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Notiziario delle lotte dei lavoratori 11- 14 / 3/ 2005

Publie le lunedì 14 marzo 2005 par Open-Publishing

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* Notiziario del Centro di Documentazione e Lotta 11-14/03/05 *
* http:\it.geocities.com\verbano\archivi\lc03_05.htm *
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SOMMARIO: Fiat, Electrolux, Alcatel, Finmeccanica, Alnuatel, Val Brembana,
Colussi, Lsu, Alesia, CCR, Autostrade, Sevel, Cgrt, Teleco, Trasporti,
Pubblico impiego e Scuola, Iposas, Francia, Italaquae

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11 marzo 2005

FIAT: SCIOPERO E CORTEO A ROMA http://www.newspaper24.it

Sciopero generale degli stabilimenti italiani di Fiat Auto e delle fabbriche
dell’indotto.

ELECTROLUX: SCIOPERO 15 MARZO http://www.ilmanifesto.it/

I lavoratori Electrolux si mobilitano per l’integrativo e contro le
delocalizzazioni, in Italia, il 15 marzo. Per i primi di aprile è previsto
un summit delle rappresentanze del continente a Bruxelles: sindacalisti
provenienti da Svezia, Italia, Francia, Germania, Spagna, Danimarca - paesi
dove il gruppo ha le proprie fabbriche - discuteranno una strategia comune
per fronteggiare l’attacco della multinazionale, che minaccia di
delocalizzare alcuni stabilimenti. A questo proposito, Electrolux ha aperto
una vera e propria "gara" internazionale: non ha ancora annunciato quali
siti potrebbe chiudere o ridimensionare, con l’intento di scatenare una
corsa al ribasso (meno diritti, più flessibilità) tra i lavoratori dei
diversi paesi. I temi dello sciopero nazionale del 15 marzo (Electrolux ha
oltre 10 mila dipendenti in Italia) sono: l’integrativo che è scaduto nel
dicembre 2003 e per l’azienda ha fatto richieste inaccettabili, come
innalzare la percentuale dei contratti precari al 24%, quando per il
contratto nazionale si può arrivare al massimo all’8% di contratti a termine
e all’8% di interinali; ridurre a 2 le settimane di ferie in agosto, e
disporre di 96 ore di orario ogni anno da gestire senza contrattare con le
Rsu, in pratica per ordinare il lavoro di sabato. Addirittura si vorrebbe
che, in caso di rifiuto dei lavoratori, questi possano subire delle
penalizzazioni economiche. A fronte di queste richieste, Electrolux mette
sul piatto 100 euro all’anno di premio di risultato e un aumento mensile di
63 euro, che oltretutto assorbe di fatto un premio già esistente.

12 marzo 2005

ALCATEL http://www.ilmanifesto.it/

No alla dismissione della Alcatel di Rieti: dopo 13 giorni di sciopero, i
dipendenti della multinazionale francese hanno deciso di recarsi a Roma, per
portare le proprie ragioni ai rappresentanti del governo. A rischio, in
tutto, sono più di mille posti di lavoro, indotto compreso. Timori anche per
il sito di Battipaglia.

FINMECCANICA http://www.ilmanifesto.it

Un migliaio di lavoratori delle aziende del settore civile di Finmeccanica
hanno sfilato ieri nel centro di Genova per uno sciopero di quattro ore
contro la vendita del ramo civile del gruppo. Siamo in presenza di
un’azienda che vuole investire solo sulla difesa, abbandonando il civile. È
una questione nazionale e non cittadina, perché l’Italia, già uscita
dall’informatica, dalle telecomunicazioni e dalla chimica, ora abbandona
altre attività strategiche. Finmeccanica a Genova occupa cinquemila
lavoratori nelle aziende Elsag, Ansaldo Energia, Ansaldo Trasporti e Sistemi
Ferroviari, Ansaldo Segnalamento, ramo civile che vuole dismettere.

13 marzo 2005

ALNUATEL: SOSPESA TEMPORANEAMENTE L’OCCUPAZIONE http://www.liberazione.it/

La fabbrica di Terni, che produce strutture portanti e quadri elettrici per
telefonia mobile e fissa, dal 22 febbraio è occupata dai suoi 117
dipendenti. Poi ieri, un incontro fra Fim, Fiom, Uilm, Rsu e la
Elettromontaggi, ditta dell’imprenditore perugino Terenziani, ha cambiato la
situazione. Ma non definitivamente. Perché Terenziani ha sì deciso di
mantenere la forza occupazionale sospendendo (ma non ritirando) le 94
mobilità decise a fine febbraio, ma non ha ancora presentato alcun piano
industriale. Nel corso di questa settimana lo dovrà fare anche al cospetto
dell’on. Borghini, dell’unità di crisi governativa, ma come condizione ha
voluto la fine dell’occupazione.
Ai lavoratori ci sono volute tre ore di discussione prima che decidessero di
sciogliere l’assemblea, ma a una condizione: se il piano industriale non ci
sarà, o sarà inaccettabile, la lotta sarà ripresa. Con forme anche più forti
di quelle tenute finora. Lunedì torneranno al lavoro, senza abbassare la
guardia. Manca la fiducia, sia per quanto successo in passato sia per la
fama che Terenziani si è fatto fra i 1500 dipendenti delle sue 36 attività
in tutta Italia: nessuna sindacalizzazione (tranne qui all’Alnuatel),
lavoratori precari e ricattabili e strategie industriali all’insegna della
terziarizzazione sfrenata.

VAL BREMBANA: OCCUPATA LA STATALE http://www.ecodibergamo.it

Circa 300 persone sono scese in strada a Zogno per partecipare alla
mobilitazione indetta dal gruppo "Insieme per la Valle Brembana" sul tema
dell’emergenza socio-occupazionale del territorio. Attorno alle 10 il gruppo
dei manifestanti si è radunato nel piazzale del centro sportivo di Camanghè,
da dove è partito per attraversare viale Martiri della libertà e raggiungere
il centro di Zogno. Un gruppo di lavoratori ha presidiato la sede stradale
della statale, pur sollecitati dalle autorità a lasciar defluire in maniera
regolare il traffico. Qualche attimo di tensione si è verificato a causa di
un piccolo nucleo di manifestanti che ha rivolto ingiurie verso alcune delle
autorità presenti al corteo. I lavoratori hanno fatto sentire la loro voce
chiedendo, con slogan ripetuti, un futuro in Manifattura e la garanzia di un
lavoro in valle per sé e per i propri figli.

COLUSSI http://www.corriereromagna.it

Rimane compatto il fronte dei lavoratori del pastificio Colussi di Rimini
che hanno deciso di scioperare e manifestare contro la proprietà domani "per
dire no al furto delle attività economiche e della rispettiva occupazione
dal territorio di Rimini". La decisione è stata presa nel corso dell’
assemblea dei lavoratori tenutasi venerdì sera nel pastificio riminese che
ha criticato duramente i comportamenti della direzione aziendale, ultimo dei
quali la lettera con la quale si preannuncia il trasferimento dei lavoratori
in altri stabilimenti del gruppo. Lunedì i lavoratori Colussi si
ritroveranno alle 9 per sfilare per le strade del centro.

LSU DEL POLLINO IN AGITAZIONE http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/

Mobilitazione dei 334 ex Lsu del Parco del Pollino stanchi di una vertenza
che non fa passi in avanti. Domani i lavoratori si riuniranno in assemblea
permanente nella sede del Parco a Rotonda. Lo hanno deciso, insieme con i
sindacati, al termine di una riunione tenutasi nella stessa sede dell’ente.
La speranza è che questa nuova mobilitazione possa servire a smuovere le
acque sul fronte delle prospettive di stabilità occupazionale. Lavoratori e
sindacati chiedono in particolare un’accelerazione nei tempi di
predisposizione del nuovo progetto che dovrebbe garantire la prosecuzione
della attività lavorative. C’è bisogno di una netta inversione di tendenza
per non compromettere l’esperienza lavorativa dei 334 lavoratori in un’area
come quella sud della Basilicata dove la disoccupazione raggiunge soglie
preoccupanti determinando un forte rischio sociale. Da qui la decisione di
istitutire il presidio permanente. Dopo lo spiraglio apertosi sul fronte
delle retribuzioni arretrate la battaglia continua sul versante della
rivisitazione del progetto che dovrebbe garantire un futuro più stabile ai
lavoratori.

ALESIA: CONTINUA LA LOTTA http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/

Alesia di montalbano Jonica, è lotta continua. Lo hanno deciso i 12
lavoratori interessati dopo una riunione con l’azienda e con Cgil, Cisl,
Uil. Una riunione finita attorno alle 23 di venerdì scorso e svoltasi in
quella sala giunta del municipio occupata, con oggi, da 6 giorni e 6 notti.
"L’azienda - hanno spiegato i manifestanti - ci ha mostrato la
documentazione inoltrata all’Inps per gli ammortizzatori sociali, cassa
integrazione per 13 settimane dal 13 ottobre 2004 e, dopo, mobilità.
Attendiamo la risposta dell’Istituto. Questo per l’immediato poiché non
percepiamo un euro da 6 mesi. Come si fa a mantenere la famiglia? La nostra
battaglia decisiva, però, è quella per il lavoro. Sarà, comunque, una Pasqua
amara quella 2005 per noi". Quasi tutti provengono dal settore
dell’edilizia. Hanno lavorato con grandi imprese come la Maggi ed altre ai
megalavori di condutture e tubature che attraversano il Metapontino. Poi,
dopo la cassa integrazione e la mobilità la grande platea dei lavori
socialmente utili. Una sorta di limbo dell’occupazione statale. Nè occupati
nè disoccupati per una parvenza di stipendio per una parvenza di lavoro. Nel
2001 ecco la stabilizzazione nell’Alesia srl, una società mista con sede a
Latronico in cui è presente, oltre al socio privato, scelto con regolare
gara di appalto, anche il Comune. Tutto sembrava filare liscio sino al 13
agosto del 2004 quando arrivò il primo licenziamento. Licenziamento dapprima
ritirato ma reso definitivo, appunto, il 13 ottobre scorso. Ancora
l’angoscia della disoccupazione.

CASE DI CURA RIUNITE http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/

Un gruppo di circa cinquanta cittadini biscegliesi ormai sull’orlo della
disperazione, ex dipendenti delle Case di Cura Riunite, si è incatenato
sotto il palazzo di Governo di Bari per denunciare la grave situazione
economica e sociale in cui sono costretti a vivere. Dopo alcune ore di
protesta il vice prefetto dott. Rupresti ha ricevuto il rappresentante del
comitato biscegliese ex Ccr, Sergio Di Liddo ed il coordinatore del
sindacato Rdb, Sabino Derazza ed ha assicurato un intervento di sollecito
della Prefettura presso il Ministero del Lavoro, per sollecitare
l’annunciato decreto di proroga della mobilità che da dicembre non viene più
percepito dai lavoratori. Inoltre si è appreso che nei prossimi giorni sarà
autorizzato dal Ministero dell’Industria un riparto provvisorio dello stato
debitorio dell’azienda Ccr al fine di consentire al commissario liquidatore
il pagamento a fine marzo delle sospirate spettanze arretrate risalenti al
1994.

AUTOSTRADE ABRUZZESI: SCIOPERO http://ilmessaggero.caltanet.it

Scioperano oggi i lavoratori delle autostrade abruzzesi. L’agitazione è
stata decisa da Filt-Cgil Fit-Cisl Uiltrasporti Ugl-At Sla-Cisal. La
trattativa per il rinnovo del contratto, scaduto ormai da 14 mesi, non è
ripartita. Lo sciopero interesserà le ultime quattro ore del turno per tutto
il personale turnista. Da domani ci sarà il blocco di tutte le prestazioni
straordinarie. Saranno garantiti i servizi minimi.

SEVEL http://ilmessaggero.caltanet.it

Situazione preoccupante alla Sevel di Val di Sangro, la più grande azienda
d’Abruzzo con 5mila occupati. Ai livelli aspri della trattativa per il
rinnovo del contratto integrativo che ormai va avanti, senza trovare una
soluzione, da quasi quattro mesi, si aggiunge la tensione della vicenda dei
tre operati investiti, e rimasti feriti, davanti ai cancelli dove era in
corso un presidio di migliaia di lavoratori. Intanto la protesta va avanti,
con scioperi e presidi. In un duro documento unitario, i sindacati
provinciali di categoria e tutte le componenti della Rsu Sevel ribadiscono
che ci saranno "scioperi, con presidi davanti ai cancelli, per le giornate
di straordinario produttivo già comunicate dalla direzione aziendale".

CGRT: OPERAI IN CIG http://ilmessaggero.caltanet.it/

Rischiano di finire in cassa integrazione le maestranze impegnate nella
realizzazione della metropolitana di superficie a L’Aquila. Forte
preoccupazione per la situazione occupazionale dei 23 lavoratori della Cgrt,
l’impresa che sta realizzando l’opera pubblica.

TELECO http://ilmessaggero.caltanet.it/

Martedì prossimo sciopero di otto ore dei lavoratori della Teleco Comunicati
on, di Roseto degli Abruzzi. In ballo ci sono ben 280 posti di lavoro tra lo
stabilimento di Roseto e quello di Frosinone. Alla vigilia della
mobilitazione non mancano neanche momenti di tensione all’interno dell’
azienda tra dirigenti e lavoratori. Alcuni parlano di gravi intimidazioni da
parte dei colletti bianchi nei confronti dei lavoratori che dovessero
scendere in sciopero. La nuova proprietà, non solo non paga gli stipendi
arretrati almeno nello stabilimento di Frosinone, ma non ha le risorse
finanziarie per approntare l’acquisto della materia prima che farebbe
ripartire la produzione, al momento bloccata nonostante le commesse.

14 marzo 2005

TRASPORTI: SCIOPERI http://www.laprovinciadilecco.it/

Mercoledì si fermano per 24 ore gli assistenti di volo dell’Alitalia.
Potrebbe essere difficile spostarsi in aereo anche il giorno dopo, quando a
scioperare sarà il personale di terra. Il Sult ha infatti confermato lo
sciopero di 24 ore di hostess e steward di mercoledì. Il Sult ha voluto
rettificare anche le informazioni di stampa "che avevano fatto erroneamente
riferimento ad una sospensione del suddetto sciopero creando confusione
nell’utenza". Infatti, ha spiegato in una nota, è stato differito dal 16
marzo al 15 aprile su intervento della Commissione di garanzia lo sciopero
indetto dal Sult del personale di terra Alitalia, intervento comunque
considerato dal sindacato "illegittimo" e contro il quale sta ricorrendo al
Tar, mentre, ha aggiunto, "allo stato attuale resta confermato quello degli
assistenti di volo Alitalia". Lo sciopero è conseguente alla mancanza di
risposte concrete per l’avvio di un confronto più volte ricercato con
l’azienda e con gli enti istituzionali in merito alle preoccupazioni
riguardanti la grave e unilaterale applicazione dell’intesa contrattuale di
settembre, che ha creato fin dall’inizio di quest’anno i presupposti per una
situazione di grave pericolo per la salute dei lavoratori e per la stessa
sicurezza della navigazione. E la nota del Sult sottolinea che "l’accordo
siglato da cinque organizzazioni sindacali non ha risolto alcuna delle
questioni da noi sollevate fin dal mese di novembre 2004 e che hanno portato
il Sult, da gennaio, ad un percorso di lotta della categoria assistenti di
volo sfociato negli scioperi del 4 e del 21 febbraio con la cancellazione di
centinaia di voli".
Giovedì 17 i sindacati confederali del trasporto aereo hanno proclamato uno
sciopero di quattro ore del personale di terra e del catering. Domenica 20
marzo, rischio per chi viaggerà in treno se sarà confermato lo sciopero
proclamato dai ferrovieri che chiedono maggiori interventi per la sicurezza
dopo l’incidente di Crevalcore.

PUBBLICO IMPIEGO E INSEGNANTI: SCIOPERO http://www.ecodibergamo.it/

Il 18 protesta del pubblico impiego. Per la seconda volta dall’inizio
dell’anno scolastico sciopero generale tutto il personale della scuola. Dopo
lo sciopero del 15 novembre nessuna delle richieste fatte dal mondo della
scuola è stata presa in considerazione dal governo. Bisogna ricordare che ci
sono due contratti di lavoro che da tempo attendono di essere rinnovati: il
biennio economico 2004-2005 del contratto di lavoro del personale docente e
Ata, scaduto nel dicembre 2003, e il contratto di lavoro dei dirigenti
scolastici scaduto dal dicembre 2001. Preoccupanti gli interventi annunciati
dal ministro Moratti in merito alla definizione del nuovo stato giuridico
degli insegnanti e alla prevista chiamata diretta degli stessi da parte dei
dirigenti scolastici.

FIAT: OPERAI INDOTTO BLOCCANO STATALE http://www.kataweb.it

I quarantacinque operai della Iposas di Vicari (Palermo) dalle sette di
questa mattina stanno bloccando la statale Palermo-Agrigento all’altezza del
bivio Manganaro. La fabbrica produce componenti in ferro per lo stabilimento
Fiat di Termini Imerese. La Regione siciliana lo scorso 10 marzo, avrebbe
dovuto convocare i rappresentanti sindacali dell’indotto e della Fiat per
comunicare gli esiti della precedente riunione con una delegazione della
casa automobilistica di Torino. Per gli operai peraltro il 21 marzo si
prospetta il fermo dell’attivita’ e la chiusura dell’impianto in quanto non
sono state rinnovate dalla Fiat le commesse. Per i lavoratori inoltre non
scattera’ dal 21 marzo la cassa integrazione come comunicato dalla
proprieta’. Gli operai ai quali non sono state pagate le ultime spettanze
hanno deciso di fermarsi una settimana prima dello stop previsto per il 21,
per denunciare l’assenza di azione anche da parte della Regione e di
occupare la Statale ad oltranza.

FRANCIA: IL GOVERNO COSTRETTO AL CONFRONTO SUI SALARI
http://www.gazzettadiparma.it/gazzettadiparma/

Tre giorni dopo la manifestazione dei 600.000 francesi in piazza, il primo
ministro Jean- Pierre Raffarin ha ceduto alla pressione ed ha annunciato
aperture sui salari e sul potere d’acquisto, i due argomenti che stanno
attualmente più a cuore ai lavoratori. Non soltanto i cortei di protesta, ma
anche la prospettiva del referendum di giugno sulla Costituzione europea,
con il rischio di un malcontento che farebbe da carburante per il "no",
hanno spinto il governo a non ingaggiare un braccio di ferro proprio adesso.

ITALAQUAE http://www.bresciaoggi.it

La sorte dei 40 presunti esuberi dello stabilimento Italaquae di Boario
Terme tornerà domani in primo piano. A partire dalle 11, a Roma, nella sede
del ministero del lavoro è previsto un incontro fra la direzione aziendale
Italaquae spa e i rappresentanti sindacali dei lavoratori di tutti gli
stabilimenti del gruppo; ovviamente Boario compreso. L’incontro dovrebbe
essere l’ultimo della serie. Se non ci sarà accordo e l’azienda aprirà la
procedura di licenziamento - assicurano i sindacati -, i lavoratori
passeranno all’occupazione dello stabilimento.

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VOGLIAMO DOCUMENTARE L’ATTUALITA’
DELLA LOTTA DI CLASSE, STANDO AL SUO INTERNO

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