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Nicaragua : poteri contro potere

Publie le domenica 19 dicembre 2004 par Open-Publishing

di Giorgio Trucchi

Durante l’ultima sessione del 2004, la Asamblea Nacional ha votato una risoluzione firmata da quasi tutti i poteri dello Stato e da varie Istituzioni statali in cui si afferma la totale contrarietà al messaggio del Presidente Bolaños nel quale, opponendosi alle riforme costituzionali iniziate dai deputati, faceva riferimento alla possibilità di agire "con le buone o con le cattive", ventilando quindi la possibilità di dichiarare lo Stato d’Emergenza nazionale. Tale azione prevede lo scioglimento degli altri Poteri dello Stato e la sospensione di diritti e garanzie.
La risoluzione, approvata con 73 voti favorevoli e solo 3 contrari, rappresenta una chiara presa di posizione contro il Potere Esecutivo di praticamente l’intero apparato statale, cosa mai accaduta fino ad ora in Nicaragua e che crea un clima ancora più teso in vista del presunto dialogo che dovrebbe cominciare il prossimo venerdì tra il Governo e i due principali partiti del paese (Fsln e Plc).
Deputati, magistrati della Corte Suprema de Justicia, del Consejo Supremo Electoral, della Contralorìa General de la Republica, del Ministero Pubblico, i Procuratori dei Diritti Umani e lo stesso Vice presidente della Repubblica, hanno fatto blocco comune, segno che le minacce di Bolaños sono state prese molto seriamente e che si teme un colpo di mano già dai prossimi giorni quando la Asamblea Nacional sarà chiusa per le vacanze natalizie.
Alla sessione della Asamblea Nacional non hanno partecipato i membri del governo che erano stati invitati e nemmeno il Capo dell’Esercito e della Polizia.

La Dichiarazione

Al popolo nicaraguense e alla Comunità internazionale.

Di fronte alle preoccupanti dichiarazioni rivolte all’opinione pubblica nazionale e internazionale dal Presidente della Repubblica, Ing. Enrique Bolaños Gayer, nel senso di "essere disposto a fare di tutto, con le buone o con le cattive, per rifiutare le riforme parziali alla Costituzione Politica della Repubblica e le nuove leggi che sono in via di approvazione da parte della Asamblea Nacioal del Nicaragua".
Queste dichiarazioni si oppongono chiaramente all’ordine giuridico del Nicaragua, allo Stato di Diritto consacrato nella Carta Magna e promuovono la rottura dell’ordine costituzionale e legale del paese, costituendo un’esortazione ai funzionari subordinati ai loro superiori ad accompagnarlo in questa azione violatoria dell’ordine costituzionale.

I rappresentanti del Potere Legislativo, Giudiziario, Elettorale, il Vice presidente della Repubblica e le Istituzioni: Contralorìa General de la Republica, Ministerio Publico e Procuradurìa de los Derechos Humanos della nazione, si sono riuniti con l’obiettivo di manifestare in forma congiunta il loro rifiuto totale a questa sfortunata pretesa del cittadino Presidente della Repubblica, che in un momento di grave errore politico, ha messo in allarme i nicaraguensi e ha trasmesso un messaggio sbagliato alla comunità internazionale, che è improprio del normale esercizio della sua carica e coinvolge il popolo nicaraguense a situazioni di tensione innecessaria e rischiosa per la stabilità e buon funzionamento della gestione governativa.
Di fronte a questi fatti è dovere di tutti i nicaraguensi e ancora di più di chi esercita responsabilità all’interno dell’amministrazione pubblica, proteggere il paese da qualsiasi tentativo di destabilizzazione dell’ordinamento legale e costituzionale e di atti che evidentemente possono portare a situazioni di crisi prodotte per abusi e per un cattivo disimpegno delle cariche pubbliche...

...L’articolo 130 della Costituzione è chiarissimo nel dire "La nazione nicaraguense si costituisce in uno Stato Sociale di Diritto. Nessuna carica concede, a chi la esercita, ulteriori funzioni di quelle che gli conferisce la Costituzione e le leggi". E questo si complemeta con l’Art. 131 della Costituzione che dice "I funzionari e impiegati pubblici sono personalmente responsabili per la violazione della Costituzione, per mancanza di correttezza amministrativa, e per qualsiasi altro delitto o mancanza commessa nello svolgimento delle sue funzioni".
Per quanto scritto precedentemente, i rappresentanti dei Poteri dello Stato e delle Istituzioni citate precedentemente, richiamano il Presidente della Repubblica alla responsabilità, affinchè non incorra in atti che possano causare danno al popolo nicaraguense e allo stesso svolgimento della sua carica presidenziale, i cui compiti e le cui responsabilità deve svolgere attenendosi strettamente alla legge e alla Costituzione.

Elaborato nella città di Managua il 14 dicembre del 2004.

Firmano il presente comunicato:
Corte Suprema de Justicia (CSJ)
Contralorìa General de la Republica
Ministerio Publico
Procuradurìa para la Defensa de los Derechos Humanos
Vice presidente della Repubblica
Consejo Supremo Electoral

La Risoluzione

La Asamblea Nacional del Nicaragua, in uso delle sue potestà e facoltà legali, in sessione plenaria il 15 di dicembre del 2004, risolve:
appoggiare e sottoscrivere nella presente sessione legislativa, la Risoluzione congiunta dei Poteri Legislativo, Giudiziario ed Elettorale, del Vice presidente della Repubblica e le Istituzioni Contralorìa General de la Republica, Ministerio Publico e Procuradurìa de Derechos Humanos, Risoluzione rivolta al popolo nicaraguense e alla comunità internazionale in risposta alla dichiarazione emessa dal Presidente della Repubblica il 9 di dicembre.

Salone delle Sessioni della Asamblea Nacional il 15 dicembre del 2004