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Nuovo assalto alla scuola Diaz, ma ad irrompere sono i no-global

Publie le sabato 9 aprile 2005 par Open-Publishing

di MIChele VARI’

AlG8 del 2001 furono sbattuti fuori dalla scuola Diaz a manganellate dai poliziotti, ieri sono, stati accompagnati gentilmente alla porta dai bidelli e dai carabinieri, perché nelle aule del liceo c'erano in corso le lezione e loro non erano stati autorizzati ad entrare. LE FOTO - Mina, spagnola; .trentuno anni; Jens, trentatreenne di Berlino e Valeria, trentenne di Ferrara, nel luglio del 2001 erano nella scuola Diaz quando irruppe la polizia. Furono bastonati a sangue e sbattuti' prima nelle celle di Bolzaneto e' poi in un carcere. Nella tarda mattina di ieri hanno cercato di rimettere
piede nella scuola di via Cesare Battisti, ad Albaro, facendosi
accompagnare da un collaboratore dello studio legale a cui si sono rivolti
come parte lesa per le violenze della Polizia. Volevano rinfrescarsi la
memoria in vista del processo in corso Genova, ma anche rivedere ancora una
volta e con calma quei posti dove cominciò quello che per alcuni di loro è
diventato un incubo ancora intatto.

Le intenzioni dei quattro però sono state fraintese dai docenti e della
preside del liceo sperimentale Pertini che occupa l’istituto. Insegnanti
che, quando si sono trovati davanti quattro sconosciuti non in invitati si
sono spaventati e hanno avvertito subito 1, carabinieri.

IDENTIFICATI - I militari sono arrivati in pochi minuti e si sono
limitati ad identificare i quattro, anche se esistevano quasi ’gli estremi
di una denuncia per interruzione di pubblico servizio, come aveva ventilato
la preside all’operatore del 112 nel richiedere l’intervento dei
carabinieri "Degli sconosciuti si sono infilati nelle aule interrompendo le
lezioni" aveva riferito allarmata. Non era cosi’ come ammetterà poi la
spessa preside, ma alla fine quell’innocuo blitz, dal sapore di nostalgia,
ha lasciato con l’amaro in bocca tutti. I no global davanti a un cappuccino
sorseggiato in un bar della zona ammettono che si aspettavano un minimo di
tatto da parte dei docenti: "Non hanno avuto la minima comprensione visto
che chiedevamo solo di rivedere le aule dove quattro anni fa siamo stati
assali ` ti e massacrati di botte da persone in divisa...".

IL "SIT-IN" Il personale della scuola, però, giustifica la diffidenza
nei loro confronti,con un equivoco: "Quei ragazzi probabilmente passando
involontariamente dalla porta secondaria sono ’riusciti ad entrare senza
essere visti e poi sono spuntati all’improvviso nel corridoio del primo
piano, dove fra l’altro hanno scattato anche delle foto.
Quando gli abbiamo detto di accomodarsi fuori uno di loro, l’unico uomo; si
è anche seduto per terra senza nessun motivo. E’ stato allora -che abbiamo
chiamato i carabinieri: Per fortuna tutto si è chiarito e risolto in pochi
minuti e quando è arrivata la pattuglia quei ragazzi erano già fuori
dall’istituto.

Ma non è vero che siamo stati scortesi: gli abbiamo anche suggerito come
fare per visitare la scuola dicendoglí di Inoltrare una formale richiesta
al Provveditorato...".

dal mercantile