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Nuovo Comunicato stampa

Publie le venerdì 25 agosto 2006 par Open-Publishing
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In questi giorni in cui il caso Atesia è finalmente scoppiato. Occupa le prime pagine di tutti i giornali. Finalmente diciamo noi, che da oltre un anno stiamo lottando per ottenere i nostri diritti.

Ma, come Collettivo Precariatesia, vogliamo anzitutto sottolineare alcuni aspetti della questione in corso.

In primo luogo, va chiarito una volta per tutte che l’esposto all’ispettorato del lavoro è stato presentato da 5 componenti del collettivo Precariatesia 4 dei quali licenziati negli ultimi mesi.

Che nell’arco di tutta la vertenza l’opposizione dei sindacati confederali è stata una delle maggiori difficoltà incontrate dal collettivo, sindacati che in questi anni sono stati complici nel processo di precarizzazione, firmando accordi sempre peggiorativi per i lavoratori in Atesia. Solo pochi mesi fa avevano indicato i lavoratori del Collettivo come "violenti" accusandoli anche di fare il gioco dell’azienda.

Ci pare ironico (se non paradossale) come molti di questi sindacalisti ORA esultino per l’esito dell’ispezione, e ci domandiamo il motivo per cui non l’abbiano richiesta loro precedentemente.

A tutti diamo appuntamento lunedì 28 agosto 2006 alle h. 12.00 alla conferenza stampa che il collettivo Precariatesia terrà alla presenza di tutti i lavoratori in assemblea nel piazzale antistante Atesia, Via Vincenzo Lamaro 25 (Cinecittà 2)

Collettivo Precariatesia

24/8/2006

Messaggi

  • se avessero seguito un po’ meglio questa vicenda anche coloro che versano fiunmi di inchiostro per lanciare l’ennesimo post- o neo- di turno forse forse si sarebbero evitati l’ennesimo contrordine compagni e la ricerca di un ennesima sparata autoincensante... Coglo l’occasione per esprimere la mia solidarietà con i compagni e le compagne in lotta all’atesia (anche contro i soiliti pompieri sindacalisti di professione che ora corrono a prendersi le prime pagine dei giornali dopo aver frenato se non additato alle "autorità competenti" chi ha lottato SUL SERIO).
    Grazie a tutti e tutte i compagni dell’atesia, la vostra lotta è anche per tutti noi.
    Un insegnate precario della scuola. Cobas.

    • Solidarietà ai precari di Atesia e agli ispettori del lavoro

      Lo Slai Cobas dell’Ispettorato del Lavoro di Taranto esprime il pieno
      sostegno agli ispettori del Lavoro di Roma che hanno fatto semplicemente il
      loro dovere trasformando i contratti a progetto del call center "Atesia" a
      tempo indeterminato, perchè altro non sono che lavoro dipendente, e che ora
      vengono sconfessati dal Ministro de Lavoro (l’ex sindacalista Fiom, Damiano)
      fino ad essere attaccati da portavoci del governo di centrosinistra,con un
      viscerale attacco, come quello di Tiraboschi su ’Sole 24 ore’ del 25/8 che,
      non entra affatto nel merito (e come potrebbe), ma che é solo
      politico/ideologico, spudoratamente a difesa delle ragioni e degli interessi
      dei padroni.
      La denuncia e la lotta dei lavoratori e in particolare del Collettivo dei
      precari di Atesia hanno avuto ragione e gli Ispettori hanno fatto bene,
      senza fermarsi, di fronte all’evidenza delle condizioni di lavoro, agli
      assurdi distinguo della circolare del Ministro, per non fare "troppo male
      alle aziende".

      Anche qui a Taranto, alcuni Ispettori del Lavoro, dopo aver nel 99% delle
      ispezioni ai contratti a progetto adottato i provvedimenti per trasformarli
      in lavoro dipendente, l’ultima denuncia é dei lavoratori del call center
      della ASL, oggi si stanno battendo, trovando forti resistenze, per avviare
      ispezione al nuovo call center di Taranto, Teleperformance, con 1600
      lavoratori.
      Come Slai Cobas per il sindacato di classe abbiamo cominciato ad intervenire
      tra questi lavoratori e a settembre con una prima assemblea cominceremo la
      mobilitazione, in coordinamento con gli altri lavoratori, del Collettivo
      dell’Atesia, dello Slai Cobas di Palermo, ecc.

      L’azione degli ispettori del lavoro di Roma non deve essere assolutamente
      fermata o attenuata, e chiamiamo gli ispettori delle altre sedi a far
      sentire la loro voce al fianco di questa lotta, a respingere gli attacchi
      verso questi ispettori, che vogliono mettere le "catene" a tutti.
      Il vecchio governo aveva cercato di frenare, impedire l’attività degli
      ispettori, togliendo anche gli strumenti finanziari per lavorare, le leggi e
      in particolare la famigerata Legge Biagi avevano già tolto efficacia
      all’azione ispettiva, per non disturbare il manovratore, per far diventare
      l’ispettore essenzialmente un consulente/consigliere aziendale; ora questo
      governo, al di là delle parole pubbliche, si dimostra non differente dal
      precedente quando si tratta di difendere i padroni.

      Ispettori "d’assalto"? Ebbene, sì, se questo significa non fare gli
      ispettori embedebbe o che "tirano a campare".
      Ne occorrono tanti di più, in ogni sede.

      SLAI COBAS Ispettorato del lavoro di Taranto

      T/F 099/4792086 - 347/5301704 - cobasta@libero.it

      25.8.06