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Nando dalla Chiesa

Publie le martedì 14 marzo 2006 par Open-Publishing
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Ecco una testimonianza del senatore Nando Dalla Chiesa che ha vissuto direttamente, in questi anni, le vicende surreali avvenute nel nostro Parlamento.

Ne ha fatto un testo teatrale che sta portando in giro nei teatri italiani per ricordare le leggi imposte in questa legislatura dalla forza numerica di una maggioranza sprovvista di senso del limite. La gran parte degli italiani non le ha potute vedere o capire, perche’ la gran parte dei media ha fatto autocensura.

 Ho visto approvare in Parlamento la legge sul falso in bilancio il giorno dopo l’11 settembre. Di corsa, per onorare con il nostro lavoro - cosi’ ci venne detto - i morti di New York.

 Ho visto la commissione giustizia del Senato prolungare i suoi lavori dopo la mezzanotte solo per 3 leggi in 5 anni: per il falso in bilancio, per la Cirami, per l’immunita’ delle piu’ alte cariche dello Stato.

 Ho visto aprire l’ultima legislatura con una legge ad personam, che abolisce l’imposta di successione sui patrimoni piu’ grandi. E l’ho vista chiudere con una legge ad personam, che abolisce l’appellabilita’ delle sentenze di assoluzione.

 Ho visto il Parlamento decidere quali magistrati possono o non possono restare in servizio, alzando e abbassando l’eta’ pensionabile secondo le convenienze: fuori Borrelli dentro Carnevale.

 Ho visto il Parlamento decidere quali magistrati possono dirigere gli uffici giudiziari piu’ delicati. Insomma, ho visto il Parlamento scegliere i giudici.

 Ho visto piu’ di mezzo Senato applaudire in piedi l’appoggio alla guerra preventiva in Iraq.

 Ho visto la standing ovation della maggioranza e i sorrisi di festa, in attesa dei bombardamenti dei giorni dopo.

 Ho visto sbeffeggiare le senatrici che si battevano per le quote rosa. Le ho viste sommerse dagli sberleffi della maggioranza. Le ho sentite chiamare "vacca" e "gallina".

 Ho visto togliere ai giudici di pace la competenza sugli incidenti stradali piu’ gravi. Lavoravano troppo velocemente creando problemi alle assicurazioni. Anche alla Mediolanum.

 Ho visto portare nel Parlamento repubblicano una legge per equiparare le brigate nere di Salo’ ai combattenti delle forze armate e ai partigiani.

 Ho visto violare il regolamento del Senato anche 6 volte in 2 giorni.

 Ho visto violare la Costituzione in presenza della seconda autorita’ dello Stato. A volte invocando precedenti inesistenti. Altre volte senza precedenti.

 Ho visto un senatore votare per 5 (i pianisti!), per dare alla sua maggioranza il numero legale.

 Ho visto tollerare anche 15 voti di assenti per volta.

 Ho visto un parlamentare svenire a un passo dall’infarto per l’indignazione di fronte al numero legale ottenuto piu’ volte senza pudore. L’ho visto steso a terra, insultato e fischiato dagli avversari che lo accusavano di perdere tempo.

 Ho visto censurare o bloccare negli uffici interrogazioni critiche verso il governo o verso esponenti della maggioranza.

 Ho visto funzionari solerti mutilare i diritti costituzionali dei parlamentari.

 Ho visto rifare mezza Costituzione come niente, da personaggi senza storia. Per liberare da ogni controllo di garanzia e da ogni contrappeso il potere di chi vince le elezioni. Per mettere lo Stato ai piedi dell’uomo piu’ ricco e potente del paese.

 Ho visto barattare pubblicamente in aula l’unita’ del Paese con gli interessi televisivi del Capo del Governo.

 Ho visto stabilire il tempo massimo di un giorno per discutere in seconda votazione la riforma di mezza Costituzione.

 Ho visto fischiare in un’aula parlamentare il Capo dello Stato mentre il presidente del Senato leggeva il testo del rinvio alle Camere della legge di riforma dell’ordinamento giudiziario.

 Ho visto scritto nella relazione ufficiale della commissione antimafia che la mafia non porta voti, che il controllo del voto da parte di Cosa Nostra e’ "uno dei miti più a lungo e pervicacemente sostenuti".

 Ho visto Giovanni Falcone commemorato sull’autostrada per Punta Raisi, localita’ Cinisi, da un ministro (Pietro Lunardi) che aveva sostenuto che dobbiamo convivere con la mafia.

 Ho visto un ministro (Castelli) definire il carcere di Cagliari un albergo a cinque stelle pochi giorni prima che vi si uccidessero due detenuti.

 Ho visto uomini dello Stato oggetto di insolenze e di accuse sanguinose, grazie a un uso prepotente della immunita’ parlamentare.

 Ho visto chiamare tutti i manifestanti di Genova violenti e terroristi e assicurare ufficialmente che nel carcere di Bolzaneto non ci furono violenze.

 Ho visto negare una commissione d’inchiesta su Genova per non interferire con il lavoro della magistratura.

 Ho visto dimenticare questo principio per istituire la commissione Telekom Serbia (ricordate Igor Marini? Una bufala montata ad arte appena si seppe che Prodi si sarebbe candidato per il centro-sinistra).

 Ho visto ridere in faccia alla richiesta di maternita’ o paternita’ assistite di persone non felici.

 Ho visto esibire i fazzoletti padani a un metro dal tricolore sulle bare nei funerali di Stato.

 Ho visto prolungare la durata del Parlamento per uso personale. Per ottenere l’impunita’ in un processo, per monopolizzare le televisioni.

Cosi’ ho visto sfregiare, nel mio Paese, il piu’ grande simbolo della democrazia

...

Marco Travaglio: “Se c’e’ un parlamentare che ha fatto muro in parlamento contro le leggi vergogna sulla giustizia, denunciando gli inciuci nascenti...che ha capitanato l’ostruzionismo.. che ha combattuto giorno per giorno in commissione la mafia, ha difeso l’indipendenza della magistratura, ha portato queste battaglie nelle piazze, sui giornali, nella societa’ civile, e’ Nando Dalla Chiesa.

Ma nelle liste della Margherita non c’e’. Non e’ stato ricandidato.

Nelle liste dell’Unione c’e’ Enzo Carra, condannato a un anno e 4 mesi per falsa testimonianza.

C’e’ Bobo Craxi famoso solo per avere un padre corrotto.

Al 9°posto, dove non sara’ mai eletto, c’e’ Giuseppe Giulietti, che ha sempre combattuto contro la censura dei media, fondando Articolo 21, e di cui ha chiesto riconferma un folto stuolo di giornalisti e intellettuali.

Li sopravanza De Piccoli che ha incassato dalla Fiat su conto svizzero 200 milioni.

O Anna Serafini, il cui unico merito e’ di essere la moglie di Fassino.

O Gambescia, ex direttore del Messaggero di Caltagirone che mando’ a picco l’Unita’ e da li’ attacco’ Caselli.

Epurati anche Zancan e Kessler che smascherarono le calunnie di Marini (Telekom Serbia)

Nell’Unione la riconoscenza e’ morta, ma anche il criterio se la passa molto male.

(Viviana)

Messaggi

  • ... mamma mia non ci posso credere, non sapevo della non canditatura di Dalla Chiesa, ma perchè? Vivo a Mantova è ho conosciuto il lavoro e la sincerità del Sen. nei giorni del MMF Mantova Musica Festival) ... la aspettiamo ancora qui a fine maggio per l’edizione 2006 ... magari Ministro della Repubblica ... magari ... magari (due volte)! D.

  • Quello italiano è un popolo di stupidi! Non mi meraviglierebbe affatto veder questa maggioranza riconfermata! Sono contento di leggervi e sapere che c’è ancora gente che "resiste". Marino