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NO ALLE SPECULAZIONI DI A.N. SUL S.MARIA DELLA PIETA’ !
Publie le lunedì 22 novembre 2004 par Open-Publishing1 commento
Ex Lavanderia, S.Maria della Pietà tel. 339 2646341 fax 178 6028921
mail lavanderia@diciannovesima.net
COMUNICATO STAMPA
In merito all’articolo sulla pagina romana del Corriere della Sera del 20/11/04 che riporta le dichiarazioni di Augello e di Condò intorno al S.Maria della Pietà:
AUGELLO E CONDO’ SI METTESSERO D?ACCORDO
I padiglioni del S.Maria si moltiplicano a dismisura. Se il Direttore della ASL RME Condo’ rivendica l’uso della maggior parte dei padiglioni per strutture sanitarie già operative o in procinto di realizzazione, Augello, Assessore al Bilancio dichiara l’ intenzione di vendere il Comprensorio per un vagheggiato Campus Universitario.
Evidentemente, ASL e Regione- entrambe gestite da A.N. - non si sono messi d’accordo su cosa deve diventare il S.Maria della Pietà.
Non vorremmo che Augello vendesse i padiglioni con tutti i servizi all’interno senza avvertire il Direttore della ASL.
Se la Regione smentisce la ASL e la ASL smentisce la Regione vuol dire che a dimettersi non deve essere solo Condò, ma anche Augello oppure si mettessero d’accordo su chi dei due deve andare a casa e lo comunicassero ai cittadini.
SI PARLA DI CAMPUS E SI DEMOLISCE L’ OSTELLO
L’Assessore Augello parla di Campus Universitario e, nel frattempo, la ASL RME cancella l’ ostello della gioventù. I padiglioni 11 e 15, sgomberati venerdì erano stati ristrutturati con i fondi del Giubileo ad uso Ostello (perché no casa dello studente?), per farne nuove strutture sanitarie. Così era già avvenuto per i Padiglioni 5 e 9.
In maniera illegittima, violando la Legge dello Stato sui fondi del Giubileo, la Legge Regionale sui finanziamenti relativi alle strutture di ricettività ed il protocollo di intesa con il Comune, la ASL RME ha di fatto eliminato le strutture di accoglienza turistica e/o ricettiva. Proprio mentre si sta smantellando la casa dello studente del Foro Italico, al S.Maria della Pietà si perdono soldi pubblici e l’ occasione di utilizzare strutture ricettive già pronte ad accogliere anche l’ utenza studentesca.
CONDO’ CONFERMA QUELLO CHE DICIAMO DA SEMPRE:
IL S.MARIA LUOGO DI CONCENTRAZIONE DEL DISAGIO, IL NUOVO MANICOMIO
1 centro diurno per disabili adulti, 1 centro specialistico per la salute mentale, 1 RSA geriatrica, il SERT (Servizio per le tossicodipendenze), 1 Ospice oncologico, 1 Centro diurno per cerebrolesi gravi, 1 centro odontoiatrico per disabili. Nella fretta, Condo’ dimentica almeno un’ altra RSA psichiatrica ed una Residenza per handicap psico-fisico grave (peraltro con ex degenti precedentemente usciti dal S.Maria della Pietà) già insediate, nonche le strutture residenziali psichiatriche previste dal piano triennale della ASL.
E? evidente il progetto della ASL: concentrare malattia, disagio mentale, emarginazione e diversità in uno stesso luogo, precisamente nell’ ex manicomio di Roma, in pieno contrasto con i principi della legge Basaglia così come della legge 662/96 che, a sproposito Condò cita. Proprio quella legge che egli viola, utilizzando i luoghi degli ospedali psichiatrici dismessi per attività di tipo sanitario. La legge parla chiaro, la messa a reddito degli ex O.P. va investita nei "progetti Salute mentale" , sulle strutture diffuse con il territorio non certo rifacendo il manicomio.





Messaggi
1. > NO ALLE SPECULAZIONI DI A.N. SUL S.MARIA DELLA PIETA’ !, 22 novembre 2004, 15:28
A.N.fami !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ex Lavanderia, S.Maria della Pietà tel. 339 2646341 fax 178 6028921
mail lavanderia@diciannovesima.net
A tutte e tutti,
Oggi pomeriggio dalle 14 , appuntamento immediato alla Ex Lavanderia.
La ASL RME ha tagliato l’energia elettrica alla Ex Lavanderia. dopo aver lasciato senz’acqua e senza luce donne e bambini piccoli nel padiglione dove erano "poggiati" i senza casa sgomberati venerdi’, la Regione e la ASL tentano la resa dei conti. Vogliono il S.Maria della Pietà e lo vogliono tutto! Per i loro affari, per venderlo ai propri amici, per farci il nuovo manicomio.
Dobbiamo organizzare una risposta immediata.
Venite alla Lavanderia e fate girare questa e-mail.
COMUNICATO STAMPA
22 novembre 2004
LA REGIONE E LA ASL TAGLIANO LA LUCE ALL?EX LAVANDERIA DEL S. MARIA DELLA PIETA’ !
Stamattina la Regione di Storace e la ASL RM E diretta da Condò hanno tagliato la luce all?ex Lavanderia del S. Maria della Pietà.
Da più di un mese la Lavanderia, ristrutturata con fondi pubblici del Giubileo (non della ASL), è rivendicata da un comitato di cittadini che ne chiedono l?uso pubblico, sociale e culturale, così come da accordi originari, proprio mentre la ASL, dopo averla tenuta chiusa per anni, si apprestava a trasferirvi illegittimamente suoi uffici.
Gli occupanti organizzano da più di 1 mese iniziative culturali nella Lavanderia, per ribadirne la restituzione alla città, il rispetto degli accordi, la preservazione della memoria di quello che è stato l?ex manicomio.
Ora la Regione e la ASL RM E, con il solito piglio autocratico che le contraddistinguono, tolgono la luce a questo luogo, scegliendo la via dell?autoritarismo invece che del confronto, a cui la ASL si è già sottratta rifiutando un incontro chiesto dagli occupanti.
Evidentemente le denunce pubbliche sulla stampa, gli esposti alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti effettuate dai cittadini sull?operato illegittimo di ASL e Regione sui padiglioni destinati ad ostello, sulla mensa e sulla Lavanderia del S.Maria della Pietà hanno colpito nel centro, facendo emergere i nervi scoperti.
Il taglio della luce alla Lavanderia è stato inoltre deciso a ridosso della vicenda delle occupazioni di altri 2 padiglioni del S. Maria della Pietà ad opera di Action e del Comitato di Lotta per la Casa, risolto senza inutili violenze attraverso l?intervento del Comune che si è impegnato a trovare un?altra sistemazione alle famiglie senza-casa, tra cui molte donne incinte, bambini in tenera età e anziani, che sono stati momentaneamente trasferiti dalla ASL e dalla Regione in un altro padiglione non ristrutturato, invivibile, sporco, privo di luce, di acqua e di riscaldamento.
A fronte delle inumane condizioni delle famiglie nel nuovo padiglione, i cittadini che gestiscono la Lavanderia hanno consentito ai senza-casa l?allaccio almeno all?energia elettrica.
Il taglio della luce deciso oggi, dopo un mese di occupazione, si configura quindi anche come un atto di violenta ritorsione nei confonti della Lavanderia per aver osato contribuire ad alleviare le terribili condizioni cui la ASL e la Regione avevano condannato le famiglie pur concedendo loro ospitalità.
Denunciamo pubblicamente l?operato e le scelte della Regione e della ASL RM E che ancora una volta scelgono la via dell?autoritarismo, della brutalità e dell?arroganza in luogo della cooperazione, dell?umanità e della civiltà.