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’’Noi amiamo Silvio’’: foto ritoccate nel libro del Cavaliere
Publie le giovedì 4 febbraio 2010 par Open-Publishing5 commenti

Svelate da un blog, le manipolazioni sono ammesse anche dall’editore.
Quanti gemelli ci sono tra i sostenitori del premier? E’ questa la domanda che sorge in mente a chi ha già sfogliato il libro fotografico del premier Silvio Berlusconi, "Noi amiamo Silvio". Nella seconda immagine del testo, infatti, c’è il Cavaliere che parla dal palco di un’affollatissima piazza Duomo a Milano: e sia a destra che alla sinistra del premier, ma sotto il palco, compaiono le stesse persone. Esattamente le stesse facce. A questo punto, se si esclude che si possa trattare di gemelli monozigoti che hanno seguito il comizio rigorosamente separati, siamo di fronte a un evidentissimo fotomontaggio.
Satirani: "E’ un’immagine costruita"
E’ di questa idea Vacon Sartirani, l’illustratore ventisettenne che ha acquistato il volume pubblicato e una volta svelato l’inganno, l’ha segnalato al blog di San Precario: "Innanzitutto è sbagliata la didascalia: quello scatto risale al 1998, e non al 2008. E poi si tratta di un’immagine costruita: Berlusconi regge un mazzo di fiori palesemente disegnato, e sono stati clonati dei pezzi di folla, per riempire la piazza".
Altri fotoritocchi li hanno scoperti i frequentatori del blog di San Precario: i contorni del parapetto del palco sono troppo sfumati; due bandiere di Forza Italia galleggiano sulla folla senza che nessuno le regga.
Anche l’editore ammette i ritocchi
Anche l’editore del libro, Alberto Peruzzo, ammette l’inganno: "Prima di mandarlo in stampa ho fatto visionare il libro al Cavaliere. Sapeva che lo stavo preparando, e mi ha chiesto di fargli avere una bozza in anteprima per vedere se le immagini erano a posto. E’ stato proprio lui a suggerire alcuni cambiamenti". E ancora: "Cosa vuole che le dica, io avrei lasciato tutto al naturale, lui ha voluto cambiare un po’ la scenografia. D’altronde la gente è abituato a vederlo in un certo modo e magari senza quegli accorgimenti non l’avrebbe riconosciuto".
Messaggi
1. ’’Noi amiamo Silvio’’: foto ritoccate nel libro del Cavaliere, 4 febbraio 2010, 12:17
Forse il Berluska è già morto da anni e quello che si vede a giro potrebbe essere solo una controfigura o comunque un’entità appartenente alla realtà virtuale !!
Televisivamente il Berluska potrebbe sopravvivere per secoli o addirittura diventare un essere mass-mediaticamente immortale !!
Ormai per la gente è vero ed esiste solo quello che vede in TV, per cui questa evenienza è tutt’altro che improbabile !!
MaxVinella
2. ’’Noi amiamo Silvio’’: foto ritoccate nel libro del Cavaliere, 4 febbraio 2010, 13:59, di luana
visto che siamo in argomento :-)
consiglio la lettura di questo saggio:
Piretto G. Piero - Gli occhi di Stalin. La cultura visuale sovietica nell’era staliniana € 22,00 edizioni Cortina Raffaello
Cinema, cartelloni pubblicitari, monumenti, complessi architettonici: attraverso immagini di grande suggestione si indagano le strategie che hanno contribuito a costruire il sistema sociale, politico e culturale dello stalinismo. Il particolare universo visivo istituito da Stalin - sguardo del dittatore costantemente percepito dal cittadino, grazie alle infinite riproduzioni del corpo (e degli occhi) del capo - caratterizza il ventennio che ha segnato l’affermazione del socialismo reale in Russia, gli anni Trenta e Quaranta del secolo scorso. L’ambiguo ma decisivo binomio terrore-euforia è il filo rosso che attraversa i capitoli del libro, dedicati ai differenti ambiti in cui trova espressione il Regime. Dal progetto della ricostruzione di Mosca ai "cantieri socialisti" del Nord, creati per addomesticare la natura; dal recupero di antiche tradizioni russe tradotte nel nuovo linguaggio sovietico alla costruzione di un "corpo collettivo" efficiente e ideologizzato, passando per mostre e parate, scatole di fiammiferi e carte di caramella.
3. ’’Noi amiamo Silvio’’: foto ritoccate nel libro del Cavaliere, 4 febbraio 2010, 17:33, di e = mc2
Ci sono molte somiglianze dell’attuale con un Regime del passato recente; anche i carri armati del Duce - di allora - giravano, sempe gli stessi, intorno al Colosseo e poi per via dell’Impero, per impressionare Hitler.
1. ’’Noi amiamo Silvio’’: foto ritoccate nel libro del Cavaliere, 5 febbraio 2010, 20:43, di danost
Credo si sia perso il lume della ragione, la capacità critica; il cervello si è preso una pausa, e lo spirito che non accetta la brutture del mondo si affida alla incarnazione dei propri desideri nella figura di una persona. Questo è la risposta a quanti si sono chiesti, " ma durante il fascismo come facevano le persone a non vedere cosa stava succedendo? Come hanno fatto a non accorgersi delle leggi razziali?"In ogni paese in cui ha governato o govena un uomo forte, i muri della città sono teppezzati della sua immagine, tutti hanno i baffi se lui li porta e c’è chi è pronto a giurare in un suo miracolo. Le parole riportate nel titolo fanno paura, abbiatene paura verso chicchessia vengano pronunciate perchè nel momento che le sentite la mente di un uomo, di un gruppo, delle masse, si è consegnata ad una entità ritenta suprema e 6000 anni di storia sono passati invano.Accade che questi si sente legittimato, investito d’una coronazione divina, scelto direttamente dal divino e la smoderata ammirazione travalicano in un sentimento definito d’amore e l’io, è perduto. Fate che questo non accada, "questo vi comando", direbbe Primo Levi. Un saluto danost
2. ’’Noi amiamo Silvio’’: foto ritoccate nel libro del Cavaliere, 5 febbraio 2010, 21:10, di zorro
Non ci si crede, dopo quello che gli italiani hanno passato durante quel periodo
in cui le vie erano tappezzate della sua immagine e di libri ne furono scritti a camionate, proprio come avviene in questo tempo.
La storia si ripete, ma pochi la ricodano.