Home > Note critiche sul "Processo di Bologna"
Dopo circa 10 anni, gli effetti del “Bologna Declaration” o “Processo di Bologna” sono diventati piu’ evidenti. Ora possiamo distinguere piu’ facilmente quello che questo Processo si era prefisso veramente mascherando gli interessi di casta dietro la retorica neo-liberale della competitivita’, leadership e circolazione di idee.
Il vero obiettivo del Processo di Bologna e’ quello di rendere le riforme europee neo-liberali in materia di istruzione universitaria piu’ accettabili alle classi subalterne e con questo avviare lo smantellamento dell’istruzione pubblica e dar vita ad una nuova casta per il controllo della conoscenza. Il processo di Bologna prevede provvedimenti che hanno come principio l’egemonia economica dei popoli. Nulla hanno a che fare con il libero sapere e la libera scelta di studiare.
Gli effetti del Processo di Bologna sull’istruzione a tutti i livelli - intesa come crescita personale, liberta’ accademica, equita’ sociale, e conoscenza culturale e sviluppo - sono disfiguranti. Questi sono gli effetti di quella proposizione che invece di essere riformatoria o rivoluzionaria e beneficiare il popolo in ogni modo, ha disfigurato l’istruzione pubblica.
La proposizione del Processo di Bologna utilizza la retorica per nascondere il suo vero obiettivo che e’ focalizzato sulle politiche economiche neo-liberali che si radicalizzano in un’ideologia della conoscenza intesa come strumento per esercitare dominazione economica sui popoli, contrariamente al benessere sociale e culturale diffuso tra le masse.
Il maggior danno che questo processo ha creato e’ stato il tentativo di appropriazione e ridefinizione della conoscenza come prodotto e merce soggetta alle leggi del marketing ed utilizzata come strumento per l’accumulo di capitali e per la re-identificazione di coloro che lavorano e studiano nel sistema e che lo stesso sistema tratta come risorse usa-e-getta. L’agenda nascosta dietro tale Processo, e che non e’ stata rivelata, e’ quella di creare un sistema educativo egemone sulle stesse linee del sistema educativo Anglo-Americano. L’obiettivo e’ quello di riposizionare l’istruzione universitaria europea nel mondo ed avviare tutti i processi di privatizzazione della stessa affinche’ si abbia come risultato la supremazia scientifica e tecnologica degli stati europei.
Le varie culture costituenti il Processo sono implicate in un continuo adattamento ad un dogma che assicura una compatibilita’ forzata tra le varie nazioni europee. Questo rappresenta una mentalita’ colonizzatrice verso tutti gli aspetti degli istruzione; una mentalita’ che stando ai criteri imposti da una casta ha relegato l’istruzione al servizio del capitale di colonizzatori che dipendono dallo stesso sistema. Il Processo di Bologna si preffige un sistema d’istruzione che deve essere reconfigurato per aquisire un attrazione internazionale uguale a quella della piu antica tradizioni culturali e scientifica europea. Cosi’ facendo, l’ istruzione alla radice di tali tradizioni viene effettivamente forgiata su modelli economici ed utilizzata per rinforzare l’egemonia culturale, politica ed economica dell” Europa.
Melody Boyce & Salvatore Fiore