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Niscemi- Brescia parte la staffetta contro la violenza delle donne

Publie le martedì 25 novembre 2008 par Open-Publishing

Niscemi- Brescia parte la staffetta contro la violenza delle donne

di Giovanni Mazzamati

NISCEMI (Caltanisetta) - Il 25 novembre, giornata mondiale contro la violenza sulle donne, un’anfora con due manici partirà da Niscemi, in provincia di Caltanissetta, per un viaggio attraverso l’Italia che terminerà a Brescia. È la staffetta organizzata dall’Unione Donne Italiane contro il femminicidio, ossia la contro l’assassinio di donne per mano di uomini, prima causa di mortalità femminile nella fascia di età che va dai 16 ai 50 anni.

Niscemi e Brescia, due luoghi simbolo, balzati all’attenzione dell’opinione pubblica per l’efferatezza di due crimini perpetrati ai danni di due adolescenti. Lorena Cultraro, quattordici anni, fu violentata e strangolata nelle campagne di Contrada Giumarra a Niscemi da tre ragazzi minorenni, tutti condannati dal gup di Catania a vent’anni di reclusione. Credevano fosse incinta di uno di loro e per paura che potesse dirlo al padre la attirarono nel casolare e, dopo aver abusato di lei, la uccisero. A Brescia, invece, si è consumato il dramma di Hina Salem, una ragazza pachistana di vent’anni, sgozzata e seppellita nel giardino di casa dal padre, con la complicità dello zio e del cognato, perché si era innamorata di un ragazzo bresciano.

Ricordando queste due tragedie l’anfora dell’Udi attraverserà la Penisola, per ribadire l’impegno contro la violenza sulle donne vittime inermi della brutalità dell’uomo. Fidanzati, mariti od ex, padri, fratelli, conoscenti, solo a volte sconosciuti perpetrano questi ignobili gesti per riaffermare il proprio essere maschio. Le donne, però, vogliono reagire, testimoniando la loro unità, la loro coesione. Il percorso dell’anfora, infatti, si snoderà in tante città italiane, capoluoghi di provincia o piccoli centri, in cui due donne pubblicamente riceveranno l’anfora dalle due che le hanno precedute. Questo gesto vuol proprio significare l’importanza della relazione, della solidarietà, della vicinanza che deve esistere su temi che toccano profondamente la condizione femminile. Durante le iniziative nell’anfora potranno essere gettati dei biglietti contenenti i pensieri, gli sfoghi, le denuncie o semplici riflessioni delle donne.

L’obiettivo dell’iniziativa è quello di far smettere gli uomini di essere violenti; è un impegno dell’Udi che dovrebbe essere ripreso e perseguito da tutti. Maschi compresi.