 par Open-Publishing

Esprimiamo il nostro più forte dissenso, di merito e di metodo, dalla
decisione del gruppo dirigente del Prc di sottoscrivere un comunicato
congiunto con Sd, Verdi e Pdci con cui ci si impegna a dar vita a
liste comuni con un simbolo unico non comunista alle prossime elezioni
amministrative».

Lo affermano in una nota i parlamentari del Prc Fosco
Giannini e Luigi Pegolo, e il capogruppo di Rifondanzione comunista in
Emilia Romagna Leonardo Masella.

«Sarebbe un tragico errore -
scrivono- controproducente per i risultati elettorali della stessa
sinistra, presentare liste comuni, senza i simboli delle diverse forze
di sinistra, in presenza di una legge elettorale come quella esistente
per le elezioni amministrative, che consente di presentare ampie
coalizioni di liste a sostegno di programmi comuni e candidati unitari
di sinistra.

Dove negli scorsi anni si sono fatti esperimenti di liste
uniche, si sono ampiamente persi voti e seggi consiliari». «La
cancellazione del simbolo del Prc in competizioni elettorali nelle
quali non sarebbe necessario - prosegue la nota - è allora motivata
solo dalla pervicace volontà di superare il partito in un nuovo
soggetto politico non più comunista, come proposto negli ultimi tempi
da autorevoli esponenti del partito, la qualcosa è uno degli argomenti
più controversi in discussione nel prossimo imminente congresso. Si
tratta pertanto di una grave violazione del metodo democratico -
concludono - su una scelta peraltro di grande portata.

Non c’è mai
stata finora, infatti, nessuna formale decisione in tal senso di
nessun organismo politico del Prc, nè del Cpn nè della Direzione, e
quindi nessun mandato a sottoscrivere il comunicato in questione.

Adnkronos sabato 10 novembre 2007