Home > No Gelmini: il decreto passa, la protesta non si ferma!

No Gelmini: il decreto passa, la protesta non si ferma!

Publie le mercoledì 29 ottobre 2008 par Open-Publishing
1 commento

Scontri a Roma, cariche a Milanosaperi

Approvato il decreto Gelmini, ma non si fermano le mobilitazioni! In tante città d’Italia studenti e studentesse in piazza: scontri tra studenti fascisti e antifascisti a Roma, cariche della polizia a Milano.

Alle 10:30 di questa mattina il Senato ha approvato il decreto Gelmini. Ciò non ha comunque fermato, e non fermerà, le proteste provenienti dal mondo della scuola e dell’università. La giornata di quest’oggi sta vedendo una mobilitazione diffusa sul territorio nazionale, dal nord al sud del paese. Quel che emerge, soprattutto alla luce delle notizie provenienti dal Senato, è la volntà trasversale di non fermare le mobilitazioni ma di proseguire sulla via intrapresa, fino al ritiro dei provvedimenti legislativi...

Roma, inevitabilmente, è il centro nevralgico delle mobilitazioni, con cortei studenteschi partiti dalle scuole e dalle università, che sono convenuti in piazza Navona, piazza, a due passi dal Senato, presidiata con un imponente schieramento di forze dell’ordine in tenuta anti-sommossa. Altri cortei si sono invece diretti verso il ministero dell’istruzione. In piazza Navona vi sono stati momenti di tensione, di scontro tra gli studenti e le studentesse e il "Blocco studentesco" , organizzazione giovanile di Forza Nuovo. Un confronto duro, che vedeva i fascisti attrezzati di caschi e cinture, e che ha portato un paio di feriti. Successivamente è giunto anche il corteo degli universitari che, prima del loro ingresso in piazza Navona, ha subito diverse cariche di alleggerimento da parte della polizia. Da valorizzare sicuramente la reazione da parte degli studenti antifascisti che si sono opposti all’ennesima provocazione dell’estrema destra nei cortei contro la "controriforma Gelmini". Oltre una decina di fascisti sono stati fermati. In conclusione del presidio in piazza gli universitari e gli studenti medi si sono avviati verso l’università de La Sapienza, dove in serata si terrà una conferenza stampa.

Anche Milano ha avuto un ruolo importante nella giornata di mobilitazione di quest’oggi. Diverse scuole superiori, insieme agli universitari, hanno organizzato un corteo, inizialmente previsto con un concentramento in piazza Cairoli, poi spostato in piazza Cadorna. Nel tentativo di raggiungere il nuovo concentramento, la testa del corteo non autorizzato è stato caricato dalla polizia . Si è data una manifestazione a zig-zag, itinerante per i centri nevralgici della città, mandando in tilt il traffico milanese. Nonostante le peripezie, il corteo è riuscito a raggiungere piazza San Babilia, dove si sono radunati migliaia di studenti delle superiori e dell’università. La lezione di Dario Fo prevista alla Statale è addirittura saltata, per partecipare alla manifestazione. Diversi i cortei partiti da diversi punti della città: uno ha provato a raggiungere il provveditorato, ma è stato bloccato dalla polizia; un altro si è diretto verso porta Venezia. Gli universitari hanno bloccato i binari della stazione di Lambrate.

Domani invece sciopero generale del settore scolastico, che stavolta coinvolgerà insegnanti, genitori e studenti universitari e medi...
I cortei si svolgeranno in tutti i grandi centri Italiani, alcuni collettivi svolgeranno iniziative, e presidi sotto gli istituti...
GLI STUDENTI DI TORINO PROMETTONO: LA LOTTA ANDRA’ AVANTI AD OLTRANZA !

www.radioblackout.org/streaming seguirà le dirette

Messaggi

  • Vorrei esprimere il mio totale dissenso contro l’approvazione del decreto Gelmini.
    come insegnante urlo a gran voce la mia indignazione; a tutto è stato pensato meno che al bene dei bambini e degli studenti.
    Si continua ad offendere l’intelligenza dei cittadini offuscando il nocciolo del problema con il grembiulino.Saranno soddisfatti i nostri politici quando si accorgeranno di aver bloccato il progresso e, di avere di fronte una popolazione capace solo di leggere scrivere e far di conto, che non avrà più quel pensiero critico e divergente capace di contrastare quello su cui non è d’accordo.
    Continueremo a lottare contro tale decreto. Abbiamo istituito un comitato con i genitori per continuare la nostra lotta; inoltre come insegnanti abbiamo bloccato tutto quello che va oltre l’orario scolastico( gite, progetti etc...) per anticipare quello che succederà nell’immediato futuro.

    SIMONA