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Niente Hendel a RaiUno "No alla politica da Panariello"

Publie le martedì 2 novembre 2004 par Open-Publishing

Il comico doveva essere fra gli ospiti dello show
a patto che non nominasse Verspa e Buttiglione

di ANNA BANDETTINI

MILANO - Ci risiamo. Via la satira politica dalle reti Rai, via gli artisti che, arditamente, osano ancora farla. Stavolta l’ingombrante comico da togliere di torno è Paolo Hendel, ammesso e prontamente escluso, prima ancora di salirci, dalla festosa ribalta del sabato sera di RaiUno. Il comico toscano doveva essere ospite nella puntata di domani di Ma il cielo è sempre più blu lo show di Panariello, ma già mercoledì arriva lo stop: "Meglio rinviare. E poi il suo intervento andrebbe riscritto. Meglio se non c’è nulla di politico, meglio che sia neutro". A queste condizioni, Hendel resta a casa.

Dopo i casi Grillo, Guzzanti, Luttazzi, Paolo Rossi... tutti già mandati al confino tv, ora è sufficiente pensare di inquinare il festoso sabato sera Rai con la politica e dintorni per essere censurati. "Capisco che il nome di Bruno Vespa possa essere un problema... A me solo pensarlo mi crea disturbi, chissà nominarlo in prima serata davanti ai bambini... Ok, lo capisco... Ma mi sembra tutto così esagerato", è il commento a caldo di Paolo Hendel. "La verità è che sono stupito, un po’ amareggiato. Non me lo aspettavo. Non avrei detto nulla di offensivo. Avevo proposto un duetto con Panariello. Si scherzava sulla Toscana, dicevo cose tipo: la Toscana è la patria dell’ulivo anzi no, perché ulivo non sta bene in Rai, del vino, del vino rosso. Rosso? No nero, un bel Chianti nero rubino di Toscana... Scherzavo su Bin Laden ma anche sulla pubblicità tv... Scherzavo su quello che si poteva e non si poteva dire in tv il sabato, come se in Italia ci fosse la censura... Dicevo che l’importante è non parlare di politica, di sesso, di religione, di problemi sociali, di guerra, di pace e perché no, di Bruno Vespa e poi puoi dire quello che vuoi... Sapevo che il sabato sera su RaiUno non puoi andare libero come in teatro e avevo dato la disponibilità a fare modifiche. Ma se non parli di politica, di sociale, che satira è? È come cancellarla". Appunto.

A rendere curiosa, oltre che amara, questa nuova censura Rai c’è però il fatto che alcune delle battute proposte da Hendel per il suo intervento erano già andate in onda, su Mediaset, un mese fa a Mai dire Iene, e senza problemi. "Sì, quella sulla legge sulla fecondazione assistita, in cui dico chiamo in causa Buttiglione. Ma sono cose allegre, che fanno bene alla salute e che avevo proposto al regista e autore dello show Giampiero Solari".

"Poi mercoledì sera, ricevo io una telefonata di Bibi Ballandi, il produttore della trasmissione, a cui avevamo offerto come ospiti sia Hendel sia per un’altra puntata Aldo, Giovanni e Giacomo" interviene Paolo Guerra produttore di Hendel "Ballandi mi dice: "Meglio rinviare l’intervento di Hendel e meglio che lo riscriva. Meglio che non ci sia nulla di politico, né di destra né di sinistra. Nulla di sociale. Deve essere neutro. Come le barzellette? Sì". A queste condizioni noi non ci andiamo. Chiaro che in Rai scherzare, anche solo in modo leggiadro, su Vespa, Berlusconi o Buttiglione, suoni come una bestemmia. Non vogliamo farne un caso, ma sinceramente ci sembra che sia una brutta storia".

"Non mi sento una vittima" dice Hendel "Ufficialmente, poi, io non so ancora niente. A me nessuno ha comunicato nulla. Sarebbe la prima volta che mi succede, voglio dire che mi si rimandi a casa per quello che dico anche perché non mi capita mai di arrivare a un appuntamento tv con l’intervento in tasca, mi piace di più confrontarmi con chi trovo e costruirlo insieme. E qui mi piaceva l’idea di giocare con Panariello. Poi, ripeto, non sono il tipo di comico che fa una battaglia per non cambiare una battuta. Io a questi show vado per divertirmi, se poi gli argomenti di cui parlare sono tutt’altro che divertenti questo è un’altra cosa, nella vita si ride per non piangere. Pensare che mi ero anche autocensurato. Sulla pace. La battuta era questa: chi ha voluto questa guerra in Iraq ne risponderà a Dio, ha detto Wojtyla. Dio è con noi dice Bush. A quanto pare uno dei due è male informato e possiamo immaginarci chi. L’avevo tolta già io. E poi per vie traverse mi fanno sapere che è impossibile fare attualità politica... Cosa ne penso? Che il clima non è facile e il peggio si fa senza che lo si sappia. Certe facce che non vedi più in tv ... È come la guerra in Iraq: tutto preventivo". Fa cenno di sì il produttore Paolo Guerra: "Sarebbe il colmo che adesso preventivamente cancellino anche Aldo Giovanni e Giacomo: per ritorsione".

http://www.repubblica.it/2004/j/sezioni/spettacoli_e_cultura/censuratv/censuratv/censuratv.html