Home > NON VORREMMO, MA DOBBIAMO.....
Le lavoratrici e i lavoratori in lotta contro la “Casa diritti (aò) sociali” che stanno occupando giorno e notte da 5 giorni la sede amministrativa dell’Associazione e delle sue Cooperative sociali, nonostante lo sforzo di iniziativa che un occupazione richiede decidono di dedicare una piccola parte del proprio tempo anche a quella cricca di potere che è il consiglio di amministrazione.
A parte l’ilarità che ci suscita un comunicato come quello diffuso ieri da un sedicente gruppo di operatori, vogliamo entrare nel merito di alcuni punti contenuti nel comunicato stesso.
1. Rispetto al supposto ritardo nei pagamenti delle convenzioni da parte degli enti locali, diciamo subito che ciò è solo una parte della verità. Se infatti è vero che il Comune di Roma eroga i soldi con circa due mesi di slittamento, è altresì vero che il ritardo medio dei pagamenti ai lavoratori è di 4,5 mesi.
Inoltre: se come è vero l’Associazione riceve soldi e convenzioni dal Comune e dalla Provincia da almeno 15 anni, come è possibile che il cda della Casa diritti sociali non sia stato in grado di dotarsi in tutto questo tempo di strumenti (fondo cassa, accantonamenti,etc.) atti a garantire il pagamento puntuale degli stipendi???
Altre cooperative sociali che lavorano su analoghe convenzioni, pagano puntualmente i propri lavoratori. Questo è un fatto.
2. Sui presunti giornalisti amici, beh! Qui siamo al ridicolo!!!
Da anni denunciamo pubblicamente la mancanza di qualità dei servizi resi, e le precarie condizioni di lavoro; ed anche ora che siamo in occupazione non ci risulta che nessun giornale (di destra e/o di sinistra) abbia pubblicato un articolo uno!
La qual cosa non ci offende perché conosciamo bene il sistema di sicurezza che protegge i padroni cooperativi e lo mettiamo nel conto.
Ciò che non mettiamo nel conto è che indymedia pubblichi i comunicati vergognosi dei padroni (anche se ex qualcosa).....un po’ ci dispiace.
Se in una lotta esemplare come questa confondiamo il padrone con i lavoratori siamo alla frutta!!!
Sarebbe come dire che in una occupazione di fabbrica si decide di pubblicare il comunicato del commendatore.
3. Torniamo sui numeri: nell’arco di questi anni decine di lavoratori hanno dovuto lasciare causa “sopravvivenza” il lavoro (con 5 mesi di arretrati capirete da soli..).
Attualmente le persone impiegate nei servizi non arrivano a 25; di questi 15 fanno parte della delegazione sindacale (vi basta?).
Tuttavia non crediamo che la giustezza di una lotta passi per i numeri e i pusillanimi che hanno scritto quel comunicato non capiscono neanche la stupidità e la contraddittorietà di quanto affermano e delle parole”diritti sociali”....LA ZAPPA SUI PIEDI...
Dei presunti volontari del SCN non ci occupiamo (servizio civile nazionale = 434 € al mese alla faccia dei tagli allo Stato Sociale!); non compete a noi giustificare il tentativo di rappresentarli come soggetti di un conflitto.
Se poi il presidente dell’Associazione Giulio Russo, che è anche presidente del CESV(centro servizi volontariato), per continuare a gestire fiumi di denaro proveniente dalle banche necessita di dare ruolo a questo soggetto-oggetto lo capiamo.....e lo capite pure voi!
4. Sulle persone esterne spezziamo una lancia in favore della cricca di potere:
Già! infatti di sfruttatori social-cooperativi la città di Roma è piena e talvolta accade che decine di lavoratori e lavoratrici di altre cooperative sociali ci vengano a portare solidarietà attiva.
Ne siamo felici.
Sull’ultima parte infine noi del Collettivo in lotta contro questi “nuovi padroni” vogliamo invitare i compagni e le compagne di indymedia a fare attenzione:
E’ stato utilizzato uno spazio ad acceso libero e gratuito quale è indymedia che in anni ha fatto da amplificatore/comunicatore alle lotte sociali di quei soggetti che altrove non hanno voce, come vero e proprio spazio pubblicitario!!
Questo organismo del terzo settore autentico interprete dello smantellamento dello Stato sociale, chiede attraverso il comunicato più soldi agli enti locali!
Questa è la vera discriminante che noi poniamo con la nostra lotta:
• Non accettiamo che anche i servizi sociali e di cura alla persona vengano fagocitati dal mercato neoliberista che trova nel terzo settore il suo interprete peggiore!
La verità è che questi signori sedicenti “cooperativi” sono assai pericolosi poiché non gli basta interpretare il ruolo naturale di PADRONI, vogliono interpretare anche quello di SFRUTTATI.
Così facendo sperano di annullare la conflittualità che normalmente si genera nella contraddizione capitale-lavoro per “governarla”: ne più ne meno del modello di organizzazione toyotista.....
Altro che no-profit contro il neo liberismo:
esso è la punta avanzata dell’offensiva padronale alle conquiste di decenni di lotte operaie!!!
Per tutto ciò ancora una volta diciamo a costoro che sono dei piccoli vermi che approfittano del disagio altrui per fare business.
Pusillanimi dell’easy-profit!!!!
Roma 18 dic. 04, dalla sede della “Casa diritti sociali” OCCUPATA
LA LOTTA NON SI LICENZIA
LICENZIAMO I VERMI DELL’EASY-PROFIT!!!
LICENZIAMO LE COOPERATIVE SOCIALI!
Collettivo lavoratrici e lavoratori in lotta





Messaggi
1. > NON VORREMMO, MA DOBBIAMO....., 18 dicembre 2004, 05:51
Finalmente una replica ai padroni del no profit!
ma che li lasciate pure parlare questi sfruttatori???
Franco (coop sociale-andromeda)
1. > NON VORREMMO, MA DOBBIAMO....., 18 dicembre 2004, 11:13
aò, decidetevi - ho tutte le coop. pagano puntualmente o tutto il terzo settore romano è in fibrillazione per lo stesso motivo vostro?
siete un po’ contradditori, ragazzi miei.
raffaella carrà
2. > NON VORREMMO, MA DOBBIAMO....., 18 dicembre 2004, 15:57
Alcune cooperative pagano regolarmente gli stipendi ( e non e’ che per questo sono "santi", semplicemente rispettano il CCNL, lo fa persino Berluska nelle sue aziende !), altre sono in ritardo cronico, ma nessuna - dico NESSUNA - lo fa con regolare ritardo di quattro- cinque mesi !
Precario.
3. > NON VORREMMO, MA DOBBIAMO....., 18 dicembre 2004, 21:38
a tutte e tutti, impediamo con i mezzi della critica che i web di lotta contro il capitalismo come yndimedia e bella ciao diventino strumento di agitazione dei sostenitori del noprofit, che hanno altri e molti strumenti economici ( giornali,radio,meeting,seminari ecc ecc) per sostenere i loro interessi materiali.
e soprattutto rispondiamo coi toni appropriati ai parenti e lacchè dei tanti Giulio Russo, che manco so che faccia abbia, ma poco importa, che popolano la sinistra finto alternativa che ci circonda.
iniziamo a porci il problema di contrastare il terzo settore, che produce povertà e contenimento.
malcomx ariccia
4. > NON VORREMMO, MA DOBBIAMO....., 18 dicembre 2004, 21:48
massima solidarieta’ a chi lotta per i diritti contro la precarieta’
massima solidarietà ai lavoratori della cds in lotta, che con la loro coraggiosa battaglia da quasi tre anni stanno a portare un contributo fondamentale nella lotta più generale contro il mostro del terzo settore finto noprofit, che fattura profitti e genera sfruttamento alla faccia del disagio sociale.
chi in questi giorni si è prodigato nel contrastare i lavoratori in lotta utilizzando il termine minoranza non merita alcun rispetto.
i lavoratori precari delle pulizie della coop soc sicot spa terni.