Home > Nucleare!
Squillino le trombe, trombino le squillo!
E’ tornato il nucleare in pompa magna, ambedue in cima all’ interesse dell’ attuale esecutivo. L’ esecuzione conta.
In verità vi dico, che ne è passata troppa di acqua sotto i tonti sempre più numerosi , che rivalutano alla luce
delle nuove tecnologie, la possibilità di realizzare centrali nucleari.
Se ne disquisisce al bar , al mare, in montagna, in coda alle poste , in testa al guppo con la maglia Rosa non è favorevole
perchè ha seguito un dibattito in televisione .
Un programma fatto bene, realizzato con Travaglio e con minuzia, ricco di pathos, Porthos e Aramis .
Alla Rosa è tanto piaciuto un giovanotto bizzolato, con la voce roca e i suoi fratelli, normalmente indifferenti ,
hanno distolto lo sguardo dalle braciole di maiale, per credere meglio agli occhi ed alle orecchie.
Il bellimbusto ingessato e compito, segretario di non ricordo cosa, affermava con sicurezza che la povera Italia doveva
affrancarsi ed eventualmente spedirsi rapidamente, fuori dall’orbita delle forniture energeriche straniere.
E fino a qui il ragionamento filava e fondeva .
L’ analisi continuava convincente e la sua puntualità , verificata sul Rolex da polso del bel tomo ,
giungeva nella tavernetta di Rosa come una frustata sulle coscienze, ormai da tempo acquietate dall’esito di una vetusta
consultazione popolare.
Il verbo di quel pensatore libero come un peto nel vento, ricordava a tutti che i tempi cambiano e non c’è più mezza ragione
per preoccuparsi.
Tessendo le lodi dell’energia prodotta in centrali nucleari, sembrava perfino più alto di statura, più acuto nello sguardo ,
più sicuro del conto in banca e perfino del proprio deodorante ascellare.
Affermava che l’ inquinamento prodotto durante le normali attività, se non si intrometteva qualche sfiga , era sicuramente nullo.
Purtroppo, rapito dalla foga si lanciava in un delirio di termovalorizzatori, rigassificatori, di rifiuti nel giardino di un suo vicino ed
inoltre si lasciava sfuggire l’ occhietto languido parlando delle grandi opere necessarie al nostro paese.
( Le leggende metropolitane narrano che al suddetto passaggio oratorio, i presenti constatarono gli inequivocabili segni di un ’ erezione,
che palesava un’ interesse fisico per la questione. )
Alla fine dell’ acrobatico discorso, la replica venne affidata ad un bastian contrario alle tesi del suddetto.
Un tale Rubbia Nobello della Fisica esordiva informando la platea e tutto il resto appresso, che
la realizzazione di opere del genere richiedeva almeno cinque o sei anni ed un mostruoso investimento di pecunia.
In buona sostanza, il conquibus necessario alla bisogna , avrebbe superato di cinquemila volte il milione di sesterzi,
ed il dilapido sarebbe stato riagguantato solo mezzo secolo dopo il dissanguamento delle casse dello stato.
La sora Rosa pensò :" Minchia! lo stato so pur’ io ... Sti fii de na mignotta! " e cadde svenuta su un ruoto di porchetta.
Nobello diede di scure stroncando ogni tenzone.
Una centrale per regione e tutte insieme avrebbero coperto solo un terzo di quello che serviva.
Sarebbero avanzate pure le scorze , da infilare prima o poi in qualche posto .
Le luci si abbassarono , gli amici si congedarono , le mani si cercarono e il medio si mostrarono.
Alcuni tecnici del programma televisivo, mentre abbandonavano gli studi , riferiscono di avere inteso distintamente
l’ oratore pro centrali dialogare con il suo portaborse personale.
Lo rassicurava sull’esito finale di tutta la campagna.
Il parere di un Nobello qualunque non avrebbe certamente impressionato nessuno. La macchina era in moto e non poteva essere fermata.
Inoltre aveva avviato una trattativa con una grossa industria farmaceutica per smaltire le scorze avanzate.
Avrebbero prodotto un nuovo farmaco a basso prezzo . Il personal rivitalization on-board.
Supposte di uranio esausto rivestite di glicerina al mentolo .
Non avrebbero curato niente , ma ne sarebbe bastata una sola per vedere di notte per una settimana ,
accendere le sigarette per autocombustione per un mese , e percorrere i 120 km con un litro pisciando nel serbatoio di una utilitaria.
Una decina di passaggi televisivi, un paio di spot accattivanti e sarebbero andate sicuramente a ruba.