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Notiziario delle lotte dei lavoratori 17 - 20 / 5/ 2005

Publie le venerdì 20 maggio 2005 par Open-Publishing
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* Notiziario del Centro di Documentazione e Lotta 17-20/05/05 *
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SOMMARIO: Stm, Siemens, Sevel, Ryan Air, Saiwa, Belleli, Gerica, Ferrarelle,
Poste, Palmolive, Alcoa, Enel, Arst, Trasporti, Scioperi,

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17 maggio 2005

STM LICENZIA http://www.ilmanifesto.it/

Tremila posti di lavoro in tutto il mondo. La St Mircroelectronics (Stm) ha
annunciato ieri in Borsa i tagli (che dovranno avvenire entro la metà del
2006), confermando però di non voler tagliare la produzione in Asia. La Fiom
ha manifestato "preoccupazione", quando ancora non sapeva che i posti
tagliati sarebbero stati tremila. La multinazionale italo-francese del
microchip dopo anni di investimenti e grandi progetti conferma la sua
intenzione e il suo interesse verso altri lidi. La Cina soprattutto. In
Italia la Stm ha diversi stabilimenti: ad Agrate, alle porte di Milano
(circa 5.000 persone), a Catania (4.800) e a Napoli (600). Catania e Palermo
erano un po’ il cuore della microelettronica siciliana (un settore che dà
lavoro a 7500 persone). Nell’isola già nei mesi scorsi c’erano stati
scioperi e proteste, in seguito alla decisione di chiudere il design center
di Palermo a partire dal prossimo luglio. La chiusura implica il
trasferimento dei 47 ricercatori a Catania (anche se molti di loro hanno già
rinunciato all’opzione rimanendo nei fatti disoccupati).
A Catania la Stm impiega 4.768 dipendenti. Nell’indotto lavorano oltre
tremila persone. La città siciliana era ben presto diventata una forte
attrazione, specie di giovani provenienti anche da altre regioni, la Puglia,
la Calabria, la Campania. In tempi anche recenti la Stm catanese era famosa
per assumere anche 40 persone al mese. Cose che sembrano appartenere ad un
passato molto lontano.

SIEMENS CNX: CHIUDE http://www.ilmanifesto.it

Chiude la Siemens Cnx Spa, l’impianto di ricerca che la multinazionale
tedesca ha tenuto operante a L’Aquila. 210 dipendenti a L’Aquila, e 20 a
Milano. Siemens sta riorganizzando la propria struttura societaria, e a
Monaco di Baviera ha deciso di mantenere due sole aziende per nazione.
L’obiettivo strategico è quello di abbattere i costi di gestione. Nei piani
di riorganizzazione non figura Cnx Spa, che è così venuta a trovarsi fuori
dei piani di riorganizzazione societaria del gruppo tedesco. Dunque,
l’impianto dell’Aquila è di colpo sull’orlo della dismissione. Di colpo,
perché l’accordo di tre anni fa si era concluso con il mantenimento a
L’Aquila della ricerca e con la messa in mobilità dell’organico della
manifattura: in sostanza per 210 dipendenti rimasti al lavoro 300 erano
finiti nelle liste di mobilità.

19 maggio 2005

SEVEL: SANZIONI A CHI SCIOPERA http://www.ilmanifesto.it/

Alla Sevel di Atessa (Chieti), dove produce il Ducato, la Fiat ha annunciato
il taglio di un sesto del premio annuo (pari a 91,00 euro) alle centinaia di
lavoratori che hanno aderito allo sciopero Sincobas contro il sabato di
straordinari, con la minaccia di ulteriori tagli qualora aderissero ad altri
scioperi.

RYAN AIR PUNISCE I SINDACALISTI http://www.ilmanifesto.it/

La compagnia low-cost Ryan Air ha annunciato aumenti del 3% per i
dipendenti, ma solo se non iscritti al sindacato. A dare la notizia è il
segretario nazionale Fit-Cisl: "La scelta della Ryanair - commenta - appare
di una gravità inaudita, perchè sostiene la logica di una destrutturazione
selvaggia del rapporto di lavoro".

SAIWA: SCIOPERO http://replica.presstoday.com

La direzione aziendale della Saiwa e le organizzazioni sindacali di
categoria sono ai ferri corti dopo la rottura delle trattative decisa lunedì
dai rappresentanti dei lavoratori nel corso dell’incontro svolto presso la
sede dell’Unione industriali di Alessandria per cercare un’intesa per la
gestione dei contratti a termine in scadenza. Dopo la rottura delle
trattative i sindacalisti hanno dichiarato un’ora di sciopero per oggi.

EX BELLELI: CASSA INTEGRAZIONE
http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/quotidiano/

E’ stato firmato ieri dal ministro dell’Economia il provvedimento che
proroga per il 2005 la cassa integrazione ai lavoratori ex gruppo Belleli.
Si tratta di persoanle che non ha trovato ricollocazione nell’Ilva, nel
gruppo Marcegaglia con la Cct e nelle altre iniziative industriali. Il
provvedimento di cassa era stato firmato dal ministro del Lavoro, Roberto
Maroni, ma non da Siniscalco, di qui le proteste dei lavoratori che ieri
hanno attraversato in corteo la città.

ST MICROELECTRONICS: SCIOPERO http://ilmattino.caltanet.it/

I sindacati di categoria dei metalmeccanici, Fim, Fiom, Uilm e il
coordinamento delle rsu hanno indetto per il 27 maggio uno sciopero di 4 ore
in tutti i siti produttivi italiani di St Microelectronics. Un’analoga
iniziativa verrà indetta nella stessa giornata dai sindacati in francia. L’
iniziativa costituisce la prima risposta alle scelte dell’azienda che nei
giorni scorsi ha annunciato una ristrutturazione a livello mondiale che
potrebbe portare al taglio di circa 3 mila posti di lavoro.

GERICA: MANIFESTAZIONE DEI LAVORATORI http://www.ilquotidianocalabria.it/

L’autoconvocazione dei lavoratori Gerica presso l’Ufficio del commissario
delegato per l’emergenza ambientale a Catanzaro Lido, ha fatto toccare con
mano il dramma vissuto da 42 famiglie che rischiano di perdere il lavoro e
che da 5 mesi non percepiscono lo stipendio. E mettendo al centro il rischio
di inquinamento ambientale delle coste calabresi. La vicenda dei lavoratori
Gerica e degli stipendi a singhiozzo porta anche l’esigenza di una svolta
nella depurazione.
I lavoratori esprimono forte preoccupazione e rabbia, ricordando che questo
di martedì 24 maggio sarà veramente un ultimatum.

FERRARELLE: ESUBERI E STRAORDINARI http://www.giornaledibrescia.it/

A Dardo Boario l’azienda Ferrarelle dichiara 39 esuberi, poi chiede di
lavorare per 6 sabati in straordinario e assume stagionali. Questo lo stato
dell’arte alla ex Italaquae di Darfo. Ieri in paese si è tenuta una
manifestazione alla quale hanno preso parte le isituzioni locali , le
rappresentanze di molte aziende in crisi (Olcese, Franzoni, Legnano) e i
delegati sindacali. La questione relativa agli esuberi denunciati dalla
proprietà, 39 su 148 lavoratori, è ferma. Secondo il sindacato ci sono
margini per evitare i licenziamenti, ricorrendo a forme alternative alla
mobilità, ma la condizione è di trovare un’intesa entro il prossimo 2
giugno, quando scade la procedura.

POSTE ITALIANE: 48 ESUBERI A VITERBO http://ilmessaggero.caltanet.it/

Sarebbero 48 gli esuberi tra i lavoratori di Poste Italiane della Provincia
di Viterbo. La conferma ufficiale è arrivata al tavolo regionale tenutosi a
Roma ieri l’altro e nel quale si è anche entrati nel merito del conflitto di
lavoro scoppiato a Viterbo. Il responsabile regionale delle relazioni
industriali dell’azienda non ha infatti smentito i dati in possesso dei
rappresentanti provinciali di categoria: 32 sportellisti e 16 portalettere
in sovrappiù nel Viterbese.A prova dell’atteggiamento di chiusura di Poste
Italiane, i sindacati dichiarano che "al CPO (centro smistamento, ndr) di
Viterbo viene applicato un piano di ristrutturazione di cui l’azienda
avrebbe dovuto perlomeno informare le organizzazioni sindacali che invece
non ne sapevamo nulla".

PALMOLIVE: 100 A RISCHIO http://ilmessaggero.caltanet.it/

La notizia è piombata come un fulmine a ciel sereno ieri sui 700 lavoratori
della "Colgate Palmolive" di Anzio: l’azienda ha deciso di chiudere entro il
2007 tutte le linee europee di produzione di dentifricio. Per lo
stabilimento locale, da 50 anni punto di riferimento per l’economia di Anzio
e Nettuno ma anche di città vicine come Aprilia o Ardea, è un grave colpo.
Coinvolti almeno 100 lavoratori a cui si devono aggiungere quelli dell’
indotto, come i dipendenti della "Laminated tubes Italia" - di fronte alla
Palmolive - che producono i tubetti per i dentifrici o delle aziende che
forniscono confezioni in cartoncino e imballaggi. Il sindacato ha indetto
per oggi - ad ogni turno di lavoro - assemblee dei lavoratori per affrontare
la situazione.

TYCO E DENSO http://ilmessaggero.caltanet.it/

Un’ora di sciopero per turno fino a domani alla Tyco Amp che dà lavoro a 150
addetti alle prese con la realizzazione di componenti per auto. Come
dichiara Sandro Cirulli, della rsu di fabbrica, le maestranze si astengono
dal lavoro in segno di protesta nei confronti della direzione aziendale,
accusata di assumere posizioni unilaterali o, peggio, di non dare risposte
su temi sentiti, quali i livelli professionali, l’incremento dei carichi di
lavoro per ciascun dipendente che pregiudicherebbe i parametri qualititavi.
I lavoratori chiedono inoltre che l’azienda metta a disposizione locali
adeguati anche per i fumatori, visto che ora si può fumare solo durante la
pausa.
Intanto dovrebbe chiudersi domani la lunga trattativa tra i vertici della
Denso Manufacturing Italia e le rappresentanze sindacali per il rinnovo
dell’integrativo aziendale. Tavolo cruciale quello del 20 maggio in una
vertenza che, nei mesi scorsi, ha vissuto momenti di tensione, sino ad
arrivare alla rottura, poi sanati da reciproche concessioni.

20 maggio 2005

ALCOA: CHIUSO UN REPARTO http://www.unionesarda.it

Fermo da una settimana il reparto Mescola dell’Alcoa di Portoscuso (CA): i
sindacati lanciano l’allarme e chiedono un incontro urgente ai vertici
aziendali. Tradotto in cifre significa alto rischio per circa 150 operai più
gli addetti degli appalti. Una situazione gravissima che deve essere risolta
al più presto sia per l’emergenza attuale, sia per le prospettive future:
ottenuto il decreto con le tariffe energetiche agevolate fino al 2010,
quando partiranno gli investimenti nello stabilimento di Portovesme?. Una
domanda lanciata qualche giorno fa e ancora senza risposta. Quindi una
richiesta forte, fortissima alla multinazionale americana perché investa
nella fabbrica di Portovesme che, costi energetici a parte, continua a
garantire utili e buoni livelli produttivi.

CENTRALE ENEL DI PORTOVESME: SCIOPERO http://www.unionesarda.it/U

Seconda giornata di sciopero alla centrale dell’Enel di Portovesme: ieri e
mercoledì si è fermato il gruppo Sulcis 3 da 240 megawatt, con una adesione
massiccia secondo la Faile Cisal, il sindacato autonomo che ha proclamato
l’astensione dal lavoro. Tra le rivendicazioni della Cisal il curriculum
dell’amianto: "L’azienda li ha rilasciati a tutti i dipendenti ma alcuni
vengono definiti "aiutanti di squadra", un’indicazione un po’ troppo
generica che non spiega nulla rispetto all’ambiente di lavoro e al contatto
con l’amianto. Sul piano delle relazioni sindacali chiediamo di essere
equiparati agli altri sindacati". Lo sciopero degli elettrici della Cisal si
è svolto in due giornate, dopo l’annullamento dell’undici e del dodici a
causa della precettazione decretata dal Prefetto: in quei giorni infatti
l’astensione dal lavoro, e quindi la fermata della centrale, era
incompatibile con le esigenze della rete nazionale.

AUTISTI ARST DI ORISTANO A PROCESSO http://www.unionesarda.it

La vicenda dello sciopero fatto dagli 81 autisti dell’Arst di Oristano che
non avrebbero rispettato la normativa nazionale arriva davanti al giudice
del Tribunale il 5 ottobre per l’apertura del processo. Accusati di
interruzione di pubblico servizio, gli autisti avevano ricevuto un decreto
penale che li condannava al pagamento di una multa di 380 euro. I difensori
avevano però proposto opposizione al provvedimento. Si aprirà un
dibattimento sulla vicenda che risale al 22 dicembre 2003. Sindacati e
Ministero del lavoro erano impegnati in una trattativa per il rinnovo del
contratto. Tutto si concluse con una proposta del Ministero accettata dai
sindacati, senza la condivisione dei lavoratori che diedero vita ad azioni
di protesta e scioperi improvvisi. I gestori delle società di trasporti
pubblici decisero di denunciare la violazione - che aveva causato una serie
di disagi. L’Arst segnalò alle forze dell’ordine quello sciopero messo in
atto senza alcun preavviso, con tanto di elenco dei lavoratori.

TRASPORTI: SCIOPERO DI 8 ORE http://www.rainews24.it

Autobus, tram e metropolitane fermi oggi per otto ore per lo sciopero
proclamato da Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti. Al centro della protesta,
spiegano i sindacati, "la volonta’ delle controparti, Asstra e Anav, di
disdire unilateralmente, dal primo giugno prossimo, l’attuale trattamento
economico del periodo di malattia degli autoferrotranvieri". I sindacati
rivendicano il diritto al trattamento economico di malattia dal primo giorno
affermando che la malattia non puo’ mai essere equiparata all’assenteismo".

SCIOPERI NEI TRASPORTI: 1.200 NEL 2004 http://it.biz.yahoo.com

Sono state 1.200 nel 2004 le azioni di sciopero attuate in Italia su 1.793
proclamate. La "maglia nera" - secondo i dati resi noti dal presidente della
Commissione di Garanzia, Antonio Martone in occasione della relazione
annuale - spetta agli autoferrotranvieri con 131 scioperi effettuati, su 301
proclamati. Seguono a ruota piloti ed hostess con 125 proteste (su 214
proclamate) e, al terzo posto, i ferrovieri con 71 scioperi su 175
dichiarati.

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VOGLIAMO DOCUMENTARE L’ATTUALITA’
DELLA LOTTA DI CLASSE, STANDO AL SUO INTERNO

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http://it.geocities.com/cen_doc_lotta/
E-mail: cen_doc_lotta@yahoo.it

Messaggi

  • I sindacati parlano di adesioni altissime

    Blocco totale di bus e tram a Genova e Napoli

    Sciopero del trasporto pubblico
    "Adesioni vicine al 100%"

    Relazione della Commissione di garanzia: 1200 scioperi
    nel 2004, maglia nera agli autoferrotranvieri

    ROMA - Trasporto pubblico fermo oggi per lo sciopero nazionale indetto dai sindacati degli autoferrotranvieri per protestare contro le modifiche introdotte dalle aziende al trattamento di malattia. Dai dati forniti a metà mattinata, adesione totale a Genova e Napoli, sopra il 90 per cento a Torino e Palermo, chiuse le stazioni delle metropolitane a Roma e Milano.

    Lo sciopero nazionale sta registrando "adesioni altissime, vicine al 100%" affermano Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti, che hanno indetto la protesta. Secondo le tre sigle, "l’altissima adesione allo sciopero dimostra che il diritto a essere retribuiti dal primo giorno di malattia con il 100 per cento della paga normalmente percepita in una giornata lavorativa è fortemente sentito da tutti gli autoferrotranvieri e non può essere messo in discussione".

    Nel giorno in cui si fermano gli autoferrotranvieri, la Commissione di garanzia ha reso noti i dati delle azioni di sciopero attuate nel 2004: sono state 1.200 su 1.793 proclamate. La "maglia nera", ha precisato il presidente della Commissione, Antonio Martone, spetta agli autoferrotranvieri con 131 scioperi effettuati, su 301 proclamati. Seguono a ruota piloti e hostess con 125 proteste (su 214 proclamate) e, al terzo posto, i ferrovieri con 71 scioperi su 175 dichiarati. Un monte scioperi ragguardevole spetta anche a Poste con 139 proclamazioni a fronte di 19 revoche, e ai dipendenti delle aziende del settore elettrico con 146 scioperi proclamati e solo 23 revoche.

    E ammontano a quasi 180 mila euro le sanzioni pecuniarie comminate nel 2004 dalla Commissione per azioni di sciopero irregolari. Il settore più sanzionato è quello del trasporto aereo, con sei multe inflitte per un esborso complessivo di oltre 58 mila 500 euro. Al secondo posto gli autoferrotranvieri puniti con tre sanzioni per quasi 20 mila e 200 euro. Al terzo posto ancora un altro settore della mobilità, quello di ferrovieri, con un numero pari di sanzioni del trasporto pubblico locale ma di minore entità pecuniaria: 7.800 euro.

    "Il Paese è già in difficoltà, ora con questi scioperi..." ha detto il ministro dei Trasporti Pietro Lunardi, che al termine della relazione della Commissione di garanzia per la legge sullo sciopero, ha sottolineato che "questa commissione lavora molto bene, speriamo che gli scioperi vengano affrontati di volta in volta e con energia". "Ci sono, se Dio vuole - ha aggiunto Lunardi con riferimento ai molti scioperi di questo periodo - delle norme precise che la Commissione farà rispettare".

    Milano Completamente ferme dalle 8.45 le tre linee della metropolitana milanese, mentre per quanto riguarda i mezzi di superficie dell’Atm qualche vettura si muove, anche se non sono ancora disponibili percentuali sull’adesione allo sciopero. A Milano le otto ore di astensione dal lavoro avverranno in due tranche: dalle 8.45 alle 15 e poi dalle 18 alle 19.45 per tram, bus e metropolitana. Per quanto riguarda invece i treni delle Ferrovie Nord Milano lo sciopero è cominciato alle 9 e durerà fino alle 16.30. I treni sono tutti fermi. I passeggeri diretti a Malpensa hanno comunque a disposizione un servizio sostitutivo di autobus con lo stesso orario dei treni da via Paleocapa.

    Roma Ferme dalle 9.15 le linee della metro A e B e le ferrovie regionali Roma Lido e Roma Viterbo in seguito allo sciopero. La ferrovia Roma Pantano, invece si è fermata alle 9.40. Sia le linee metropolitane che le ferrovie regionali hanno effettuato l’ultima corsa alle 8.30. Il servizio delle metropolitane riprenderà intorno alle 17. Per quanto riguarda autobus e tram, secondo i dati della prima rilevazione effettuata da Trambus alle 10.30, allo sciopero ha aderito il 79% del personale dell’azienda.

    Torino Blocco quasi totale di bus e tram a Torino. I mezzi pubblici urbani scioperano alle 9 alle 12 e dalle 15 alle 20: dai primi dati, l’adesione è superiore al 90 per cento. Secondo i sindacati, tra il personale delle autolinee extraurbane, ferme dalle 8 fino alle 14.30 (e poi nuovamente dalle 17.30 alle 19), la percentuale è dell’85 per cento. Ferme le ferrovie Torino-Ceres e Canavesana.

    Genova Adesione totale a Genova, secondo l’azienda mobilità e trasporti. Lo sciopero si svolge dalle 9,30 alle 17. Secondo fonti aziendali alle 11 circolava solo un autobus. Sono chiuse la metropolitana, gli ascensori pubblici e le funicolari.

    Napoli Adesioni al 100% all’Anm, "altissime" al Ctp, blocco delle metropolitane e delle funicolari, fermo il servizio della Circumvesuviana e della Circumflegrea. Napoli ha vissuto momenti di disagio sul fronte del traffico con ingorghi nelle zone di collegamento tra il centro e la periferia. Lo sciopero dei mezzi pubblici ha avuto inizio alle 8.30 e si concluderà alle 16.30. Poca ressa alle fermate che, dopo le ore 8.30, apparivano deserte. Le linee della metropolitana riprenderanno il servizio alle ore 17.30, le funicolari alle 16.50.

    Palermo E’ stata quasi totale l’adesione a Palermo allo sciopero. Secondo la Uilt siciliana, allo protesta ha aderito il 98 per cento del personale.

    (20 maggio 2005) da "Repubblica on line"