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Notiziario delle lotte dei lavoratori 5 - 7 / 3/ 2005
Publie le lunedì 7 marzo 2005 par Open-Publishing***************************************************************
* Notiziario del Centro di Documentazione e Lotta 05-07/03/05 *
* http:\it.geocities.comverbanoarchivilc03_05.htm *
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SOMMARIO: De longhi, Colussi, Filatura Albano, Emmegi, Videocolor, Tnt
Alcatel, Ast, Conad, Manuli, , Carifano, Forestali, Trasporto pubblico,
Tessile,
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05 marzo 2005
DE LONGHI: CIG http://www.ilmanifesto.it/
Il ministro Maroni si è detto intenzionato a trasformare la mobilità per 650
lavoratori di tre fabbrtiche trevigiane della De Longhi (che delocalizza in
Cina) in cassa integrazione straordinaria. Parzialmente soddisfatti i
sindacati che chiedono che la Cig sia accompagnata da piani industriali per
la creazione di nuova occupazione.
SANREMO: PROTESTANO DIPENDENTI DELLA COLUSSI
http://www.giornaledibrescia.it/
Una ventina di lavoratori degli stabilimenti Agnesi-Colussi di Imperia,
Fossano (Cuneo) e Rimini, hanno manifestato al Festival di Sanremo contro la
chiusura del sito di Rimini e la mancanza di garanzie per gli altri due
stabilimenti.
FILATURA ALBANO: LOTTA CONTRO LA CHIUSURA http://www.ilmanifesto.it/
Martedì scioperano i 700 mila addetti del il settore
tessile-abbigliamento-calzaturiero, investito da una crisi a tutto tondo, il
più esposto alla concorrenza di paesi emergenti. La Lombardia, con 200 mila
addetti, 25 mila imprese e più di un terzo del fatturato nazionale, è l’area
a più alta concentrazione tessile d’Europa. Alla Filatura di Albano
Sant’Alessandro (Bergamo) l’11 marzo scadono le procedure di mobilità per
l’ottantina di dipendenti, quasi tutte donne. Quello di Albano è uno dei
cinque siti produttivi del gruppo Franzoni che conta 600 dipendenti. Troppi,
per produrre filati di cotone che non si riescono più a vendere, battuti
dalla concorrenza di India, Pakistan e Cina. Di qui, la decisione di
chiudere uno degli stabilimenti. La scelta è caduta su Albano, forse perché
i macchinari sono quasi nuovi e si possono vendere più facilmente a qualche
ditta dell’Est. Forse il capannone di Albano, in una zona densamente
industrializzata, risulta più appetibile.
Alla Filatura di Albano pur di venire incontro alle esigenze dell’azienda da
molti anni si lavora a ciclo continuo. Di notte, al sabato, la domenica, con
turni di sei ore che cambiano sempre. I tempi dalla fabbrica hanno dettato
quelli della la vita familiare: niente week end e gite domenicali, si
evitava persino di prendere qualche giorno di ferie per non creare problemi
in reparto. Dal 16 dicembre al 3 gennaio le operaie hanno occupato la
Filatura di Albano. Finita l’occupazione, le operaie hanno ripreso il lavoro
sperando che dal tavolo della trattativa (che ormai coinvolge tutto il
gruppo Franzoni) venga qualche novità positiva.
06 marzo 2005
PARMALAT: CIG ALLA EMMEGI http://www.ilmanifesto.it/
Da domani scatterà la cassa integrazione straordinaria per gli 82 dipendenti
dell’Emmegi di Termini Imerese, l’azienda del gruppo Parmalat specializzata
nella produzione di succhi d’arancia rossa. Saranno studiate forme di
rotazione fra i lavoratori in cassa integrazione, che prevedano l’utilizzo
del personale per servizi come la manutenzione dei macchinari e la pulizia,
in modo da ridurne il più possibile l’impatto.
VIDEOCOLOR: CIG http://ilmessaggero.caltanet.it
Il "rilancio produttivo del basso Lazio", com’è stato definito il passaggio
della Vidocolor dalla Thompson alla Videocon, passa per sette settimane di
cassa integrazione ordinaria ed in previsione anche cassa straordinaria fra
settanta giorni, anche se ancora non si sa per quante settimane. I 1450
dipendenti della Videocon da oggi rimarranno a casa per otto settimane, di
cui una di ferie, ed è solo l’inizio. Il piano aziendale della società
indiana sottolineava la continuità dell’attività industriale, diretta alla
produzione non più solo di tubi catodici ma anche di schermi Lcd e di Ultra
Flat Panel. Ma la riunione tra sindacati ed azienda di venerdì scorso ha
lasciato in dote ai lavoratori, non solo dell’azienda, ma anche dell’indotto
(alcune fabbriche infatti lavorano su commesse dell’ex Videocolor) un futuro
dalle tinte grigie. Una lunghissima trattativa, terminata alle 21 e trenta
ha prodotto un calendario misto di fermo produzione per un centinaio di
lavoratori per la decima settimana (che parte domani) ed altre sette
settimane di fermo per tutti gli altri lavoratori. L’azienda in questo modo
otterrebbe un taglio di spese pari a circa un milione di euro. L’avvio delle
nuove produzioni, inoltre, partirà solo a luglio per l’assemblaggio di
televisori completi e continuerà fino al biennio 2006/7 con gli Lcd ed il
plasma, oltre all’assemblaggio della plastica. Intanto però all’orizzonte si
prefigura una cassa integrazione straordinaria a partire dalla ventidesima
settimana ed il timore cresce anche tenendo presente la vicenda della Necchi
di Pavia, società che fu prima acquistata per essere poi smantellata dalla
stessa Videocon; gli impianti infatti furono trasferiti in India e la
storica fabbrica lombarda chiuse.
TNT-ALCATEL: SCIOPERO http://ilmessaggero.caltanet.it/
Non c’è pace per i lavoratori del nucleo industriale di Rieti. Ad risentire
della crisi dell’Alcatel sono anche i 7 lavoratori della Tnt Logistics,
società che si occupa di imballaggi e spedizioni per conto di Alcatel.
Cgil-Cisl-Uil proclamano lo stato di agitazione e lo sciopero dei
dipendenti. I 7 lavoratori prima minacciati di trasferimento a Milano,
quindi minacciati di ferie forzate, sono poi passati da orario giornaliero a
turnista, pur venendo affiancati da altri 3 nuovi lavoratori interinali.
ACCIAI SPECIALI TERNI: GLI OPERAI NON SI RASSEGNANO
http://ilmessaggero.caltanet.it/
"La cosa buona di tutto quel che è successo? Il viaggio a Strasburgo e l’
incontro coi deputati europei. Ci ha arricchito molto sul piano personale:
abbiamo parlato con tutti gli italiani di destra e sinistra e con tutti i
deputati europei del centrosinistra". Sono una trentina quelli del
"Movimento Spontaneo Operaio", si sono trovati a compiere lo stesso percorso
durante la vertenza acciaierie. Sono tra quelli che al referendum hanno
votato no all’accordo sottoscritto dai sindacati, e fanno sapere di essere
solidali con i settecento lavoratori che hanno detto no all’accordo. Per
loro non era da sottoscrivere quel documento in cui TK assume una serie di
impegni ed in cui, quanto meno, si garantiscono i livelli occupazionali fino
al 2009. "Intanto il magnetico ce lo siamo giocato" dice uno di loro. "Ci
siamo detti per mesi che il magnetico era il nostro fiore all’occhiello, che
un acciaio così nel mondo non lo sa fare nessuno; che le nostre
professionalità sono speciali, che gli altri non possono fare lo stesso
magnetico perché l’aria, l’acqua non sono come quelle di Terni... Poi tutt’
insieme diciamo addio al magnetico".
"Ci hanno garantito l’occupazione fino al 2009, cioè fino a quando lo
stabilimento cinese non entrerà in piena produzione. E che vogliamo dire
delle Fucine? Vedrà, nel 2006 staremo di nuovo lì a fare i picchetti per le
Fucine". Nel volantino annunciano che "la lotta continua". Una lotta che si
è svolta attraverso prese di posizione, come quando prima della partita sono
scesi sul campo del Liberati ed hanno compiuto un giro di pista con lo
striscione della loro protesta in difesa della fabbrica.
CONAD http://ilmessaggero.caltanet.it/
Il tavolo di confronto tra i vertici del Conad Adriatico e le rappresentanze
sindacali di Cgil, Cisl e Uil, si è concluso, al termine di una giornata
estenuante, con la disponibilità della Conad di Monsampolo a riprendere le
trattative venerdì prossimo, dopo la convocazione del Consiglio di
amministrazione. L’azienda non intende ritornare sulle posizioni di gennaio,
considerata la scelta di non gestire più direttamente il magazzino di
Monsampolo. Si discute pertanto sulle modalità per la ricollocazione degli
operai delle coop terziste che lavorano per il Conad Adriatico sul
territorio di Ascoli e Pescara.
MANULI RUBBER: 50 ASSUNZIONI http://ilmessaggero.caltanet.it
Siglato l’accordo alla Manuli Rubber Industries di Ascoli. L’azienda si
impegna ad assumere con contratti a tempo indeterminato, da qui a febbraio
2006, 50 dipendenti con rapporti di lavoro a tempo determinato. Di questi,
25 saranno acquisiti fin da subito, entro maggio di quest’anno. Mentre il
resto verrà dilazionato nel corso dei mesi. Martedì prossimo la ratifica
dell’accordo nel corso dell’assemblea dei lavoratori. Già da domani saranno
reintegrati al lavoro 7 dei 20 operai licenziati la scorsa settimana. E,
anche per gli altri, si parla già di percorso di reintegro.
CARIFANO http://ilmessaggero.caltanet.it/
Lo sciopero dei dipendenti Ca.ri.fano (Fano) non è un’ipotesi tramontata e
potrebbe essere riproposta in tempi brevi, se l’attuale situazione di
"disagio" dovesse protrarsi ancora. Il recente incontro a Milano con il
vertice del gruppo Banche Popolari Unite (Bpu) ha sortito l’effetto di
bloccare la protesta, ma non ha diradato tutte le nubi.
La rappresentanza sindacale spiega che l’assemblea dei dipendenti ha chiesto
"ulteriori elementi di tranquillità e di tutela". Le prossime iniziative
prevedono la ricerca "di pareri tecnici" per capire se sia possibile il
risarcimento dei danni causati al personale "dalla perdurante situazione di
incertezza". Si progetta anche "una lettera aperta" per invitare le parti "a
porre termine a una vicenda che, da troppo tempo, scarica le tensioni sugli
incolpevoli dipendenti". Il controllo di Carifano è il prezzo che Bpu sembra
disposta a pagare ad alcuni soci della Popolare anconetana, per chiudere un
contenzioso legale non attinente all’istituto di credito cittadino. Il
personale vorrebbe che i "probabili nuovi proprietari" iniziassero il
"confronto sui progetti e programmi futuri".
FORESTALI DI PIETRAPERSIA http://www.lasicilia.it/
Protesta degli operai forestali cinquantunisti di Pietrapersia (Enna) perché
non hanno ricevuto lo stipendio. E’ stato predisposto un documento con 120
firme ed è stato inviato al presidente della Regione siciliana,
alI’assessore regionale al Lavoro, alI’assessore regionale all’Agricoltura e
Foreste, al prefetto e al sindaco Luigi Palascino.
Nel documento si afferma: "I sottoscritti braccianti agricoli lavoratori di
51 e 101 giornate, con la presente chiedono che venga esaminata la
possibilità di una stabilità lavorativa, che ci consenta di avere certezze
economiche e di lavoro. Si chiede anche un incontro con le autorità
elencate, di cui conosciamo la sensibilità, per avere anche il loro
contributo per la ricerca della soluzione di un problema che nella nostra
provincia è di prioritaria e vitale importanza.
«Si fa presente altresì che a tutt’oggi non ci è stato retribuito il periodo
lavorativo di 51 giornate terminato a dicembre 2004".
Intanto le segreterie confederali di categoria Cgil, Cisl e Uil, hanno
predisposto un programma di lotta; infatti, è stato stabilito che lunedì
alle ore 9 vi sarà un sit-in davanti alla sede della forestazione e poi ci
sarà un incontro con il prefetto; mentre giorno 8 da tutta la Sicilia ci
sarà un raduno di forestali a Palermo per incontrare l’assessore alle
Foreste Innocenzo Leontini.
07 marzo 2005
TRASPORTI PUBBLICI: SCIOPERO http://www.marketpress.info
L’organizzazione sindacale Slai Cobas ha proclamato uno sciopero nazionale
contro il Contratto Collettivo Nazionale stipulato il 14 dicembre 2004.
TESSILE: SCIOPERO http://www.iltempo.it
Sono circa 800 mila i lavoratori del settore tessile, abbigliamento e
calzature, chiamati a scioperare domani da Filtea Cgil, Femca Cisl, Uilta
Uil e Ugl. Secondo uno studio della Filtea Cgil, dal 2000 al 2003
l’occupazione del "sistema moda" è diminuita di 75 mila unità (-8%), mentre
nel 2003 i prodotti tessili e di abbigliamento hanno registrato una brusca
frenata nelle vendite all’estero.
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| VOGLIAMO DOCUMENTARE L’ATTUALITA’ |
| DELLA LOTTA DI CLASSE, STANDO AL SUO INTERNO |
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http:\it.geocities.com\verbano\archivi\lc03_05.htm *




