Home > No alle ronde dal CSM
Le ronde sono incostituzionali.
Il Consiglio Superiore della Magistratura ha detto no alle ronde, volute dal leghista Maroni nel decreto sicurezza, per legalizzare le ronde padane.
La sicurezza è materia troppo delicata per essere assegnata a gruppi di cittadini, essa spetta solo all’autorità pubblica e non può essere assegnata a privati
Si dice che le ronde dovrebbero segnalare alla polizia fatti che possano arrecare danno alla sicurezza urbana o situazioni di disagio sociale. Questo è troppo generico e giustificherebbe ogni tipo di segnalazione, su fatti che non rientra nella tutela della sicurezza e non sono di competenza delle forze dell’ordine.
E’ criticata anche l’iscrizione delle ronde in un elenco a cura del prefetto, perché il prefetto non darebbe una autorizzazione amministrativa ma si limiterebbe a valutare se ci sono certi requisiti richiesti, dunque senza un effettivo controllo.
Il decreto è troppo generico. Dovrebbe anche escludere ronde di partito (come quelle padane), visto che l’art. 18 della Costituzione vieta associazioni militari o paramilitari con natura o finalità politiche. Il decreto non dice cosa si può intendere anche impropriamente per arma. Un cane è un’arma? Manca l’indicazione di requisiti negativi, che vieterebbero la partecipazione, come essere stati condannati per reati di violenza o aver fatto atti di discriminazione razziale, etnica, nazionale o religiosa. Insomma il decreto è troppo generico e incerto e questo “può portare a rischio di incidenti o a commettere reati".
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