Home > No alla pacificazione nazionale
COMUNICATO STAMPA
Il 25 aprile non può essere un momento di pacificazione nazionale del paese. Non può esserlo proprio perché storicamente non ha visto il concorso ideale, morale e concreto di tutte le forze sociali e politiche: sono infatti fuori da questo contesto le destre fasciste.
La Liberazione è stata una festa del popolo e delle forze politiche che hanno combattuto e battuto il fascismo. Da questo nasce tutto. La Resistenza è infatti un atto identitario, storico ma anche attuale, che fonda le sue radici nei valori antifascisti della Costituzione, oggi duramente sotto attacco dalle destre al governo.
La pacificazione nazionale è quindi un’operazione strumentale, comoda alle destre che in questo modo rivalutano gli aguzzini fascisti e stravolgono la memoria della Resistenza, proprio nell’anno in cui si festeggia il suo sessantesimo anniversario.
A tutto ciò, noi rispondiamo con un netto rifiuto.
Rivendichiamo la scelta coraggiosa di migliaia di donne e di uomini che hanno combattuto per liberare il paese dall’oppressore. Ricordiamo inoltre, che il sacrificio maggiore nel combattere i nazifascisti è stato pagato proprio dai partigiani comunisti, che in questo senso sono stati tra i primi difensori e costruttori della democrazia in Italia.
La proposta fatta da Azione Giovani e Alleanza Nazionale di Como ha il solo scopo di riabilitare figure e storia del fascismo, così come è accaduto con la lapide per Sergio Ramelli, e rischia di trasformare la città in un "santuario neofascista".
Neofascismo che purtroppo si diffonde nella nostra regione. Sono tanti infatti gli episodi accaduti negli ultimi mesi che raccontano di violenze gratuite, minacce, pestaggi, incendi dolosi, in alcuni casi veri e propri assalti. Vittime predefinite di questo inasprimento del clima politico sono sempre gli stessi soggetti: militanti della sinistra e centri sociali.
Questi fatti sono segnali gravi e preoccupanti, anche perché gli esecutori di queste violenze restano quasi sempre impuniti. Eppure, c’è poco da dubitare sulla loro matrice neofascista: gli obiettivi lasciano poco margine all’incertezza. La pacificazione nazionale darebbe maggiore legittimazione a questi gruppi di estrema destra.
GIOVANI COMUNISTE/I
Coordinamento provinciale di Como




