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Nicolas Sarkozy precisa il suo pre-progetto di legge relativo all’immigrazione ed all’integrazione

Publie le venerdì 17 febbraio 2006 par Open-Publishing

Dazibao I "senza" - immigrati Francia

Tradotto dal francese da karl&rosa

In un’intervista al Journal du dimanche pubblicata il 5 febbraio, il ministro degli Interni Nicolas Sarkozy presenta le grandi linee del suo pre-progetto di legge relativo all’immigrazione ed all’integrazione che sottoporrà giovedi’ al comitato interministeriale e difende il suo concetto di "immigrazione scelta". "Non vogliamo più un’immigrazione subita, vogliamo un’immigrazione scelta, ecco il principio fondatore della nuova politica dell’immigrazione che preconizzo", spiega il capo dell’UMP, che pensa che "il sistema di integrazione alla francese non funzioni più".

In concreto, il ministro preconizza un sistema "di immigrazione a punti" che darebbe la priorità ad uno studente che ha scelto una facoltà "nella quale mancano studenti". Una carta di soggiorno della durata di tre anni sarà proposta ai migranti altamente qualificati come gli scienziati, informatici o artisti o chiunque altro "abbia una competenza rara", tale da "contribuire al dinamismo economico del nostro paese", dice. Il ministro vuole anche proporre la creazione di una "speciale carta" che sarebbe rilasciata agli studenti "migliori" come contropartita per "l’obbligo di ritornare in patria perché rendano al loro paese una parte del beneficio derivante dalla loro formazione". Infatti il ministro nega di voler prendere ai paesi in via di sviluppo "quelli che hanno fatto 10 anni di studi universitari dopo la maturità per lasciare loro quelli che hanno lasciato la scuola 4 anni prima della maturità".

Infine, per quanto riguarda i lavoratori non qualificati, "quando ci sono settori economici per i quali nessun Francese pone la sua candidatura, ci sono solo vantaggi a far venire lavoratori stranieri", sostiene il ministro. Nicolas Sarkozy raccomanda "obbiettivi quantitativi previsionali" di visti e titoli di soggiorno che terrebbero conto delle capacità di accoglienza in materia di impiego, di alloggio e di educazione. "Con il mio progetto, qualunque governo sarà costretto a definire i suoi obbiettivi e ad annunciarli", dice.

UN CONTRATTO D’ACCOGLIENZA OBBLIGATORIO

Nicolas Sarkozy sottolinea che non si tratta di rivedere la riunificazione familiare ma che intende nondimeno "circoscriverla". Più in generale, conferma la sua volontà di sopprimere la regolarizzazione "automatica" prevista dalla legge per i clandestini che possono provare la loro presenza da 10 anni in Francia. Inoltre, "il matrimonio di uno straniero non in regola con un(a) Francese non comporterà più in modo automatico il riconoscimento del diritto di soggiorno: "la persona dovrà attendere tre anni di vita comune e dimostrare che ha rispettato il contratto d’accoglienza e d’integrazione".

Il ministro degli Interni vuole rendere "obbligatorio" questo contratto, oltre a degli impegni per ogni straniero che vuole stabilirsi "durevolmente" in Francia. Il ministro insiste sull’apprendimento del francese e sull’uguaglianza fra uomini e donne. "I prefetti ed i sindaci avranno l’incarico di verificare se il contratto d’accoglienza e d’integrazione é stato rispettato prima di consegnare una carta di residenza validai 10 anni", sottolinea.

Fedele ad un discorso che vuole essere di rottura, Nicolas Sarkozy presenta il suo progetto come un’alternativa ai due "integralismi" che sarebbero "quello di coloro che pensano che ogni controllo dell’immigrazione porta in sé i germi di una forma di razzismo", e quello della "immigrazione zero difeso da (Jean Marie) Le Pen".

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