Home > Nuova occupazione a Verona
Questo è un volantino da parte degli occupanti di una casa a Verona.
venerdì 20 è stata occupata una palazzina a
verona.Questo è il testo del volantino distribuito
dagli occupanti.
LA CASA E’ DI CHI L’ABITA, L’AFFITTO NON SI PAGA !
Spinti dalla necessità di avere un posto dove
vivere e realizzare le nostre passioni, ci siamo
presi senza permesso né mediazione la casa di Via
xx Settembre - n. 118, abbandonata da anni.
Vogliamo che questo diventi un luogo di critica e
di lotta contro questa società fondata sullo
sfruttamento e l’isolamento, che ci vorrebbe tutti
sotto controllo e rassegnati ad una vita sedata da
piaceri artificiali.
Amiamo talmente la nostra libertà, perciò quella
di tutti, che non possiamo non odiare padroni e
sfruttatori, i responsabili di tutta questa
miseria, che vivono sulle nostre fatiche e la
nostra disperazione, e sino a quando questi
esisteranno noi continueremo a lottare. Mentre
famiglie subiscono sfratti e altri sono costretti
a dormire per strada perché disoccupati o
sprovvisti del documento giusto, ricchi
proprietari, dal caldo delle loro case, si
permettono di far marcire e cadere a pezzi o far
murare porte e finestre di appartamenti, ville e
fabbriche. Gli affitti sono ormai irraggiungibili
dalla maggior parte delle persone, se non con
tanti sacrifici, che portano con sé altrettanta
insoddisfazione.
Non ci va di continuare a destinare una parte dei
nostri soldi, quindi del nostro tempo e delle
nostre vite, al pagamento dell’affitto per far
vivere di rendita chi di ulteriori guadagni non ha
certo bisogno, essendosi permesso di acquistare
case dove non abita.
Alle istituzioni non chiediamo nulla, poiché
queste, da sempre, servono solo a proteggere chi
di denaro ne ha già abbastanza, regalando di tanto
in tanto, per costruirsi una facciata di
generosità, qualche briciola di benessere ai più
poveri.
Non deleghiamo a nessuno il nostro pensiero e le
nostre idee, tanto meno a giornalisti e affini,
approfittatori a suon di banconote delle vite e
delle sfortune altrui; siamo abituati a dialogare
nel modo più chiaro e diretto possibile, faccia a
faccia, e vogliamo mantenere questa pratica.
Organizzeremo serate di discussione, ma anche
serate ludiche, poiché non amiamo la militanza
intesa come sacrificio, a cui saranno invitate
tutte le persone del quartiere (ma non solo) che
vorranno conoscerci.
10, 100, 1000 OCCUPAZIONI, NELLE BARACCHE
METTIAMOCI I PADRONI
GLI OCCUPANTI