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Notiziario delle lotte dei lavoratori 27-30/9/2005

Publie le lunedì 3 ottobre 2005 par Open-Publishing

SOMMARIO: Giornalisti, Alitalia, Agess, Metalmeccanici, Credito Cooperativo, Ceramica quadrifoglio, Carisiel, Starlet, Avio, Merloni, Corsica, Larika, Sfir, ites, Vestas, Cogema, Porfidi Otto, Lucania Resine, Cutolo, Ex Telcal, Vestimenta, Rinascente

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Notiziario del Centro di Documentazione e Lotta 27-30/09/05

http:\it.geocities.comverbanoarchivilc09_05.htm

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27 settembre 2005

GIORNALISTI http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it

Due giornate consecutive di sciopero dei giornalisti.
Dopo la rottura delle trattative con la Fieg, la
giunta esecutiva della Federazione della stampa, la
consulta delle associazioni stampa e la commissione
contratto hanno deciso all’unanimità di proclamare due
giornate di sciopero consecutive per i redattori dei
quotidiani, agenzie di stampa, siti internet e uffici
stampa per venerdì 30 settembre e sabato 1 ottobre,
secondo modalità che verranno definite domani con un
comunicato.

Altre due giornate di sciopero consecutive sono state
proclamate per i giornalisti dell’emittenza
radiotelevisiva pubblica e privata nazionale e locale
per venerdì 7 e sabato 8 ottobre.

ALITALIA: SCIOPERANO I TECNICI

http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/

L’Unione tecnici di linea ha proclamato uno stop di 24
ore per il prossimo 7 novembre se la categoria non
verrà presto convocata dalla compagnia per discutere
del piano industriale.
"Su questa categoria si stanno per prendere decisioni
pesantissime e Alitalia pensa di poter continuare a
non riconoscere Unione tecnici di linea come
interlocutore" afferma il presidente dell’Unione
Piloti, Massimo Notaro che oggi, assieme all’Avia e ai
rappresentanti dell’Unione Tecnici, è stato ricevuto
dal viceministro alle Infrastrutture Ugo Martinat e
dal sottosegretario Silvano Moffa proprio per
discutere del problema del riconoscimento sindacale.
L’Unione Tecnici di linea rappresenta 280 addetti su
450.

28 settembre 2005

AGESS SPA: BLOCCATA DAI DIPENDENTI
http://www.ecodelchisone.it/

Giovedì 6 ottobre è fissata l’assemblea dei soci:
passaggio chiave per capire il futuro dell’Agess Spa.
Ma i dipendenti, che non ricevono stipendio da marzo
(compreso), hanno deciso che la misura è colma,
cominciando ad astenersi dal lavoro.
"Sette mesi senza stipendio vi sembrano sostenibili?":
uno slogan che fa il verso al nome stesso dell’Agess
(Agenzia di sviluppo sostenibile). Lo sciopero mira a
bloccare l’albergo Crumière e il palazzetto di Torre
Pellice, alla vigilia di importanti manifestazioni
sportive.

29 settembre 2005

METALMECCANICI IN SCIOPERO http://canali.libero.it/

Tute blu in piazza per il rinnovo del contratto. Otto
ore di sciopero, in piazza migliaia di persone. I
rappresentanti dei lavoratori hanno respinto l’offerta
di un aumento di 60 euro avanzata da Federmeccanica
per il prossimo biennio.
Alla Fiat Mirafiori di Torino, secondo i sindacati, la
partecipazione allo sciopero ha raggiunto l’80% degli
iscritti. Bloccata la produzione alla Fiat di Termini
Imerese. A Milano sono arrivati in quarantamila. A
Torino, un migliaio di operai della Fiom hanno
occupato per un’ora la stazione ferroviaria di Porta
Nuova: soppressi 16 treni a breve percorrenza, pesanti
ritardi sull’intera rete.
Se l’incontro con la Federmeccanica, il 4 ottobre, non
porterà a nulla, la Fiom si dice pronta ad
intensificare la lotta nelle fabbriche e nelle piazze
del Paese, fino ad arrivare a Roma".
I metalmeccanici di Genova hanno deciso una nuova
giornata di protesta per martedì 4 ottobre, in
coincidenza dell’inaugurazione della nuova sede di
Assindustria, nell’ex grattacielo Sip, a Brignole.

FIAT MELFI: SI TRATTA ANCORA SUL 18° TURNO
http://www.ilgiornale.it/
CIG A TORINO E CASSINO

Passo avanti importante, a Melfi, nella vertenza sul
18° turno in fabbrica. Ieri sera Fiat e sindacati
avrebbero chiuso il tavolo tecnico con una serie di
accordi relativi al miglioranento delle condizioni di
lavoro che, a quanto sembra, non includerebbe il
lavoro alla domenica. Chiuso il capitolo tecnico, si
apre ora l’ultima fase della trattativa, il tavolo
politico al quale, accanto alla direzione dello
stabilimento lucano, siederanno anche i responsabili
delle relazioni industriali di Fiat Auto. In questa
sede Fiom, Fim e Uilm metteranno sul tavolo anche i
problemi relativi al salario e all’impiego delle donne
nei turni più pesanti. Da parte sua, la Fiat per
ovviare all’abolizione del 18° turno con la
conseguente mancata realizzazione di 450 Grande Punto
(quello che inizia alle 22 della domenica), potrebbe
richiedere un aumento della produttività durante la
settimana. A Melfi arriveranno lunedì 70 lavoratori
provenienti dalla fabbrica di Cassino: per due mesi
daranno manforte ai colleghi della Basilicata per
l’assemblaggio della Grande Punto. E mentre a Melfi
la soluzione alla vertenza sembrerebbe più vicina,
Fiat Auto ha comunicato un nuovo programma di cassa
integrazione per 3.500 addetti di Mirafiori e Cassino.
A Mirafiori la linea della Multipla si fermerà due
settimane, dal 24 ottobre al 5 novembre, mentre quella
di Lancia Thesis e Alfa 166 nella settimana dal 24 al
29 ottobre.
Due settimane anche per la linea della Stilo, a
Cassino, il cui stop sarà dal 24 ottobre al 5
novembre.

CREDITO COOPERATIVO: FIRMATO IL RINNOVO CONTRATTUALE
http://www.marketpress.info

Federcasse (l’associazione nazionale delle 443 Banche
di Credito Cooperativo e Casse Rurali) e le
organizzazioni sindacali Fabi, Fiba Cisl, Fisac Cgil,
Uilca, Sincra Ugl Credito hanno firmato il nuovo
Contratto Collettivo Nazionale di lavoro per i 28 mila
dipendenti del sistema del Credito Cooperativo
italiano. Il rinnovo rivolge particolare attenzione
alle specificità delle Banche di Credito Cooperativo e
Casse Rurali nell’individuare idonee soluzioni per
l’applicazione della normativa di riforma del mercato
del lavoro, per la categoria dei Quadri Direttivi, per
la formazione del personale, per le modalità di
gestione dell’orario di lavoro. Nella parte economica,
il nuovo contratto collettivo, confermando una
sostanziale omogeneità con il resto dell’industria
bancaria, incrementa le quote di contribuzione alle
forme integrative di previdenza e di assistenza
sanitaria. Per quest’ultima è prevista l’innovazione
di una quota percentuale a carico del lavoratore.
Complessivamente, il rinnovo contrattuale comporta un
incremento a regime del 6,50%, di cui una parte dovuta
agli incrementi delle voci tabellari, un’altra alla
riparametrazione nazionale ed un’ultima parte
all’aumento delle contribuzioni sopra indicate.

CERAMICA QUADRIFOGLIO: CIG http://www.iltempo.it/

L’Inps ha assunto l’impegno che la cassa integrazione
ai dipendenti della Ceramica Quadrifoglio di Civita
Castellana verrà pagata entro il prossimo mese di
ottobre, con l’intera liquidazione dei mesi già
maturati, cioè da maggio a settembre di quest’anno.
L’Inps per consentire ai 400 dipendenti della Ceramica
Quadrifoglio di venire in possesso più rapidamente
delle somme spettanti effettuerà il pagamento tramite
gli uffici postali. Una notizia che sicuramente non
potrà che essere accolta con grande sollievo dagli
operai della Ceramica Quadrifoglio che sono rimasti da
ben cinque mesi senza percepire alcuno stipendio.

CARISIEL: SIT-IN A RENDE
http://www.ilquotidianocalabria.it/

I lavoratori della Carisiel hanno organizzato un
sit-in davanti alla sede della società a Roges di
Rende, per protestare contro la precarietà a cui
l’azienda è da tempo condannata. "Un modo ­ fanno
sapere i dipendenti del polo tecnologico ­ per saldare
la nostra protesta allo sciopero di oggi dei
metalmeccanici", la cui manifestazione culminerà in
mattinata davanti alla sede dell’Assindustria di
Cosenza.

STARLET: PROTESTANO GLI OPERAI
http://ilmattino.caltanet.it/

Si sono incatenati ai cancelli di ingresso della
fabbrica chiedendo solidarietà agli altri lavoratori.
Due dei sette operai licenziati del calzaturificio
"Starlet" di Arzano hanno iniziato così la
manifestazione di protesta ieri mattina davanti
all’entrata dell’azienda di Arzano. Al sit-in hanno
partecipato anche gli altri cinque lavoratori finiti
in mezzo alla strada: sono stati piazzati striscioni
di protesta alla barriera di recinzione dell’azienda.
La Starlet non rispetta nemmeno la sentenza esecutiva
di riassunzione di una sindacalista ingiustamente
licenziata ma il titolare non vuole sentire ragioni di
riprenderla in fabbrica. I lavoratori hanno ottenuto
alla fine la solidarietà degli altri operai, 66
persone, che ieri mattina hanno disertato il loro
posto di lavoro.

AVIO: CONGELATA LA CIG
http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it

Cassa integrazione straordinaria dei lavoratori Avio
congelata per qualche settimana in attesa di un
confronto. Il Ministero delle Attività produttive,
preso atto delle motivazioni edotte dall’azione sulla
necessità del ricorso alla cassa integrazione guadagni
straordinaria, si impegna a convocare un tavolo
tecnico con i Ministeri competenti e la Presidenza del
Consiglio, al fine di definire le iniziative che
possano concorrere alla positiva soluzione delle
criticità dichiarate dall’azienda.

MERLONI: CIG http://ilmessaggero.caltanet.it/

Lunedì scorso la RSU ed i delegati della Fiom della
"A. Merloni" di Gaifana (Gualdo Tadino) hanno
presidiato l’azienda per verificare se l’accordo sulla
cassa integrazione viene rispettato così come
stabilito. La cassa integrazione riguarda circa 1300
dipendenti. Il settore del reparto lavastoviglie è
interessato per 4 settimane, i reparti del freddo sono
coinvolti per due settimane. L’accordo riguarda, per
ora, il mese di ottobre, in attesa del piano
industriale che dovrebbe presentare il nuovo
amministratore delegato del gruppo.
Ciò che stupisce sono alcune novità, rispetto
all’accordo sottoscritto, introdotte senza che la RSU
ed i delegati Fiom ne siano stati informati.
Nonostante la cassa integrazione, infatti, i
presidianti hanno constatato che qualche reparto ha
lavorato con circa 75 unità. Inoltre, contrariamente
alla richiesta iniziale dell’azienda, i lavoratori in
cassa integrazione per 4 settimane sono 96 e non 150.
Meglio, potrebbe dire qualcuno. Non la pensano così i
sindacalisti: "Avevano sbagliato i conti, o si è
dovuto ancora una volta fare qualche favoritismo?"
scrivono. Altro particolare sfuggito al controllo
sindacale è il trasferimento di circa 15 unità
lavorative dallo stabilimento di Gaifana a quelli di
Fabriano e Costacciaro.

CORSICA: PROTESTANO I MARITTIMI CONTRO LA
PRIVATIZZAZIONE http://www.larena.it

È un pò tutto clamoroso e spettacolare quello che sta
avvenendo in questi giorni al porto di Marsiglia per
una dura vertenza di marinai contro la privatizzazione
della compagnia Sncm, che assicura i collegamenti fra
il continente e la Corsica, la Tunisia e l’Algeria.
Avevano cominciato l’altro ieri una cinquantina di
militanti del Sindacato dei lavoratori corsi,
impadronendosi, come i pirati di una volta, di una
nave, la Pascal Paoli, un cargo misto
passeggeri-merci, e facendola salpare verso la
Corsica. Hanno risposto ieri mattina alle 8,34 le
teste di cuoio francesi, unità speciali d’intervento
della Gendarmeria nazionale, che con un’azione
spettacolare e cinematografica si sono calati dagli
elicotteri, hanno ammanettato i "pirati" e ripreso il
controllo della nave, già all’ingresso del porto di
Bastia.
È stata una vera operazione di antiterrorismo
marittimo, decisa dal primo ministro Dominique de
Villepin; fatto senza precedenti in un conflitto
sociale, che sta sollevando molto critiche e ha
ulteriormente infiammato i lavoratori della Sncm a
Marsiglia e in Corsica.
Indignato il leader autonomista corso, Jean-Guy
Talamoni, secondo il quale l’operazione ha violato un
accordo che era stato raggiunto ieri sera fra i
marinai e il governo. E la tensione sindacale è di
nuovo salita sia a Marsiglia, dove il porto è ancora
bloccato con una quarantina di navi attraccate al
molo, e a Bastia, dove per sabato è indetta una
manifestazione dal Sindacato dei lavoratori corsi, al
quale appartengono i ribelli della Pascal Paoli, dal
nome di quello che viene considerato il padre della
"nazione corsa", Pasquale Paoli, il capo della
repubblica corsa indipendente nel ’700.

LARIKA: MOBILITA’ http://www.larena.it/

Sul mercato del lavoro arrivano da oggi 49 ex
dipendenti del calzaturificio Larika di Montecchia:
l’incontro di lunedì in Assindustria ha premiato la
determinazione dei lavoratori, in cassintegrazione dal
4 luglio senza stipendi arretrati e trattamento di
fine rapporto, che si battevano perchè venisse
concessa la mobilità. L’accordo sindacale prevede la
decorrenza della mobilità dal 29 settembre. Per quanto
riguarda l’arretrato degli stipendi e il Tfr l’azienda
sta tentando il concordato preventivo. Obiettivo
pienamente raggiunto, quello della mobilità, lo stesso
che giusto una settimana fa aveva convinto i 49
lavoratori dell’azienda (altri 20 erano stati messi in
mobilità a ottobre 2004 e la stessa sorte era toccata
a 9 nel marzo 2005) a inscenare una protesta davanti
alla fabbrica.

SFIR: STABILIMENTO A RICHIO
http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it

Vogliono certezze sulla sorte dello stabilimento i
dipendenti dello zuccherificio Sfir che ieri hanno
occupato la sede di borgo Incoronata, stanchi e
preoccupati dalle voci sempre più insistenti che
profetizzano la chiusura La voce che lo stabilimento
foggiano possa essere uno dei 9 siti sui 19 a rischio
chiusura ha iniziato a circolare a luglio, quando il
ministro Alemanno parlando allo zuccherificio di
Termoli aveva rassicurato i lavoratori molisani
anticipando progetti di chiusura o riconversione per
il sito foggiano. Una decisione, quella della chiusura
dello stabilimento, che bloccando la chiusura della
filiera della barbabietola in Capitanata, porterebbe
fuori dai confini provinciali tonnellate di prodotto
per la trasformazione.

ITES: IN 120 A CASA
http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/

Non è servita ad avere certezze la manifestazione dei
lavoratori della Ites che ieri mattina hanno
protestato davanti alla prefettura. Una rappresentanza
dei 120 lavoratori che da sabato primo ottobre, alla
scadenza della convenzione per i servizi di
manutenzione all’Ataf (passata dal Comune alla
partecipata), potrebbero restare in mezzo alla strada.
Ites e Ataf torneranno ad incontrarsi venerdì mattina,
nel frattempo continuerà lo stato di mobilitazione
permanente.

VESTAS: SCIOPERO CONTRO I LICENZIAMENTI
http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/

I lavoratori dell’azienda multinazionale "Vestas
Blades Italia" ,che produce impianti eolici ed ha sede
nella zona industriale, sono in sciopero da ieri
mattina. L’agitazione è stata avviata dai sindacati
dopo che la Vestas non ha fornito risposte concrete
sul futuro occupazionale dei lavoratori. I dipendenti
dei tre turni hanno organizzato un presidio davanti ai
cancelli dello stabilimento di Taranto. Alle
rappresentanze sindacali unitarie qualche giorno fa
sarebbero state annunciate le inequivocabili decisioni
della proprietà. All’orizzonte c’è il licenziamento di
una novantina di lavoratori, tutti giovani con
contratti a termine, entro la fine del 2005 e la
conseguente riduzione unilaterale dei turni di lavoro.
I sindacati hanno chiesto alla proprietà la
trasformazione dei contratti a tempo determinato. Lo
sciopero è proseguito interessando anche gli altri
turni della giornata, mentre per oggi sono previste
quattro ore di sciopero per il primo turno e otto ore
sul secondo e terzo turno.

COGEMA http://www.lasicilia.it

Per la vertenza Cogema di Priolo (Siracusa) si teme
che lo stabilimento chiuda definitivamente. È emerso
dall’assemblea dei lavoratori della stessa Cogema,
nella sala riunioni della Cisl. Nella previsione che
non si raggiunga nessun accordo nella cessione della
Cogema, da parte del Tribunale fallimentare di
Siracusa, alla Siciliana magnesiti, i segretari
provinciali della Fulc hanno chiesto al presidente
della Provincia di convocare una riunione. Nel caso in
cui la Cogema non dovesse riaprire, la Fulc, per
salvaguardare il salario ai lavoratori, chiederà ai
sindaci di impiegarli in lavori socialmente utili. Si
tratta di quasi cento lavoratori che rischiano di
rimanere senza lavoro e senza nessuna indennità, visto
che sta scadendo la mobilitazione.

PORFIDI OTTO: SOSPESI QUATTRO LICENZIAMENTI
http://www.ladige.it

Saranno sospesi i licenziamenti dei quattro lavoratori
della Porfidi Otto minacciati dalla frana dello
Slavinac. Questo l’importante esito della riunione
svoltasi ieri in municipio Lona Lases. È stata così
sostanzialmente accolta la richiesta degli operai
della ditta di proseguire il lavoro almeno sino alla
pausa invernale e alla cassa integrazione. I
licenziamenti sono stati per ora scongiurati anche se
le lettere di licenziamento a quattro dipendenti sono
già state inviate, penso si possano trovare le
modalità per un loro pieno rientro nell’azienda.

30 settembre 2005

LUCANIA RESINE: NO ALL’INTESA
http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it

La risposta dei lavoratori della Lucania Resine di
Potenza, riuniti ieri in assemblea per valutare la
proposta di riassetto organizzativo aziendale passando
attraverso la morsa della mobilità è stata un deciso
No. L’annuncio da parte della dirigenza dell’avvio di
mobilità per 20 unità calate, dopo serrate trattative
sindacali a 14, non ha dissuaso i lavoratori ad
accogliere l’offerta, giudicata al contrario
inaccettabile. Iniqua anche la proposta delle 120 mila
euro a disposizione come incentivo all’esodo. La
minaccia già dichiarata da parte dell’azienda di
ritornare sulle proprie posizioni riportando il numero
dei licenziamenti a 20 non ha minimamente segnato
l’assemblea decisa a questo punto a dare battaglia
sino in fondo. L’assemblea a termine dell’incontro ha
così annunciato a partire da oggi due giornate di
sciopero di otto ore stazionando davanti ai cancelli
dello stabilimento. Il presidio, è stato detto, durerà
sino a quando non vi saranno provvedimenti diversi con
soluzioni che non danneggino il lavoratore ma, al
contrario offrano garanzie sul futuro lavorativo per
tutte le 46 unità.

CUTOLO: RATIFICATO L’ACCORDO, CIG A ROTAZIONE
http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it

E’ stato ratificato l’accordo, tra la Cutolo di
Rionero (PZ), la rsu di stabilimento ed i
rappresentanti sindacali. In base all’accordo
(l’ipotesi d’intesa era stata raggiunta il 22
settembre scorso), lo stabilimento di Atella accorperà
quello di Rionero (che sarà utilizzato soltanto per il
magazzinaggio) e saranno investiti un milione e 500
mila euro per l’ammodernamento degli impianti. La
parte più importante dell’operazione è quella
riguardante l’occupazione: per 40 dei 59 dipendenti, a
partire dal primo ottobre, ci sarà la cassa
integrazione straordinaria a rotazione della durata di
un anno (e non la mobilità per tutti, proposta
dall’azienda all’inizio della vertenza).

EX TELCAL: LAVORATORI MANIFESTANO
http://www.giornaledicalabria.it

I 100 lavoratori precari di Telcal, il disciolto
consorzio per il piano telematico calabrese annunciano
una manifestazione davanti alla sede della Regione
Calabria. I lavoratori si sono riuniti a Lamezia Terme
in assemblea. L’assemblea, si legge in un comunicato
stampa, "ha registrato la massima partecipazione dei
lavoratori i quali si sono interrogati sullo stato
dell’arte rispetto alle aspettative occupazionali
future e agli impegni che, prima dell’estate, erano
stati assunti dal Vice Presidente della Giunta
regionale Nicola Adamo". Da mesi i lavoratori
attendono,inutilmente di essere avviati al lavoro e
per alcuni di essi, precedentemente utilizzati, manca
la corresponsione dei salari. In particolare i
lavoratori hanno evidenziato l’accentuarsi dello stato
di precarietà che li coinvolge.

01 ottobre 2005

VESTIMENTA http://www.ladige.it

Si apre un nuovo fronte alla Vestimenta di Trento. Il
caso riguarda il magazzino del prodotto finito
attualmente in affitto alla Moda Logistics srl del
gruppo Franco Vago con la formula della cessione del
ramo d’azienda: l’accordo che era stato raggiunto
prevedeva che in caso di nuove assunzioni, la nuova
proprietà avrebbe dovuto preventivamente interpellare
gli ex dipendenti. Si tratta di 11 addetti, 5 dei
quali avevano contratti a tempo indeterminato: ma si
sa che la Moda Logistic srl ha affidato ad una
cooperativa veronese, della quale si ignora il nome ma
che è stata segnalata dai dipendenti, che sta
procedendo all’assunzione di nuovi addetti. E, tra
l’altro, si teme che il contratto loro applicato non
sia nemmeno quello dei trasporti.

RINASCENTE: SCIOPERO http://www.ilmanifesto.it/

Rinascente e Upim bloccate in tutta Italia, oggi, per
lo sciopero nazionale indetto da Filcams, Fisascat e
Uiltucs: commesse e impiegati si ribellano alla nuova
gestione, subentrata da qualche mese alla proprietà di
Ifil e Auchan. Si sono moltiplicate le prepotenze, gli
abusi e i ricatti nei diversi punti vendita, con i
capifiliale scatenati nei confronti dei dipendenti più
deboli e dei tanti contrattisti a termine. In molti
punti vendita i capifiliale hanno cominciato ad
avvicinare i lavoratori per modificare individualmente
turni ed orari, minacciando il trasferimento di sede
per i dipendenti e il non rinnovo dei contratti per i
precari. Lo stesso è avvenuto in occasione degli
scioperi, quando viene detto esplicitamente che chi
deciderà di partecipare ne soffrirà le conseguenze.
Il gruppo va anche al risparmio pesante sul lavoro. In
diverse sedi della Upim sarebbero utilizzati stagisti
a 600 euro al mese, senza uno straccio di contributo e
messi al lavoro anche per dieci-quattordici ore
consecutive. Si può immaginare come lavoratori così
deboli siano facilmente terrorizzabili, e pronti
all’uso quando i commessi più garantiti scioperano.
Adesso, con l’ipotetico nuovo integrativo, Rinascente
e Upim vorrebbero poter imporre unilateralmente turni
e orari, senza trattarli con le Rsu (la cosa evoca
molto le richieste di Federmeccanica per le tute blu).

02 ottobre 2005

CORSICA http://it.news.yahoo.com

Circa 7.000 turisti sono riusciti oggi a lasciare la
Corsica, mentre i lavoratori in sciopero contro la
privatizzazione di una compagnia di traghetti hanno
detto che toglieranno i restanti blocchi nei porti
fino a martedì.
La polizia in tenuta antisommossa è intervenuta ieri
per riaprire il porto di Ajaccio, permettendo l’arrivo
nell’isola di generi alimentari e medicine, e ai primi
turisti di partire. Le autorità portuali hanno detto
che tutti i villeggianti potranno lasciare l’isola
entro lunedì sera.
Ajaccio era il solo porto aperto fino a ieri sera,
quando il principale sindacato ha deciso di permettere
la riapertura del traffico in altri porti.
Il sindacato prevede di riprendere il blocco martedì,
in occasione di uno sciopero in tutta la Francia
contro l’alto tasso di disoccupazione, i bassi salari
e diverse privatizzazioni.
La protesta è scoppiata contro la prevista
privatizzazione della compagna di traghetti SNCM, con
la conseguente perdita di 400 posti di lavoro, molti
dei quali in Corsica.
La polizia ha sgombrato ieri la nave Girolata, che era
stata occupata mercoledì dai dimostranti e che
bloccava l’ingresso nel porto di Ajaccio di navi cargo
e passeggeri.
Lo sciopero ha acceso violente proteste e tensioni
politiche nell’isola dove i separatisti compiono
attentati a bassa intensità dagli anni ’70.
Gruppi di giovani hanno lanciato pietre contro la
polizia, mentre 2.000 dimostranti — tra cui alcuni
leader separatisti — hanno marciato ieri per le
strade di Bastia. La polizia ha risposto con gas
lacrimogeni e un agente è stato ferito.
La polizia è intervenuta ieri anche nel porto di
Marsiglia, che era stato bloccato da altri portuali
che protestavano contro la privatizzazione della SNCM.

VOGLIAMO DOCUMENTARE L’ATTUALITA’
DELLA LOTTA DI CLASSE, STANDO AL SUO INTERNO

Web page:

http://it.geocities.com/cen_doc_lotta/

E-mail: cen_doc_lotta@yahoo.it