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Notiziario sulle lotte dei lavoratori 14-17/1/05

Publie le lunedì 17 gennaio 2005 par Open-Publishing

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* NOTIZIARIO a cura del Centro di Documentazione e
Lotta 14-17/01/2005 *
* http:\it.geocities.com\verbano\archivi\lc01_05.htm
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SOMMARIO: Embraco, Tmi Europe, Polo del salotto,
Proserpina, Reddito minimo, Atlante, Cos, Russo
Serramenti, Ex Alcatel, Cirio, Rockwool, Ferrovie

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14 gennaio 2005

EMBRACO: FUORI IN 400 http://www.ilmanifesto.it/

E’ andato nel peggiore dei modi il primo giorno di
trattativa sulla vicenda Embraco. L’azienda (la
multinazionale brasiliana Embraco che fa però capo
all’americana Whirlpool) ha riconfermato la sua
proposta: trasferimento di una delle due linee
attualmente operanti nello stabilimento di Riva di
Chieri in un paese probabilmente dell’Est, richiesta
di 10milioni di euro di contributo a fondo perduto da
parte delle istituzioni e cassa integrazione anche per
sei anni (due di cassa straordinaria più quattro di
ordinaria) per i lavoratori. Che tradotto significa il
licenziamento non di 612 dipendenti (cioè l’intero
stabilimento) come inizialmente previsto ma più della
metà (400). Possibiliste Fim e Uilm.
Ieri le assemblee dei lavoratori hanno ribadito che le
linee devono restare due e che l’azienda deve pensare
a fare nuovi investimenti e non a delocalizzare.
Proprio ieri intanto sull’industria del vercellese si
è abbattuto l’ennesimo colpo di scure.

TMI EUROPE: 256 IN MOBILITA’
http://www.ilmanifesto.it/

La Tmi Europe di Vercelli (industria tessile con sede
centrale ad Osaka in Giappone) ha convocato le Rsu per
comunicare che a fine mese lo stabilimento cesserà
ogni attività produttiva e i 256 dipendenti saranno
messi in mobilità. La crisi del tessile nel vercellese
è iniziata nel 2001, colpendo per prima la Larix, con
prepensionamenti, cassa integrazione e quindi, lo
scorso dicembre la richiesta di mobilità per i
rimanenti 91 addetti. Le Rsu della Tmi hanno
immediatamente proclamato uno sciopero spontaneo e si
sono diretti in Comune dove sono stati ricevuti dal
sindaco e dal presidente della provincia.

15 gennaio 2005

MURGIA: PERSI 2500 POSTI NEL "TRIANGOLO DEL SALOTTO"
http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/

Tra il 2002 e il 2004 nel polo dei salotti della
Murgia, tra le province di Matera, Bari e Taranto, si
sono persi 2500 posti di lavoro e sono state chiuse 60
aziende. E’ la stima dei sindacati di settore di Cgil,
Cisl e Uil del materano che hanno deciso di avviare
alcune iniziative per cercare di rilanciare il
settore. I sindacati il 18 gennaio terranno a Matera
un’assemblea di tutti i lavoratori del polo dei
salotti. I sindacati hanno ricordato il ricorso agli
ammortizzatori sociali da parte dei grandi gruppi: la
Natuzzi a novembre ha prorogato di un anno la cassa
integrazione per 450 dipendenti; a dicembre la New
Interline ha collocato in cassa integrazione
straordinaria 120 dipendenti; la Manifatture italiane
divani (Mid) ha attivato quella ordinaria per 128
dipendenti.

"PROSERPINA": SCIOPERO
http://www.ilquotidianocalabria.it/

I lavoratori della Proserpina la società che gestisce
la raccolta dei rifiuti e lo spazzamento delle strade
a Vibo Valentia, tramite la Rsu ha proclamato una
giornata di sciopero per giovedì prossimo. La
decisione è scaturita a conclusione di una riunione
per discutere il contenzioso esistente tra i
lavoratori e l’azienda in ordine ad alcuni problemi.
Tra gli altri l’applicazione del contratto
sottoscritto con Federambiente, la consegna del
materiale adeguato per lo spazzamento, l’installazione
dell’orologio marcatempo, docce e spogliatoi, riposo
settimanale autisti, applicazione legge 626/94,
retribuzione festivi al 65%, retribuzione notturno al
37%, trasformazione del contratto par-time a tempo
pieno per tutti gli operai. Nella nota viene precisato
che in ordine al contratto di Federambiente,
all’art.13, si prevede che la retribuzione sia
corrisposta tra il 27 e l’ultimo giorno utile del mese
a cui la retribizione stessa si riferisce.

REDDITO MINIMO: LAVORATORI OCCUPANO COMUNE A VIBO
VALENTIA http://www.ilquotidianocalabria.it

Gli ex lavoratori del Reddito minimo di inserimento
che ormai da cinque giorni occupano palazzo "Luigi
Razza" mostrano gratitidune e ottimismo dopo
l’incontro che i sindacati hanno avuto con il
Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, ma
non mollano l’occupazione di palazzo "Luigi Razza". La
protesta cesserà solo quando il ministero del Welfare
sottoscriverà il decreto grazie al quale sarà
possibile la rierogazione degli 850 mila euro residui
non impegnati dall’amministrazione comunale, tutto ciò
affinché sia possibile il rinnovo della
sperimentazione del progetto di impiego.
Una dedica speciale, i lavoratori in lotta a palazzo
"Luigi Razza" intendono farla allo Slai Cobas. "Oltre
che ai confederali, esprimiamo la nostra gratitudine -
ha affermato il coordinatore della protesta Enzo
Giurgola - allo Slai e ai responsabile provinciali
Nazzareno Piperno e Giovanni Patania. Infatti hanno
rinunciato ad una loro rappresentanza nell’incontro
con il Presidente della Repubblica per consentire che
all’incontro fossi presente anch’io in rappresentanza
dei lavoratori. Ringrazio lo Slai Cobas da un lato a
titolo personale, per avermi consentito di essere
testimone della storia, dall’altro, e questo è ciò che
è più importante, a nome di tutti coloro che dal oltre
un mese si battono per la difesa del diritto al lavoro
e alla vita". Adesso l’attesa è per il 22 gennaio,
quando, in occasione di un nuovo vertice presso
l’Ufficio territoriale di governo, dovrebbe giungere,
finalmente, il sospirato decreto per il riutilizzo dei
fondi del Ministro del Welfare Roberto Maroni. I
lavoratori si augurano, quindi, che quello possa
essere il loro ultimo giorno di presidio in Municipio.
Il giorno in cui, per loro, si possano gettare le basi
per un futuro più certo e meno amaro.

ATLANTE SRL: 27 OPERAI SENZA STIPENDIO DA OTTOBRE
http://www.ilquotidianocalabria.it/

L’azienda dell’area industriale di San Ferdinando è
ferma da mesi con 27 operai che non percepiscono
stipendio dall’ottobre scorso. L’incontro che avrebbe
dovuto sortire qualche risposta da parte della ditta
si è concluso con una fumata nerissima: il titolare
della fonderia, l’imprenditore bresciano Giovanni
Codenotti, dal 15 ottobre assente dall’azienda di San
Ferdinando, non s’è presentato nemmeno stavolta.
L’azienda parla di "mancate autorizzazioni regionali e
mancati collaudi ministeriali", dicendo a chiare
lettere che la sensazione dell’impresa "è che la
Regione Calabria non abbia la volontà di far decollare
l’industria". I sindacati almeno fino al prossimo
incontro con il titolare di Atlante ­ che secondo
quanto assicurato dall’avvocato De Masi, dovrebbe
tenersi il prossimo 20 gennaio hanno stabilito di far
permanere, tra le maestranze dello stabilimento, lo
stato di agitazione cominciato lo scorso 15 dicembre.

COS: PRECARI IN SCIOPERO http://www.ilmanifesto.it

Non riesci a vendere l’ultimo contratto Wind
Infostrada o il pacchetto Sky? Finisci "nell’isola dei
famosi", uno speciale angolo-punizione del call center
dove gli "incapaci" sono messi sotto osservazione: se
non riescono a piazzare almeno un contratto al giorno,
dal limbo finiscono direttamente sulla strada. Se si
riprendono, al contrario, possono tranquillamente
tornare nell’inferno delle salette standard, con tutti
gli altri operatori. Normale amministrazione nei call
center Cos di Catania, che lavorano in appalto per
Wind e Sky, dove 800 giovani collaboratori a progetto
ieri hanno messo in atto il primo grande sciopero dei
precari in Sicilia. Adesioni, secondo il sindacato, al
95%. Le richieste: "Essere considerati persone, non
numeri. Avere un fisso mensile, non essere affidati ai
capricci del caso. Adesso veniamo pagati a telefonata,
i contratti durano pochi mesi, le buste paga fanno
ridere: c’è chi guadagna massimo 380 euro al mese, chi
soltanto 120". A Misterbianco si lavora per Cosmed e
Sicos, sotto-società della Cos, operatore di statura
nazionale. I capi sono a contratto a tempo
indeterminato. Gli unici che vengono fregati dal
sistema di pagamento del talking time sono gli
operatori. Il talking time funziona così: in un’ora il
telefonista può contattare, per proporre i contratti,
al massimo 4 clienti. E deve stare con ognuno almeno
15 minuti, altrimenti la telefonata - anche se ti sei
sudato 13 minuti - non è considerata valida. Soltanto
quando è "utile", ovvero se superi il quarto d’ora,
hai 1,70 euro lordi. E poi c’è il premio: 6 euro se
firma un ex cliente Infostrada ritornato all’ovile; 10
euro se ne convinci uno nuovo; 9 euro per ogni
connessione adsl venduta; e ben 25 euro se riesci a
far staccare il cliente in maniera completa da
Telecom.
Il problema è che puoi andare in sede e non guadagnare
nulla: "un guasto Enel ha provocato il blocco dei
computer - racconta l’operatrice - Spesso ci si
cancellano improvvisamente i data base con i
nominativi dei clienti. Tutte disfunzioni non
imputabili a noi, ma comunque in quei casi non
portiamo a casa un euro. E se protestiamo ci
rispondono: "Ci dispiace, non è colpa nostra". Ci
hanno anche dato elenchi telefonici con persone nate
nel 1906 e nel 1919: figurarsi se possono essere
interessate a informarsi sui servizi. Facciamo un
mucchio di telefonate in più, non retribuite".

16 gennaio 2005

DITTA RUSSO: SI INASPRISCE LA VERTENZA
http://ilmattino.caltanet.it/

Continua lo stato di agitazione dei dipendenti della
ditta "Russo Serramenti" di contrada Olivola
(Benevento) ai quali non è stata corrisposta la
tredicesima mensilità, oltre allo stipendio di
dicembre nonostante le assicurazioni fornite dal
liquidatore. I lavoratori hanno ribadito di non
escludere forme di lotta ancora più incisive sia per
ottenere le spettanze maturate, sia per quanto
attiene, soprattutto, le prospettive occupazionali.

EX ALCATEL http://ilmattino.caltanet.it/

Lo stabilimento ex-Alcatel di Maddaloni (Caserta)
resta senza materie prime: da due settimane, sono
fermi i reparti e sono ferme le consegne. Al momento,
l’azienda è finanziariamente inadempiente. Deve
rinunciare alla produzione per l’indisponibilità della
CST a garantire la continuità delle forniture
elettroniche. L’azienda di Frosinone (ex-MF
Componenti) vanta crediti per un milione di euro. Che
il nuovo anno non avrebbe portato niente di buono per
i 150 lavoratori, lo si era saputo negli ultimi giorni
del 2004. In pratica, le commissioni Alcatel
garantiscono solo i primi 3 mesi del 2005. Oltre la
primavera, in assenza di un chiaro piano industriale e
finanziario, c’è il buio. Con queste prospettive a
rottura con l’azienda di Alceste Cenciarini sembra
inevitabile.

CIRIO: RIENTRI DALLA CASSA INTEGRAZIONE
http://ilmattino.caltanet.it/

Ad una svolta la vicenda di Cirio Ricerche di Piana di
Monte Verna (Caserta) dove alcuni tecnici e
ricercatori sono ancora in cassa integrazione a zero
ore da oltre un anno. Domani rientreranno in azienda
altri quattro lavoratori che si aggiungono ai tredici
che nelle settimane scorse hanno contribuito a far
riprendere le attività del Centro dopo la stipula di
due dei tre progetti Pon approvati dal ministero
dell’Istruzione. I vertici dell’azienda hanno già
informato sindacati e i lavoratori di Cirio Ricerche
che il 19 gennaio sarà stipulato il terzo progetto dai
commissari straordinari presso la sede dell’IMI-San
Paolo di Roma. Il progetto in questione, in
collaborazione con la Sun di Caserta, riguarda la
realizzazione di una piattaforma SW intelligente per
la gestione simulata dell’uso di fitofarmaci nelle
coltivazioni del pomodoro da industria.

17 gennaio 2005

ROCKWOOL: OPERAIO SI BARRICA NEL FORNO
http://www.unionesarda.it/

"Ora l’impianto rimane fermo", ha mormorato; e prima
che i colleghi riuscissero a capire quali fossero le
sue intenzioni, si è calato nel grosso forno, ha tolto
la scala ed è rimasto dentro. Aveva da poco iniziato
il turno di lavoro, Giorgio Manca, operaio della
Rockwool di Iglesias, quando, verso la mezzanotte di
sabato, ha deciso di avviare la sua protesta. In nome
del lavoro e del diritto allo sciopero. La sua
decisione sarebbe nata a seguito di un ammonimento
verbale fatto dall’azienda. I dirigenti avrebbero
convocato lui e altri lavoratori, contestandogli lo
sciopero che, per una settimana, ha bloccato gli
impianti dello stabilimento dove si producono isolanti
con la lana di roccia. Rimproveri con cui si sarebbe
paventato persino il rischio del licenziamento. E lui
ha deciso che non poteva tollerare
quell’atteggiamento. Così, ultimati alcuni lavori,
prima che l’impianto venisse avviato si è barricato
dentro in forno. I dirigenti hanno chiamato
carabinieri e polizia, ma il tentativo di fare uscire
dal forno l’operaio è andato in porto soltanto alcune
ore più tardi, quando ormai erano le 2. I sindacati,
che martedì hanno un incontro con i vertici della
società, sono di nuovo sul piede di guerra. "Nel
momento in cui avremo certezza e prove del fatto che
l’azienda ha convocato e ammonito i lavoratori -
premette Mario Crò, segretario territoriale della Uil
 ci troveremmo di fronte a un fatto gravissimo. Non
si parla più soltanto di violazioni contrattuali, che
ci sono e anche gravi, ma dei diritti. Il che è
decisamente più preoccupante. Per quanto mi riguarda
penso che i delegati non dovrebbero neanche più
partecipare all’incontro in programma domani".

FERROVIE: SCIOPERO DI 24 ORE PER LA SICUREZZA
http://www.newspaper24.it/

I ferrovieri incrociano le braccia per chiedere più
sicurezza dopo il disastro di Crevalcore e da ieri
sera alle 21 hanno fermato il trasporto ferroviario
con uno sciopero di 24 ore. I ferrovieri hanno
confermato lo sciopero per un intera giornata
nonostante l’invito ad un’astensione più corta
sollecitato nei giorni scorsi dalla Commissione di
Garanzia. L’iniziativa nasce dalla base dopo il grave
incidente nei giorni scorsi e i delegati alla
sicurezza attendono un’adesione massiccia.
Secondo i sindacati di base e del Sult, il 90% del
personale ha aderito allo sciopero sulla sicurezza
ferroviaria.
In nottata hanno circolato solamente i treni garantiti
dai ferrovieri.

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VOGLIAMO DOCUMENTARE L’ATTUALITA’
DELLA LOTTA DI CLASSE, STANDO AL SUO INTERNO

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