Home > OGGI SIAMO IN PIAZZA...MA DOMANI E’ UN ALTRO GIORNO!!
OGGI SIAMO IN PIAZZA...MA DOMANI E’ UN ALTRO GIORNO!!
Publie le mercoledì 18 gennaio 2006 par Open-PublishingLa Manifestazione di oggi può diventare un utile momento di
mobilitazione popolare se la giusta indignazione contro l’assurda
morte del giovane Giuseppe Riccio non si limita ad una giornata
simbolo limitata a poche ore.
Non è la prima volta e purtroppo non sarà l’ultima che una
vita umana viene tragicamente spezzata. Dobbiamo se veramente
vogliamo andare alle reali cause della continua esplosione di
violenza che investe Napoli e le altre metropoli interrogarci
sui rovinosi effetti antisociali che le politiche padronali, i
provvedimenti governativi e l’insieme delle misure che le
Istituzioni producono quotidianamente hanno sulla maggioranza
della popolazione.
Le nostre città, le periferie ma anche alcune zone del Centro
Storico, sono un concentrato di disoccupazione, precarietà,
carenza di civili abitazioni, totale assenza di spazi sociali ed
aggregativi; insomma, in questo schifo di società, chi non riesce
a garantirsi la sopravvivenza è destinato ad una squallida
esistenza fondata sull’incertezza generalizzata.
E’ naturale quindi che questa pesante situazione dove ogni
persona è costretta a percepire questi problemi in forma
individuale ed in perenne competizione con gli altri per evitare
di affondare ulteriormente possono nascere episodi di violenza,
di intolleranza e di prevaricazione.
La morte di Giuseppe Riccio al di là delle singole
responsabilità penali che non spetta a noi indicare affonda in
questa situazione di degrado umano e materiale. Questa è la
realtà dei nostri quartieri, dei nostri rioni, dei paesi dell’
hinterland dove viviamo!!
Conosciamo il volto dello Stato attraverso le operazioni di
polizia e Magistratura, le quali spesso sono speculari alle
grandi organizzazioni criminali, conosciamo la cosiddetta
Politica ufficiale solo nelle campagne elettorali o quando
ritratta di elargire le solite promesse ingannevoli.
La nostra esperienza, la pratica sociale che conduciamo ci hanno
insegnato che solo la lotta organizzata e collettiva, autonoma da
qualsiasi potentato o centro affaristico, è la garanzia per
l’efficace difesa dei nostri diritti e per avviare una battaglia
tesa la miglioramento delle nostre condizioni di vita e di
lavoro.
Con questa premessa salutiamo Giuseppe Riccio, i suoi familiari e
prendiamo l’impegno di non abbassare la testa di fronte alla
violenza, sia dello stato e sia di chi spinge verso la divisione
e la frantumazione dei ceti proletari e popolari.
RdB/CUB “Precari Autorganizzati”
Movimento di Lotta Banchi Nuovi, Unione Disoccupati Napoletani,
Movimento Disoccupati Autorganizzati Acerra - Via Bruno Buozzi