Home > Neanche un grammo!
Oggi, 7.10.2005, osservo sul Manifesto la foto di una famiglia lucana a tavola, della “povera Italia”: sono grassi e gonfi. Sono stata due giorni a Roma: ventri trasgressivi delle giovanissime e non più, traboccano dai pantaloni bassi di moda. Di recente sono stata per l’ennesima volta in Grecia, l’obesità dilaga soprattutto nei bambini e nella società giovane dalle città alle più remote isole. Le badanti o aspiranti tali dei paesi dell’est ci rievocano rassicuranti immagini di matrioske perdute. Sembrano rimanere indenni da questo “morbo” gli ultrasettantenni, proprio come nell’immagine del Manifesto.Italia povera,Italia ricca dicono altri, di che?
C’è chi muore per sottoporsi a ridimensonamenti e rifacimenti fisici, chi si indebita per offrire un’immagine giusta. Dove portiamo i nostri corpi? Dove sono stati abbandonati il buon senso e la misura? Quanto possiamo cedere dai nostri armadi, dai frigocongelatori,
ripostigli,borsezaino...?Quanta paccottiglia e surplus possiamo donare per acquietare la nostra cattiva coscienza nei confronti del terzomondo? Innumerevoli file di container itineranti portano in giro i nostri rifiuti che non si riesce a smaltire, humus infernale dei nostri incubi. Le tasche del disperato consumatore neocapitalista, neoliberista,postgarantito si sgonfiano...Ed ecco che Eva Ensler (vedi Liberazione di oggi pag. 3) trasla il piacere del suo gelato con le donne di Kabul. Ed io , donna di pace, dove dovrei trovarla questa serena solidarietà pacificatrice: neiterritori occupati dalle truppe , nel volontarismo, nelle serate di beneficenza, nella politica buonista? La condivisione del piacere è molto soggettiva, può essere anche quella di scrivere queste cose e pensare di raggiungere i nascosti del proprio paese, più poveri di spirito che di corpo, proprio come me.
Avrei voluto, vorrei, voglio un momento per riflettere su questa dannata collettiva condizione di povertà culturale che non riesce ad ingrassarci, a farci crescere neanche di un grammo!
Doriana Goracci
Messaggi
1. > Neanche un grammo!, 7 ottobre 2005, 23:37
Si, Doriana, hai ragione.
Il livello di poverta’ culturale ed anche spirituale ( nel senso laico del termine ) che sembra imperare in Italia, anche nella cosiddetta "sinistra di governo", e’ veramente spaventevole.
Ogni giorno di piu’ credo che Pier Paolo Pasolini avesse ragione da vendere quando parlava del "consumismo nuovo oppio dei popoli" e di "omologazione tra le classi", anche se noi "duri e puri" della lotta di classe lo criticavamo allora ferocemente per questo.
Ma appunto aveva ragione da vendere, aveva in qualche modo previsto pure l’ era Berlusconi.
Ma non tutto e’ cosi’ nero come sembra e nemmeno ci si puo’ abbandonare ad atteggiamenti disperanti.
Ricordo uno splendido Flavio Bucci che nel dimenticato, anche se bellissimo, film "Maledetti vi amero’" diceva che "ne uccide piu’ la depressione che la repressione".
Ed anche il Bucci quanto mai pasoliniano di quel vecchio film aveva ragione da vendere.
E a volte, anzi molto spesso, anche tra gli escrementi capita di vedere nascere un fiore.
Perdonami l’ ardire, poco consono all’ immagine di "coatto" e di politicamente "maledetto" che ho contribuito negli anni a costruirmi addosso.
Ma ieri sera, al convegno romano su "banche e senza credito", mi e’ parso di vedere una donna stupenda, di una bellezza e di una ricchezza culturale e spirituale di quelle che ti accecano.
E il mio istinto "borgataro", a differenza della presunta mia ragione di "politico consumato", raramente si sbaglia.
Hasta siempre, Doria’, alla fine li faremo neri.
E brinderemo insieme nei lieti calici.
Keoma (Dario)