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Nota informativa sull’incontro col Presidente della Camera Fausto Bertinotti - 29.05.06

Publie le martedì 30 maggio 2006 par Open-Publishing

Di Tonio Dell’Olio

Su invito del presidente della Camera dei Deputati, On. Fausto Bertinotti,
alle 11.00 di questa mattina sono stati ricevuti Gino Strada, Luigi Ciotti,
Alex Zanotelli e Tonio Dell’Olio, primi firmatari dell’appello lanciato
alcuni giorni orsono ai parlamentari per chiedere di "interrompere le
missioni militari in teatri di guerra e ritirare le truppe italiane
dall’Iraq e dall’Afghanistan". Nonostante il silenzio-stampa che ha
accompagnato l’appello, ad oggi sono pervenute alcune migliaiaa firme tra
singoli e associazioni che sono state consegnate al Presidente della Camera.

L’incontro ha preso il via concentrandosi su alcune questioni che, pur non
contenute esplicitamente nell’Appello, stanno particolarmente a cuore al
variegato e diffuso popolo della pace. Il presidente e gli invitati hanno
concordato sull’opportunità di instaurare uno stile nuovo nei rapporti tra
istituzioni politiche e società civile e si è valutata la possibilità di
eleggere un luogo di interlocuzione a questo proposito. In secondo luogo è
stata evidenziata una forte preoccupazione sulla crescita della ricerca in
campo atomico e si è espresso l’auspicio di assumere una posizione decisa da
parte delle istituzioni democratiche per invertire la tendenza. Per ultimo,
i firmatari dell’appello hanno manifestato la determinazione ad
intraprendere iniziative per la presentazione di una legge di iniziativa
popolare sulle norme attuative dell’articolo 11 della Costituzione in modo
da scongiurare in futuro le interpretazioni che ne impediscano la corretta
attuazione come era nelle intenzioni dei padri costituenti.

Nel merito dell’appello tutti hanno riconosciuto che, mentre per il ritiro
delle truppe italiane dall’Iraq si registra una sintonia da parte del
governo Prodi e dell’intera coalizione di maggioranza, diverso è
l’atteggiamento sulla missione militare in Afghanistan. A questo proposito
sono state manifestate grosse riserve sul piano del diritto internazionale
circa la presenza militare USA e dell’intera coalizione in Afghanistan, le
difficoltà crescenti che la missione va incontrando sul terreno e la
mancanza di un obiettivo concreto, circoscritto dell’impegno del nostro
Paese in quella zona, ma soprattutto la violazione palese dell’art. 11 della
nostra Carta Costituzionale. Si è anche evidenziato come proprio la presenza
dei nostri militari in Afghanistan e l’ostilità di gran parte popolazione
nei loro confronti metta in seria difficoltà anche la presenza civile
italiana di cooperazione. Per queste ragioni i firmatari dell’appello
continueranno a sollecitare l’azione di Governo e Parlamento in direzione
del ritiro.

L’incontro si è concluso con grande cordialità e soddisfazione espressa da
entrambe le parti nella prospettiva feconda di riuscire a rafforzare il
clima di dialogo e di collaborazione nella costruzione di un’autentica
cultura di pace.