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New Republic: «I soldati italiani? Codardi. Mangiano meglio di come combattono»
Publie le martedì 29 agosto 2006 par Open-Publishing2 commenti

Il pezzo anti-italiano sulla versione online del settimanale New Republic
«Israele ha puntato su Roma perché vuole il fallimento della missione»
New Republic: «I soldati italiani? Codardi.
Mangiano meglio di come combattono»
Irrisorio articolo del settimanale Usa contro le nostre truppe:
«I carabinieri? Sono "cool" nelle loro uniformi Armani...»
WASHINGTON (Stati Uniti) - «Gli italiani? Mangiano meglio di quanto sappiano combattere». Il giudizio tranchant arriva dal New Republic, settimanale che dal 1914 è considerato uno dei punti di riferimento degli intellettuali Usa. Nel giorno dell’avvio della missione italiana in Libano è il quotidiano della Margherita, Europa, a citare gli sprezzanti giudizi vergati dalla penna di Jeremy Kahn e ad invitare i militari e la politica a smentire ogni catastrofica previsione. E non solo: «Non sarebbe male - si legge nell’editoriale del giornale centrista - dimostrare che siamo capaci, almeno in parte, di rimediare ai guai che combinano nel mondo dei gagliardi guerrieri come i connazionali americani del giovane Kahn».
ITALIANI INADEGUATI - Secondo l’autore dell’articolo del New Republic, che non nasconde la propria criticità nei confronti delle missioni Onu in genere, l’Italia non è adeguata ad assumere la guida del contingente. E questo perché, fondamentalmente, non avrebbe sufficiente preparazione e cultura militare. Di più: i soldati italiani, seppure utilizzati più volte in missioni di peacekeeping, avrebbero dato prova in varie occasioni di essere tutt’altro che risoluti. Tra le righe i nostri militari appaiono perlopiù come codardi pronti a tirarsi indietro quando il gioco si fa duro, incapaci di portare a termine come si deve il proprio compito. Non lo hanno fatto in Kosovo, «dove gli attacchi arrivavano da civili impreparati armati di coltello o poco più». Figurarsi in Libano dove si fronteggiano lanciarazzi e tank.
I CARABINIERI SONO «COOL» - I toni del commento sono da irrisione. I carabinieri, ad esempio, secondo Kahn sono «cool» abbigliati come sono con «le loro uniformi scure disegnate da Armani». E se qualcuno ha avuto l’occasione di pranzare con dei soldati italiani «sa bene che l’esercito italiano lavora per i propri stomaci meglio di chiunque altro». Ma quando è il momento di svolgere il lavoro duro del mantenimento della pace, sottolinea l’articolista, già managing director dello stesso New Republic, «diciamo solo che mangiano meglio di quanto sappiano combattere».
I PRECEDENTI - L’articolo giudica non esaltante il comportamento delle truppe italiane in Kosovo. Ricorda come abbiano subito duramente il colpo dell’attentato alla base dei carabinieri di Nassiriya in seguito al quale decisero di lasciare il centro della città (in altre parole: sono scappate). E richiama il fatto che nella missione in Somalia vi furono soldati coinvolti in casi di torture e di violenze sui civili. Citando un rapporto di una compagnia privata di intelligence, si sottolinea come «Nato e Onu sono soliti dislocare gli italiani in aree dove impazienza e numero sono più importanti della disciplina e dell’organizzazione». E poi il sospetto: che il premier israeliano Ehud Olmert abbia fatto pressioni per affidare il comando della missione all’Italia proprio confidando in un fallimento della missione, così da poter poi riprendere la propria guerra contro Hezbollah.
I FRANCESI? CORAGGIOSI - L’articolo contrappone la supposta incapacità degli italiani al coraggio e alla profesionalità dei francesi, che sarebbero dunque cosa ben diversa dalle «pavide scimmie mangiaformaggio» che apparivano da una definizione molto popolare negli Usa dopo il no della Francia all’intervento in Iraq, ripresa anche nella serie a cartoon "I Simpsons". I francesi, secondo Kahn, non si tirano indietro quando c’è da affrontare «la forza con la forza». Per questo sarebbero loro i comandanti più indicati per questa missione. Ma pur di non vedere gli italiani alla testa della missione, l’articolo del New Republic propone anche l’alternativa dei norvegesi, «che hanno fatto un buon lavoro nei Balcani negli anni Novanta». O eventualmente gli svizzeri: «Dopo tutto vanno orgogliosi della loro neutralità - rimarca Kahn -. E a differenza degli italiani, quando serve sono molto bravi ad organizzare le cose».
A. Sa.
29 agosto 2006
www.corriere.it
Messaggi
1. > New Republic: «I soldati italiani? Codardi. Mangiano meglio di come combattono», 30 agosto 2006, 15:11
New Republic punto di riferimento?E’ una rivista di estrema destra giusto un pò meglio di Soldier of Fortune ma molto molto peggio di Time vero punto di riferimento della destra intelletttuale!
2. > New Republic: «I soldati italiani? Codardi. Mangiano meglio di come combattono», 31 agosto 2006, 13:27
Sempre meglio gli italiani con tutti i loro difetti che gli yanks, i quali hanno conoscenza zero dei minimi rudimenti di strategia militare, nella loro spocchiosa ignoranza sono incapaci di comunicare con chiunque non ciancichi il loro idioma strascicato e la guerra sono bravissimi a portarla a casa degli altri. Sporcarsi le mani in una missione di pace? Per carita’, se non c’e’ da mangiarci sopra colle multinazionali non si prende neanche in considerazione. Il dio denaro e’ l’unica molla umanitaria del Don Rodrigo d’oltreoceano: incapace di vedere la distruzione di cui si rende protagonista, crapula in ogni luogo su cui riesce a stendere la propria longa manus.
E tutto il resto e’ pura retorica.