Home > Napoli - Arriva Berlusconi, scattano le proteste

Napoli - Arriva Berlusconi, scattano le proteste

Publie le martedì 30 giugno 2009 par Open-Publishing

Arriva Berlusconi, scattano le proteste

Manifestanti «assediano» la Stazione Marittima con i fumogeni.

Domani Cgil e operai davanti al San Carlo

NAPOLI - Arriva Berlusconi e scattano le proteste. Un gruppo di manifestanti, di cui fanno parte gli aderenti all’Onda napoletana (studenti di sinistra), sta inscenando sotto la pioggia un sit-in alla Stazione Marittima di Napoli dove, a bordo della nave Fantasia della Msc, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, sta illustrando il programma del G8 che si terrà a l’Aquila. I manifestanti hanno esposto striscioni sui quali si legge, tra l’altro, «Noi la crisi non la paghiamo». Poi accensione e lancio di qualche fumogeno e un po’ di tensione con le forze dell’ordine, mentre a dar man forte arrivano disoccupati e manifestanti contro l’apertura della discarica di Chiaiano.

DOMANI C’E’ IL BIS - E’ solo un prologo di quello che potrà succedere in serata e domani, secondo giorno di presenza del premier a Napoli. Cortei di protesta dei disoccupati in vari punti della città e davanti al Teatro San Carlo, nel quale il presidente del Consiglio premierà le «eccellenze» di Napoli. A destare scalpore è l’attesa contestazione, per domani, della Cgil, con gli operai della Fiat e i precari (appuntamento alle 9,30 a piazza Municipio). «Un presidio civi­le e democratico», precisano Federico Libertino e Peppe Errico, i responsabili del sindacato campano e napoletano dell’organizzazione che fa capo a Guglielmo Epifani. Che davanti al Massimo par­tenopeo, protestano «contro tutte le promesse mancate». «Un esem­pio? Gli ammortizzatori. Siamo alla scadenza delle 52 settimane di cassintegrazione ordina­ria, non solo per Fiat — spiega Libertino — ed entreremo in una spirale difficile. Una delle ulti­me volte a Napoli, Berlusconi ha incontrato gli operai e si è impegnato ad affrontare la questio­ne». I dati sono allarmanti. «Soltanto nel settore dell’automobile sono 12 mila i lavoratori che hanno fatto richiesta di sostegno al reddito — dicono i sindacalisti —. A cui se ne vanno ad aggiungere ulteriori 25 mila».

LA POLITICA INDUSTRIALE - Cgil Campania e Cgil Napoli chiedono inoltre al premier certezze dei piani industriali a partire dalla Fiat di Pomigliano D’Arco e di Pratola Serra, di Atitech e di Tirrenia Navigazione; piani di investimento sul piano energetico, per la ricerca sulle fonti rinnovabili alternative; la restituzione in tempi rapidi dei fondi Fas alla Campania e al Mezzogiorno; l’accelerazione delle procedure per la cantierizzazione delle infrastrutture e le grandi opere approvate dal CIPE e delle opere ordinarie della riqualificazione urbana come risposta anticiclica alla crisi.