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UN MORTO SEI USTIONATI GRAVI. E’ SUCCESSO A TORINO PRESSO LE ACCIAIERIE THYSSENKRUPP.
I PARTICOLARI, LA PUBBLICITA’ DEL LORO SITO "PREVENIRE E’ MEGLIO CHE SPEGNERE"
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UN MORTO SEI USTIONATI GRAVI. E’ SUCCESSO A TORINO PRESSO LE ACCIAIERIE THYSSENKRUPP.
I PARTICOLARI, LA PUBBLICITA’ DEL LORO SITO "PREVENIRE E’ MEGLIO CHE SPEGNERE"
Messaggi
1. OPERAI NELL’OLIO BOLLENTE, 6 dicembre 2007, 18:02
Questa tragedia di Torino è esplosa su tutti i TG italiani fin dalle prime ore del mattino.
Proprio mentre accadeva la tragedia, mi trovavo anch’io dentro ad’una acciaieria però a Brescia.
Casualità vuole che si discuteva tra colleghi circa un’anomalia dell’informazione italiana, proprio in merito agli incidenti sul lavoro.
Nelle scorse 2 settimane nella provincia di Brescia sono morti 6 lavoratori, ma a parte la stampa locale nessuno ne ha parlato.
Nella discussione era emersa una considerazione DRAMMATICA:
Se crepo di lavoro cadendo da una scala alta 2 metri ... nessuno ne parla.
Sarebbe una morte banale che non fa venir la pelle d’oca.
Se invece muoio carbonizzato tra atroci dolori, magari lasciando a casa tre figli e moglie incinta, allora TUTTI ne parlano e fanno un minuto di silenzio a Montecitorio.
Mi spiace dirlo ma anche gli omicidi bianchi fanno audience.
Tutti abbiamo convenuto che è PURA ipocrisia.
Il solito schifo peloso italiano.
Tubal
2. OPERAI NELL’OLIO BOLLENTE, 6 dicembre 2007, 22:21
Qualche dichiarazione indignata di Napolitano e del ministro del lavoro, decine di articoli e programmi TV per alcuni giorni, sante parole di biasimo per non meglio identificati responsabili del "Pastore Pedesco", due o tre ore di sciopero generale proclamato dai sindcati, qualche fiaccolata notturna, ma poi basta , "cribbio" !!
Montezemolo e soci avranno pure il sacrosanto diritto di tornare rapidamente, tranquillamente, serenamente, impudemente a fare i propri sporchi affari sulla pelle dei lavoratori e a lucrare sullo sfruttamento intensivo e sistematico della manodopera, magari a nero e magari, meglio, se extracomunitaria !!
Un po’ di morti ogni tanto sul lavoro cosa vuoi che sia !! Ogni giorno muoiono venti persone in incidenti stradali, se poi talvolta muore anche qualcuno bruciato vivo, precipitando da ponteggi improvvisati o schiacciato da una pressa, fa poca differenza : l’importante è che l’economia vada avanti, i dividendi azionari a tassazione agevolata aumentino, un po’ di sano "insider trading" in borsa, un po’ di tasse evase, un po’ di plusvalenze discretamente inviate in qualche paradiso fiscale !! Se poi per tutto questo ci scappa anche qualche morto, non si può fare tanto rumore, "cribbio" !!
MaxVinella
3. OPERAI NELL’OLIO BOLLENTE, 7 dicembre 2007, 11:31
La situazione della sicurezza sui posti di lavoro è, da quando io ne ho memoria , allucinante . Si è molto legiferato ed anche bene , ma l’assoluto disinteresse da parte padronale , con minime eccezioni , è francamente incredibile.
Di fatto non è che la Magistratura non si muova, ma gli è che fra sospensioni condizionali, condoni, patteggiamenti e così via , come quasi sempre accade in Italia , la pena diviene una burletta . V’è poi il sistema del risarcimento del danno, grazie al quale comunque le famiglie si mettono a tacere ; in fondo costa di meno un’assicurazione che paga piuttosto che metter a norma gli impianti.
Di fatto non è che gli Ispettorati non facciano nulla, ma gli ispettori sono pochi, molte volte impegnati in attività che nulla hanno a che fare con i loro compiti istituzionali ; e accade che i superiori siano per così dire inciuciati.
di fatto non è che manchino le leggi; ma se uno stabilisce regole draconiane e poi non fa rispettare anche gli standard minimi di sicurezza o non punisce adeguatamente chi viola le norme , tali regole appaiono come le grida manzoniane : roboanti ma inascoltate, tanto tutti sanno che non succede nulla . E questo è proprio italiano , sia la materia la sicurezza sul lavoro oppure o la correttezza dei bilanci delle società o la sicurezza sulla strada.
E poi i noti ricatti : vuoi che spenda per la sicurezza ? Perfetto, non ci sto più con i costi e così licenzio o chiudo . Vecchio ricatto che ho vissuto molte volte , trovando lavoratori che preferivano rischiare la pelle piuttosto che perdere il posto ; aziende non sindacalizzate perchè il sindacalista mette i puntini sulle i della sicurezza, facendo venire meno una sorta di complicità fra lavoratori , se non tutti molti di loro, e padroni , perchè senza regole di sicurezza si guadagna di più tutti.
L’incidente in questione ha avuto molto spazio sui giornali stante la natura di nota multinazionale del datore di lavoro; ma quello che non fa notizia è la miriade di incidenti, veramente enorme , nelle imprese non note ; come se tutti, stampa compresa, ritenessero naturale il fatto che in fabbriche non grandi non v’ è sicurezza.
Buster Brown
1. OPERAI NELL’OLIO BOLLENTE, 7 dicembre 2007, 12:40
Caro Buster, il problema non è la magistratura , ma sono le USL che non controllano o controllano male scegliendo spesso obiettivi facili e poco "rischiosi" !!
Gli ispettori dell USL non vanno mai nei grandi cantieri edili e nelle grandi fabbriche, ma preferiscono infierire sugli artigiani e le piccole imprese che non hanno prestigiosi studi legali alle spalle o potenti protettori politici !!!
E’ tutto il sistema dei controlli che andrebbe rivisto e soprattutto moralizzato, affidandolo ad organismi indipendenti controllati dai sindacati e dalle Prefetture e che abbiano la forza di colpire anche e soprattutto le grandi imprese !!
MaxVinella
2. OPERAI NELL’OLIO BOLLENTE, 7 dicembre 2007, 13:28
La morte di Eva a 16 anni nell’ospedale di Vibo, la morte di Antonio, operaio dell’acciaieria di Torino, padre di 3 bambini in tenera età, sono collegate. Così come sono collegati i destini di De Magistris e Forleo. Si tratta di un potere che schiaccia i propri cittadini, sia quelli più deboli, sia quelli non omologati. Un potere che non si è liberato della cultura clientelare della sopraffazione, travasata pienamente nella casta attuale. Omicidi bianchi frutto di politiche pubbliche criminali, nel mondo del lavoro, della sanità, della giustizia. Si tratta di Politiche alimentate, purtroppo, dall’atavica e genetica predisposizione alla sudditanza da parte di cittadini sui cui avi gravano due secoli di monarchie borboniche, sabaude, fasciste e pontificie. Approfondimenti su www.ciardullidomenico.it
Di : comiromanord
venerdì 7 Dicembre 2007
Lutti interminabili e killer in libertà
7 dicembre 2007 - 10h38 - Di192.***.25.***
Io non credo che esista più un’ "atavica e genetica predisposizione alla sudditanza da parte di cittadini sui cui avi gravano due secoli di monarchie borboniche, sabaude, fasciste e pontificie", ma si sia in realtà in presenza oggi di un sistema di potere, che, attraverso i massa media e la sistematica manipolazione delle coscienze con gli stessi attuata, riesce in qualche modo a rendere inconsapevolemente accettabili i più turpi e ed ignobili delitti contro la società e gli interessi e i diritti dei più deboli !!
Con una sistematica, ossessiva e martellante azione di disinformazione e falsificazione della realtà si riesce a convogliare ed indirizzare il consenso su tutto quello che interessa e fa comodo al potere ad ai suoi vati : tutto il resto perde valore, perchè di fatto si riesce a far credere che neppure esista e che non vale la pena di perdersi dietro ad inutili e pericolose fantasie !!
Tutti quelli che si azzardano a sollevare il velo vengono rapidamente neutralizzati e ridotti all’impotenza e al silenzio, siano essi giornalisti, giudici , comici etcc. !!
La casta politica, asservita e prona agli interessi del grande capitale monopolistico e della grande finanza internazionale, viene abilmente ricoperta di privilegi , affinchè possa meglio operare in difesa di tali interessi e cooperare alla sistematica rapina delle risorse pubbliche ed al mantenimento dello status quo.
MaxVinella
Lutti interminabili e killer in libertà
7 dicembre 2007 - 13h25 - Di 151.**.79.***
Si Max, tutto giusto, ma se senti quale sia il clima in tanti contesti, lavorativi, di quartiere non può non venire in mente quanto ai tempi di Re Ferdinando andava dicendo la gente italica: "Francia o Spagna purchè se magna
3. OPERAI NELL’OLIO BOLLENTE, 7 dicembre 2007, 17:58
Ammettere che esiste un’ "atavica e genetica predisposizione alla sudditanza da parte di cittadini sui cui avi gravano due secoli di monarchie borboniche, sabaude, etcc ..." significa fare del "darwinismo sociale", dottrina che interpreta gli avvenimenti storici ed i rapporti di classe come fosssero eventi naturali ed un qualcosa di ineluttabile connesso alla nutura umana e che di conseguenza ci saranno sempre oppressi ed oppressori, vincitori e vinti, vittime e carnefici !!
E anche Dio alla fine sta sempre dalla parte dei vincitori e dei ricchi , mentre i poveri sono tali perchè fuori dalla grazia di Dio, che invece benedice i nostri soldi, le nostre guerre e la nostra volontà di dominio!!
Questa è la visione reazionaria e ultraconservatrice dei teo-con USA, che è alla base della sanguinaria e turpe politica imperialistica di Bush e che in breve tempo devasterà tutti gli assetti sociali del mondo !!
MaxVinella
4. OPERAI NELL’OLIO BOLLENTE, 7 dicembre 2007, 18:13
Norme di sicurezza sul lavoro:
Premessa:
Parlo dell’ambiente acciaieria.
Fumoso, polveroso e rumoroso.
Fumi: Quando ci sono le ispezioni esterne ... stranamente i motori di aspirazione girano al massimo e la carica di rottame è tra le più pulite e meno inquinanti.
Polveri: Tutti i lavori di manutenzione e demolizione vengono FERMATI in modo da non sollevare polvere.
Rumore: Si carica solo rottame cesoiato, leggero e MAI lingotti che farebbero MOOOOLTO rumore.
ERGO la direzione SAPEVA preventivamente dell’ispezione.
E allora che li chiamano a fare?
L’ultima volta li abbiamo sbattuti fuori dal reparto ... essere pure presi per il culo: NO.
ULTIMA POSTILLA: un mio caro amico a ottobre 2006 ha immerso disgraziatamente le gambe fino a mezza tibia in una vasca piena di acciaio liquido.
Non vi descrivo i piedi, sono stato a trovarlo oggi pomeriggio, adesso camminicchia ma solo per pochi minuti.
Ebbene, dopo 6 mesi era a metà salario per le Leggi vigenti.
Fortuna vuole che in azienda esiste un istituto di solidarietà interno ai dipendenti che INTEGRA il completo stipendio.
I nostri legislatori oggi si strappano le vesti, io gli strapperei qualcos’altro.
5. OPERAI NELL’OLIO BOLLENTE, 7 dicembre 2007, 20:21
No Max, non dico che c’è qualcosa di ineluttabile nella genetica ma essa rappresenta uno dei tanti elementi da considerare e non da ignorare in nome di un’ideologia antibiologica.
Voltandomi verso chi mi ha generato guardo tutti i fattori, compresi quelli genetici, comportamentali e solo così posso guardare al futuro in chiave evolutiva. Inutile e sterile ogni rimozione di comodo. Con le stesse modalità agiscono i negazionisti o i revisionisti
4. OPERAI NELL’OLIO BOLLENTE, 9 dicembre 2007, 22:52
Ma i sindacati sono esenti da colpe? La legge 626 dà ai sindacati un grande potere di controllo come l’hanno usato, soprattutto nel caso specifico?La Krupp non aveva minacciato di chiudere in Italia solo due anni fa? Facile immaginare che i sindacati abbiano chiuso un occhio sulla sicurezza e sugli straordinari in cambio della mancata chiusura dei vecchi impianti!La verità è che bisognerebbe abrogare tutte le leggi sulla sicurezza oggi in vigore e fare una nuova legge organica che dia precise responsabilità a soggetti ben individuati che controllino veramente. Non è mica un mistero che oggi fra ASL, ispettorati, responsabili della sicurezza e compagnia cantando si giochi allo scaricabarile (come succederà anche in questo caso)e non si faccia nulla.
1. OPERAI NELL’OLIO BOLLENTE, 10 dicembre 2007, 15:57
I sindacati sui temi della sicurezza sono costantemente sotto ricatto : chiudere un occhio sulle condizioni e sicurezza del lavoro in cambio del mantenimento di quei posti !!
Non si può pertanto pretendere che i sindacati possano svolgere serenamente un’opera di controllo seria e responsabile, in un clima di rapporti aziendali in cui il loro potere contrattuale è pari a zero !!
Comunqe per quanto riguarda la Legge 626, questa impone che in ogni azienda ci sia un responsabile per la sicurezza con nome e cognome , che però quasi sempre è un povero "cristo" dipendente della stessa e pagato (poco !!) per prendersi enormi responsabilità !!
MaxVinella