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Natale infelice ed il prossimo sarà peggiore

Publie le giovedì 24 dicembre 2009 par Open-Publishing
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Natale infelice ed il prossimo sarà peggiore

Ho visto in TV scene dalla Stazione di Milano che mi hanno riempito di sgomento. Una folla enorme di persone abbandonate a se stesse in attesa da ore nel gelo per potere prendere un treno e tornare a casa. Mi ha colpito il viso spaventato e lacrimoso di un giovane che si chiedeva disperato
se sarebbe mai riuscito ad arrivare a casa per Natale. Poi è scoppiata una rissa tra viaggiatori per accaparrarsi un posto sul treno per Lecce. Scene da dopoguerra. Il dopo privatizzazione delle Ferrovie è come un dopoguerra dal momento che il sistema è stato bombardato dalle bombe dei risparmi sulle manutenzioni, dal mancato rinnovo della rete e del materiale rotabile. I soldi servono a mantenere un Consiglio di Amministrazione costoso che deve mantenere una rete parassitaria di collaboratori managers, consulenti, appalti esterni.... La privatizzazione sta mostrando tutta la sua
asocialità. L’azienda si comporta come un imprenditore privato alla ricerca del massimo lucro. Non tiene in nessun conto gli interessi generali del paese e dei suoi cittadini. Investe nell’alta velocità che serve soltanto chi può permettersi di pagare un biglietto diventato inaccessibile per i "normali" lavoratori. Treni per imprenditori, professionisti, gente che non deve stare attenta a quanto incide il costo del trasporto su uno stipendio mensile medio che a stento è di 1200 euro. E’ stata attuata una selvaggia deregolation. Se questa costa qualche morto, qualche incidente, si ha il sospetto che sia messo nel conto e venga considerato più conveniente che spendere in personale sufficiente e qualificato ed in manutenzioni regolari. In questo, come in tante altre cose, il capitalismo brutale degli americani ha fatto scuola.
Nelle carceri italiane il numero dei morti è diventato impressionante. I suicidi quest’anno sono 72. Spesso sono misteriosi ed avvengono in un modo e con una sequenza sempre più sospetta. La vicenda del giovane che trasferito da un carcere del Sud a quello di Alessandria dopo qualche ora dal trasferimento si uccide genera sconcerto. Colpisce anche che l’autopsia stabilisce che è morto per suicidio. L’autopsia può accertare la causa della morte ma non se per propria o altrui volontà. Colpisce la sorda accanita resistenza fatta di silenzi, smentite, minacce per la morte del giovane Cucchi. Colpiscono le storie di tutti i "suicidi" e la loro inverosimiglianza. Ma il sistema assorbe come un muro di gomma tutto e magari c’è chi minaccia querele se si attacca "l’onorabilità del corpo". Il Ministro La Russa, prima dell’accertamento dei fatti, dichiara l’ innocenza dell’Arma dei Carabinieri. Membri delle forze dell’ordine, nel corso di quest’anno si sono distinti per maltrattamenti di immigrati. Anche vigili urbani sono della partita come abbiamo visto per l’agghiacciante foto della ragazza nigeriana stesa a terra in una cella.
Insomma lo Stato percepito attraverso i suoi strumenti di polizia e di detenzione fa paura. E’ diventato davvero "cattivo" come predica Maroni. Il fascismo è già arrivato per alcune categorie di esseri umani come i senza tetto. Un fascismo che non fa notizia dal momento che è stato spacciato per altro, per contrasto alla criminalità. Non è vero. Disgregare una famiglia che vive in Italia da venti anni, con tre ragazzi nati in Italia, incarcerare il capo famiglia perchè dopo aver perso il posto di lavoro è diventato clandestino e viene rinchiuso in un lager CIE è più che fascismo: è nazismo.
Con la complicità di un governo fellone e di sindacati arrendevoli che sembrano diventati notai della volontà padronale chiude Termini Imerese. La Fiat si lamenta che la Sicilia non si trovi accanto al Piemonte o alla Lombardia. Presto verranno meno tremila buste paga che servivano a non fare sprofondare una grande zona della provincia palermitana.
Un supermercato sorteggia in Sardegna due posti di commesso. La notizia non fa vergognare il Ministro del Lavoro che continua a sollecitare "complicità" tra sindacati e imprenditori. La Guardia di Finanza fa una indagine assai pubblicizzata dai massmedia su un cartello dei produttori di pasta. La pasta ha un prezzo medio al disotto dei due euro. Nessuna indagine viene proposta per il prezzo del pane che ha un costo medio superiore di gran lunga ai due euro. Eppure si fa con la stessa farina ed il procedimento per farlo è assai meno costoso. Nessuna indagine per il prezzo dei medicinali che garantiscano guadagni certi a farmacie oramai tutte miliardarie. La percentuale di guadagno del farmacista è enorme. Spesso c’è la fila perchè il numero delle farmacie è chiuso.
Il popolo italiano vive in una società senza mercato preda di monopolisti che nessuno disturba a cominciare dalle assicurazioni e dalla benzina. Crescono le tasse ed i costi dei servizi locali e gli stipendi ed i salari sono fermi o diminuiscono.
Intanto gli oligarchi della casta politica sono indaffarati soltanto per soddisfare le voglie e le vendette di Berlusconi. Non si tratta solo dei processi che non dovrebbe subire e dei magistrati che debbono essere puniti per averlo "perseguitato" diventando suoi impiegati. Vuole un Regime che gli permetta di dominare l’Italia da solo e senza controlli. Ci riuscirà. Illustri esperti di quella che una volta era opposizione si stanno spremendo le meningi per accontentarlo. Ci riusciranno? Magari, dopo averlo accontentato, saranno disprezzati ed emarginati dal momento che servono al Capo soltanto per raggiungere i suoi scopi. E basta.
Pietro Ancona
http://medioevosociale-pietro.blogspot.com/
www.spazioamico.it

Messaggi

  • I veri ricchi hanno la faccia abbronzata dalle settimane bianche, le mani curate di chi non ha mai lavorato, le auto nuovissime, costosi Suv di grossa cilindrata o rombanti sportive da parcheggiare davanti ai campi da golf o nei posti riservati dei porticcioli dove tengono ormeggiati i barconi. I veri ricchi sono sempre sorridenti, simpatici e affabili perchè passano le giornate a divertirsi tra palestre, saune e teatri. Non si svegliano mai prima delle 9 per recuperare il sonno dalle serate con gli amici al ristorante, arrivano in ufficio verso le 10, prendono il caffè e si fanno le 11, poi telefonano e alle 11,30 sono in riunione, alle 13 escono e vanno tutti insieme al ristorante mentre gli impiegatini consumano in fretta panini ammuffiti nei loro loculi bui. I ricchi sono tanto belli perchè si fanno le lampade UV, le cerette, il lifting, a 60 anni ne dimostrano 30. Il ricco non è mai triste, non si arrabbia, sale sulla berlina e va via verso le 15 perchè ha un appuntamento in centro. Il ricco sorride sempre, il povero è musone. A Natale i ricchi si vogliono tutti bene, si riuniscono e mangiano e bevono e fanno festa, tutti beati si scambiano regali d’oro e pietre preziose, in un giorno consumano cibo quanto ne basterebbe ad un villaggio amazzonico per un mese. Ma i ricchi non sono mai grassi: fanno piscina, palestra, e se non basta una liposuzione in clinica privata, buttano nel cesso quello che hanno trangugiato alla faccia dei fratelli affamati. Mentre i poveri si trascinano a suon di stenti verso la terza settimana, i ricchi ordinano un’altra fuoriserie, prenotano crociere, si organizzano il volo intercontinentale.
    Non so se sarò vivo per il prossimo natale, ho una gran voglia di buttarmi sotto un treno, il natale dei poveri è umile, modesto, senza veri regali, senza crociera o settimana bianca, senza macchinazza e senza cinemini, videogiochi e teatrini. Il natale dei poveri è umido e senza spumante, senza canditi e senza panettoni, non so come sarà il prossimo natale ma certo non sarà proprio un Natale, sarà un natale di rinuncia di rassegnazione di profonda umiliazione. Meno male che ci saranno sempre i ricchi con le loro facce sorridenti, gentili, abbronzate, mai tristi ma sempre splendenti, nei loro capelli la luce della neve, del sole e del mare, ai poveri niente regali ma solo bollette salate da pagare.

  • NON SO SE QUESTA VITA DA NABABBI PER QUESTI PARASSITI, SFRUTTATORI DURERA’ PER MOLTO TEMPO!!!!!!!!!!!!!