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Notiziario sulle lotte dei lavoratori 20-24/1/05
Publie le lunedì 24 gennaio 2005 par Open-Publishing***************************************************************
* Notiziario del Centro di Documentazione e Lotta 20-24/01/05 *
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SOMMARIO: Ato di Napoli, Carisiel, Francia, Basi Usa, Edili, Atlante, Fiat
Cassino, Grm, Comune di ferentino, Fiat Pomigliano, Fs Cargo, Emmegi, Call
Center Poste
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21 gennaio 2005
L’ACQUA DI NAPOLI http://www.denaro.it/
La prospettata privatizzazione della gestione delle risorse idriche a Napoli
comporterebbe anche lo svuotamento di un’altra storica azienda napoletana
come l’Arin con conseguente effetto la perdita di alte professionalità per
assicurare qualità dell’acqua e tariffe idriche contenute.
CARISIEL http://www.ilquotidianocalabria.it/
Amarezza da per lo stato di degrado in cui versa il servizio e disagio per
un’attività lavorativa che prevede turni di lavoro male organizzati, tali da
creare estrema rigidità nell’espletamento del servizio stesso: è quanto
hanno evidenziato le maestranze del settore tecnologico della "Help-desk" al
termine di un’assemblea alla presenza della Rsu di Carisiel.
Per la Rsu "il settore "Help-Desk" non può e non deve diventare una
questione a sé stante, in quanto rappresenta soltanto la punta di un iceberg
che rischia di portare alla liquidazione dell’intera azienda. Lo stato
attuale dell’azienda e’ noto a tutti: la disorganizzazione del lavoro, che
si è accentuata nelle ultime settimane, non è più tollerabile e malgrado ciò
non si intravedono azioni o fatti che possano far sperare in orizzonti
migliori. Sappiamo benissimo tutti che Carisiel non può diventare una mera
azienda di Call-Center, pertanto ribadiamo che il percorso di consolidamento
e di riposizionamento nell’ambito del Gruppo Banksiel"
FRANCIA: IN PIAZZA PER I SERVIZI PUBBLICI http://www.ilmanifesto.it/
Un grosso movimento sociale ha sfidato questa settimana il governo Raffarin.
Ieri, secondo i sindacati, 300mila persone hanno manifestato nelle strade
delle principali città francesi, culminando con un grande corteo a Parigi: i
dipendenti della funzione pubblica, insegnanti in testa, chiedono aumenti di
stipendio. La scuola è in agitazione anche per la riforma annunciata dal
ministro dell’Educazione, François Fillon, che prevede una diminuzione di
posti tra gli insegnanti, dopo aver già eliminato i contratti per i giovani
nel campo della sorveglianza. Mercoledì c’è stato uno sciopero che ha
paralizzato le ferrovie - anche qui i ferrovieri chiedono salari più alti e
più posti di lavoro - mentre martedì lo sciopero della Posta non ha avuto
molto successo (oltre agli stipendi, la protesta verteva sulla riforma che
mira a creare una banca postale). Potere d’acquisto da un lato, difesa del
servizio pubblico dall’altro. Il corteo parigino era imponente e
determinato: nulla a che vedere con le manifestazioni un po’ tristi del 2003
della scuola contro la riforma delle pensioni, che erano rimaste troppo
settoriali e, malgrado la durata eccezionale del movimento, si erano chiuse
con un fallimento. La prova del nove verrà il 5 febbraio, giornata di lotta
del settore privato contro la riforma strisciante delle 35 ore: se anche il
settore privato si unirà al movimento, il governo Raffarin sarà messo in
seria difficoltà.
BASI USA: SCIOPERO DIPENDENTI CIVILI http://www.ilmanifesto.it
Uno sciopero di quattro ore dei dipendenti civili delle basi militari Usa in
Italia, di Catania, Aviano, Vicenza, Pisa, Napoli e La Maddalena, è stato
indetto per oggi dalle segreterie nazionali di Fisascat Cisl e Uiltucs Uil
per contestare il mancato rinnovo del contratto. L’astensione dal lavoro,
che nella sola Sigonella interesserà 900 dipendenti civili, sarà attuata a
inizio del turno.
22 gennaio 2005
EDILI IN LOTTA A VICENZA http://www.ilmanifesto.it/
Gli operai edili, fiaccati da continui ritardi nel pagamento del salario,
dichiarano sciopero? Nessun problema, il costruttore li licenzia tutti e
dice di portar da solo avanti il cantiere. E’ Vicenza, protagonista Giuseppe
Coccimiglio, 30 anni, presidente del Foggia Calcio e amministratore
dell’impresa edile Co.Gi. Questo il fatto: Coccimiglio, noto in molte
regioni del Centro Nord per i continui ritardi nel pagare gli stipendi ai
lavoratori impegnati nei suoi cantieri, a Vicenza, nel cantiere per la
realizzazione del nuovo teatro, ha licenziato tutti gli operai perché
giovedì, di fronte all’ennesimo ritardo nel pagamento degli stipendi, hanno
deciso di scioperare. Una mossa che ha mandato su tutte le furie i
dipendenti, che, in tutta risposta, hanno presidiato il cantiere e
organizzato una manifestazione per lunedì prossimo.
23 gennaio 2005
ATLANTE http://www.ilquotidianocalabria.it/
Qaulche spiraglio per la risoluzione della "vertenza Atlante", di San
Ferdinando,Cosenza. Le buone notizie riguardano soprattutto le spettanze
insolute (due mensilità, novembre e dicembre, più la tredicesima) dei 27
operai che dal marzo scorso risultano assunti a tempo indeterminato presso
la fonderia dell’area industriale di San Ferdinando. Il titolare
dell’azienda, Giovanni Codenotti, ha assicurato infatti davanti al tavolo
del prefetto reggino, Giovanni D’Onofrio, che entro fine mese verrà versato
agli operai, in stato di agitazione dallo scorso 15 dicembre, il 50% degli
stipendi arretrati, mentre la restante parte dovrebbe essere saldata nel
prossimo mese di febbraio. Non è chiaro come l’imprenditore procederà
rispetto ai salari che nel frattempo matureranno in questi mesi (rispetto ai
quali, a questo punto, ci potrebbe essere anche un’ulteriore dilazione dei
termini di pagamento).
FIAT CASSINO: CIG http://it.biz.yahoo.com/
Torna a fermarsi la produzione della ’Stilo’ negli stabilimenti di Cassino.
A partire da lunedì lo stabilimento sospenderà i lavori per due settimane di
cassa integrazione. Tre i blocchi disposti dalla Fiat per i prossimi mesi:
dal 28 febbraio al 6 marzo si fermeranno tutti i dipendenti e dal 7 al 20
marzo sarà interrotta la produzione della Croma. Gli operai della Stilo si
fermeranno nuovamente dal 21 marzo al 3 aprile.
GRM: CONDANNATA A RIASSUMERE http://ilmessaggero.caltanet.it/
Il posto l’avevano perduto nel 1999 e l’hanno riottenuto dopo sei anni e due
processi, un tempo lunghissimo per chi ha perso il posto di lavoro,
"normale" per una giustizia civile notoriamente lenta. Comunque, alla fine
ciò che conta è il risultato e così dodici operai della Grm, l’impresa che
ha partecipato alla realizzazione a Rieti della nuova caserma dei
carabinieri, dovranno essere riassunti dalla ditta che li aveva licenziati
invocando una crisi aziendale, salvo poi utilizzare al loro posto lavoratori
a cottimo. La Corte d’Appello di Roma ha infatti condannato la Grm
Costruzioni a reintegrarli nei posti e nelle qualifiche che occupavano
quando, il 12 gennaio del 1999, ricevettero le lettere di licenziamento. L’
azienda dovrà risarcire anche il danno procurato agli operai, pagando loro
tutte le retribuzioni mensili globali, dalla data della risoluzione del
rapporto di lavoro fino a quella dell’effettiva reintegrazione, oltre
naturalmente alla rivalutazione degli interessi legali. In aggiunta, la Grm
dovrà regolarizzare la posizione contributiva di ogni lavoratore e pagare le
spese processuali di entrambi i procedimenti.
FERENTINO: IL COMUNE NON PAGA http://ilmessaggero.caltanet.it
"Non è possibile andare avanti così, stiamo reggendo da otto mesi una
situazione insostenibile per le nostre imprese sociali, il Comune di
Ferentino ci ha messo nella condizione di dover interrompere i servizi, non
possiamo fare altro". Lo annuncia Dario Ceci, presidente del Consorzio
Parsifal e della Cooperativa Sociale Emmaus: "E’ dallo scorso aprile che il
Comune ha praticamente smesso di liquidare le fatture presentate mensilmente
dal Consorzio Parsifal per la regolare fornitura dei servizi di assistenza
specialistica scolastica e diurna dei diversamente abili, del trasporto
scolastico per alunni con handicap, della casa di pronta accoglienza per
minori, dell’assistenza domiciliare e del centro sociale per anziani. D’
altro canto, la Cooperativa Sociale Emmaus ha regolarmente pagato i suoi
lavoratori, ha saldato stipendi, tredicesime, contributi, tasse,
assicurazioni, utenze e tutti gli importi dovuti ai fornitori per le normali
spese di gestione. Vantiamo ormai un credito insoluto di quasi 450.000 euro,
le banche non possono finanziarci all’infinito. Se non interverranno fatti
nuovi, saremmo costretti ad interrompere i servizi a partire dal prossimo 1°
febbraio".
POMIGLIANO: ASSEMBLEA DELLO SLAI COBAS http://ilmattino.caltanet.it/
Un’assemblea dei lavoratori metalmeccanici della Fiat Alfa Romeo di
Pomigliano d’Arco, è stata annunciata dallo Slai Cobas per stamattina 10
nella sede del sindacato. "Con le attuali misere richieste presentate alla
Federmeccanica per il rinnovo del biennio economico del contratto
Metalmeccanici - sostengono in una nota i componenti dello Slai Cobas - i
sindacati della concertazione si apprestano a ulteriori svendite degli
interessi operai. Lo Slai Cobas ritiene indispensabile che i lavoratori
comincino a mobilitarsi per rivendicare congrui aumenti salariali, e
cominciare a recuperare il dimezzamento del potere d’acquisto dei salari,
introdurre un reale meccanismo di indicizzazione automatica rispetto all’
andamento dell’inflazione, e inserire ogni voce salariale a qualsiasi titolo
nel calcolo utile dei fondi pensionistici".
FS CARGO: SCIOPERO http://ilmattino.caltanet.it/
Scontro sulla sicurezza ad alta tensione allo scalo merci
Maddaloni-Marcianise (Caserta). Nel più grande e moderno impianto
ferroviario del Mezzogiorno, finisce nella bufera il delicato settore della
manovra dei convogli (con annesso assemblaggio-formazione, sicurezza e
controllo). Fs cargo vuole ricorrere all’impiego di tecnici delle imprese
private, abilitati alla certificazione della sicurezza, per evitare la
paralisi. Per mancanza di un numero adeguato di addetti e a causa di un’
organizzazione del lavoro carente, gli addetti alla manovra hanno sospeso le
prestazioni in lavoro straordinario. Attività aggiuntive grazie alle quali l
’impianto riesce a far fronte alle commesse. Intanto, uno sciopero generale
è già stato fissato per il prossimo 10 febbraio. Fs-Cargo diventa "General
Logistic", cambia pure sede amministrativa: trasloca a Milano. Così, il "new
look del trasporto merci su ferro" dovrebbe avere l’effetto di un colpo di
spugna sui contenziosi non risolti.
EMMEGI-PARMALAT: PROTESTE OPERAIE http://www.lasicilia.it/
Promettono battaglia i lavoratori dell’Emmegi di Termini Imerese a
conclusione dell’assemblea dei lavoratori, convocata ieri mattina dopo
l’esito definito "scoraggiante", della riunione di ieri al ministero per le
Attività produttive. I dipendenti dell’azienda del gruppo Parmalat che
trasforma i succhi d’arancia col marchio Santal, hanno deciso per lunedì un
sit-in davanti ai cancelli dello stabilimento che impedirà di fatto il
transito e soprattutto non consentirà ai Tir aziendali di portare via il
succo per un valore di circa un milione di euro.
A Roma, gli emissari del commissario straordinario della Parmalat, Enrico
Bondi, avevano detto no all’avvio della campagna di trasformazione perché
non sarebbe stata conveniente: l’obiettivo del pareggio, infatti, sarebbe
stato raggiunto solo con la lavorazione di 50 milioni di chili d’arance a
fronte di una disponibilità di 17 milioni di chili. Questo significa che il
95% dei dipendenti non potrà tornare al lavoro prima del prossimo gennaio. I
lavoratori sono in cassa integrazione fino a marzo e sono fuori dalla
fabbrica da maggio.
CALL CENTER UNICO DI POSTE ITALIANE http://www.lasicilia.it
Un mercato del lavoro che punta da una parte sulla flessibilità e dall’altra
sull’occupazione per tutti, pone oggi il lavoratore sempre più spesso
dinanzi ad una condizione di precarietà occupazionale permanente. E’ questa
la situazione di 40 ex lavoratori interinali del Call Center Unico di Poste
Italiane di Caltanissetta ritrovatisi disoccupati allo scadere del proprio
contratto di lavoro. Il 31 dicembre del 2003, raggiunta la scadenza
contrattuale, questi operatori sono ritornati ad essere disoccupati. Sin qui
potrebbe essere tutto normale, considerata anche la naturale scadenza dei
termini contrattuali, se non fosse avvenuto che, all’inizio del 2003, altri
lavoratori interinali sono stati utilizzati da Poste Italiane con scadenza
contrattuale di 24 mesi.
Ci si chiede in base a quale logica o diritto sia possibile applicare
condizioni lavorative diverse a gruppi di lavoratori con uguale tipologia
contrattuale. Questa situazione ha generato infatti una disparità che,
prescindendo dalla discrezionalità delle politiche aziendali, non è stata
vista di buon occhio dai 40 lavoratori ritrovatisi disoccupati. «Un
call-center che potenzialmente può dare lavoro a 180 lavoratori oggi
utilizza meno della metà delle postazioni disponibili.
Alcuni degli ex-lavoratori lamentano inoltre il fatto che l’azienda pare
abbia in cantiere un piano di nuove assunzioni. Nuove unità, prive di
esperienza, che andranno a rimpiazzare i 40 ex-dipendenti.
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| VOGLIAMO DOCUMENTARE L’ATTUALITA’ |
| DELLA LOTTA DI CLASSE, STANDO AL SUO INTERNO |
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