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OGGETTO: INTERVENTO SULLA MORTE DI UN GIOVANE OPERAIO A BARGA

Publie le giovedì 29 settembre 2005 par Open-Publishing

Due giorni fa a Barga, un giovane di 24 anni (rumeno, con permesso di soggiorno turistico) , mentre lavorava, a nero,in pieno centro storico (in un cantiere per la ristrutturazione di una casa) è stato travolto da dei pesanti fogli metallici, caduti da un pancale. E’ morto ieri, per le gravissime lesioni riportate.

Un fatto enorme, di gravita inaudita. Una vita spezzata nella civilissima Barga, il “salotto buono” della Mediavalle, un comune che però, come ha denunciato Valerio Vezzosi della Fillea Cgil, “non ha ancora firmato il protocollo sulla sicurezza e la legalità promosso dal sindacato”.

Per quale motivo? Non era una priorità?

Sgomenta rilevare che siamo arrivati al punto in cui il lavoro nero e la mancanza di sicurezza sui luoghi di lavoro non vengono nemmeno più nascosti, ma esibiti nelle vie principali.

E così, la scia di sangue non si arresta, le cosiddette “morti bianche” sui luoghi di lavoro, in provincia di Lucca proseguono a ritmo incessante.

E la morte di Costantin, il dolore dei suoi familiari, dei suoi amici, non sembra interessare particolarmente nessuno.

Pare che tutto sia già stato archiviato: poche righe nella cronaca locale e nessuna dichiarazione del Sindaco, o di tutti coloro che, in occasioni molto meno serie, si sentono in dovere di far sapere la propria opinione(ma forse è meglio così, perché le loro frasi suonerebbero, viste le circostanze, abbastanza ipocrite); nessuno che abbia proposto di indire il lutto cittadino (ma del resto Costantin era solo un giovane operaio immigrato...)

Ci vengono in mente alcuni versi di una canzone di Fabrizio De Andrè, “una storia sbagliata”: “per il segno che c’è rimasto/ non farci sapere quanto ti spiace...”.

Da parte nostra, non ci dimenticheremo di Costantin e di tutti coloro che sono morti sul lavoro. Oltre a denunciare che fatti del genere non sono degni di un paese civile, non smetteremo di darci da fare, insieme a tutti coloro che non ritengono le morti per mancanza di sicurezza “tragiche fatalità”, per impedire che la vita di una persona venga sacrificata sull’”altare” del profitto e del mercato.

Esprimiamo ai familiari di Costantin la nostra vicinanza e il nostro affetto.

 Partito della Rifondazione Comunista - Circoli di Barga e della Garfagnana

 Giovani Comunisti/e - circoli di Barga e della Garfagnana


Rispetto al comunicato stampa inviato precedentemente (sulla morte del giovane operaio rumeno), abbiamo appreso che l’amministrazione comunale di Barga ha fatto affiggere dei manifesti e si è impegnata rispetto al pagamento delle spese per il funerale.
per correttezza vogliamo precisarlo, a correzione delle nostre precedenti dichiarazioni.

Partito della Rifondazione Comunista - circoli di Barga e della Garfagnana