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Obama cambierà il colore della storia?
Publie le mercoledì 5 novembre 2008 par Open-Publishing10 commenti
Obama cambierà il colore della storia?
Oggi è un mattino di gloria
in cui crediamo che tutto è possibile
Le elezioni sono avvenute
La democrazia esulta
I malvagi si rodono negli angoli
I razzisti, i nemici dell’uomo, gli isolazionisti
gli uomini di merda, i quaraquaquà
raccattano la loro bile ai lati della bocca
e maltollerano fitte lancinanti ai ventri avidi
mentre gli occhi saettano cercando abiure opportuniste e tradimenti di facciata
con mani che artigliano lo scrigno e il manganello
Tutto il mondo spera
La speranza era dimenticata in un angolo
era lacera e delusa
ma oggi esce in piazza con veste sfolgorante
oggi si prende la sua ora di rivincita e splendore
così forte che mai nessun Obama la realizzerà
nemmeno fosse un arcangelo
o l’uomo della kriptonite
ma tanto forte da illuminare tutto il mondo
I poveri, i dimenticati, i neri, i truffati,
i senza assicurazione, i senza sanità, i senza scuola, i senza diritti,
i pacifici, i veri figli di Dio, i veri figli dell’intelligenza giusta,
gli amanti della libertà, i fautori della democrazia, i nemici della armi,
coloro che vogliono un cielo pulito o l’autodeterminazione dei popoli
quelli che vogliono un ordine mondiale
che non sia quello delle corporation e dei magnati
degli OGM, del petrolio e delle banche
delle armi, del liberismo e della distruzione del pianeta
ma quello dei popoli per i popoli
del progresso di tutti e per tutti
dei diritti
del mondo nuovo e non dell’Ordine vecchio
e non per il lucro, la morte e la tirannia
i giusti figli della Terra e non i falsi despoti del capitale
gli emarginati del mondo
plaudono a una nuova alba
mai tanta speranza in un solo uomo
porta avanti la giovinezza
la bellezza
il desiderio di pace
la sofferenza di una razza
porta avanti la nostra parte migliore
la innalza e nobilita
crediamo in lui
perché crediamo in noi stessi
crediamo nell’alba del mondo
in qualcosa che Obama non ci darà mai
perché un uomo nuovo con la maggioranza schiacciante a congresso
è pur sempre un frutto che non cade lontano
dallo stesso albero
ma Obama è un simbolo in cui crediamo
perché si deve sempre credere nel Bene
e sperare nel Meglio.
La vittoria è clamorosa. Al di là di quello che Obama manterrà o realizzerà, questi numeri magnifici e entusiasmanti indicano in modo grandioso il fallimento di un’epoca, di una ideologia, di una pretesa disumana di dominare il mondo col lucro, la potenza barbara, la sopraffazione, la barbarie, l’apartheid, la discriminazione tra ricco e povero, tra bianco e nero, tra cristiano e non cristiano, la guerra permanente.
Non Obama ma il rifiuto di questi orrori ha vinto.
Lui come uomo può dare corpo e voce alle richieste del mondo. O può tradirle. Ma quelle richieste oggi esultano e trionfano e spingeranno Obama come un grande vento a battere strade diverse da quelle che stanno distruggendo il mondo, la terra, il cielo, i diritti del pianeta, i diritti degli uomini e dei popoli.
Obama può essere il messia delle richieste di quelli che vogliono sopravvivere contro il cinismo dei forzieri e la loro avidità spietata, oppure può tradire queste speranze e se stesso.
La storia lo dirà.
Io spero che Obama sia un sognatore. E che sogni il sogno dei giusti!
Tutto il mondo esplode in un’ovazione per Obama. Solo il Vaticano resta freddo ed esprime i suoi dubbi "perché il nuovo Presidente è troppo "liberal"! Non ci sono commenti a tanta protervia.
Maledetti fascisti, non si smentiscono mai ! Solo la palla al piede dell’umanità.
Obama conquista il voto popolare staccando McCain di quattro milioni di voti e conquista almeno 335 voti elettorali (ne bastavano 270) quando ne devono essere assegnati ancora 49. Vince in Florida e Ohio, i due Stati che avevano portato Bush alla Casa Bianca nel 2000 e nel 2004, conquista la Virginia, dove l’ultima vittoria democratica risaliva al 1964, con tre punti di vantaggio e ottine una clamorosa vittoria, sia pure per poche migliaia di voti in North Carolina, lo Stato del profondo sud dove l’elettorato afro-americano ha fatto la differenza. Quando mancano da assegnare solo tre Stati è leggermente in testa in Montana e Indiana e leggermente indietro in Missouri. Stravince la battaglia del West conquistando in un colpo solo Colorado, Nevada e New Mexico.
Per la prima volta i democratici controllano Camera, Senato e Presidenza. La vittoria è schiacciante.
Ora noi aspettiamo le mosse decisive su cui misurare il change, il cambiamento promesso, rispetto all’era Bush e al fascismo imperante:
– il ritiro delle truppe dal Medio Oriente, il nucleare iraniano
– il problema palestinese
– il passaggio delle decisioni di spesa dalla guerra alla ricostruzione
interna e esterna dei danni commessi
– il clima
– il progresso dei diritti civili
– la protezione delle minoranze
– il dialogo internazionale
– il contributo a un diritto internazionale universale più equo e pacifico
– il sorpasso del picco del petrolio e tra poco dell’uranio
– la crisi finanziaria
– l’allargamento della miseria
– le grandi e ciniche organizzazioni economiche che stanno portando a rovina le economie del mondo
– lo strapotere delle multinazionali
– lo scandaloso deficit interno
– lo schiacciamento dell’economia africana..
Senza progressi decisivi su questi punti, la sua elezione sarà una gigantesca occasione mancata.
Ora aspettiamoci però anche un colpo di coda formidabile (attentati e altri atti infami) da parte delle forze conservatrici che faranno come lo scorpione incendiato che alza la coda velenosa e tenta ancora, tra le fiamme, di attaccare. Il diavolo non è mai tanto pericoloso come quando si sente in pericolo.
Strabiliante il voto della Florida che era in mano al fratello di Bush, ai ricchi ebrei, ai pensionati di lusso, ai conservatori più conservatori.
L’uomo è capace di trascinare dalla sua parte anche i suoi nemici tradizionali.
Ciò è un monito a chi, ovunque sia, concepisce la politica come fiacchezza, moderazione e collusione.
..
Masada 819
Messaggi
1. Obama cambierà il colore della storia?, 5 novembre 2008, 09:35, di elle
mah!
1. Obama cambierà il colore della storia?, 5 novembre 2008, 10:07, di viviana
Dobbiamo essere concreti. E’ chiaro che Obama non è nulla della sinistra a cui possiamo pensare. Non esiste negli USA un pensiero di sinistra. Ma esiste un pensiero che non si allinea alla destra più infame e questo pensiero ha vinto. Deo gratias. Questo è il meglio che attualmente possiamo avere. E, visto quanto c’è di peggio e come è stato orribile questo peggio e cosa ha saputo fare, rallegriamoci che non ci sia stata la disfatta totale del buon senso e della democrazia.
Auguriamoci di non vedere più la distruzione cinica del clima, lo stile di vita americano che pretende di divorare il mondo, Abu Graib, le bombe atomiche sull’Iraq, la distruzione di Nassirya, le prigioni più grandi del mondo, il servilismo degli alleati, le atrocità della Cia, il bombardamento della Casa Rosada, la protezione al narcotraffico, l’apartheid dei neri, dei poveri e degli esclusi, le infamità della Borsa.
So perfettamente che saremo delusi nella maggior parte delle nostre richieste e purtroppo molte dichiarazioni di Obama non lasciano vedere cambiamenti auspicabili su tutto. Ma qualcosa cambierà. Questo speriamo.
Questo giovane nero ha una storia molto interessante dietro di sé e qualcosa di questa storia funzionerà per cambiamenti positivi. Ora questo giovane nero ha un potere immenso. Sta a lui cambiare in meglio l’America e il mondo. Per essere eletto ha dovuto non andare molto lontano da certe posizioni consolidate, il frutto non cade mai lontano dall’albero, e anche Obama non si allontanerà molto dal liberismo americano ma dopo la politica di assoluto e cieco imperialismo di Bush potevamo aspettarci ben di peggio.
Noi dobbiamo plaudere a ogni passo che si allontana dalle posizioni del fascismo reazionario di Bush che sono poi quelle di Berlusconi e della sua congrega. Ogni passo lontano dalla mala pianta che sta distruggendo il mondo per riportarlo indietro in un buio di civiltà e di diritti deve essere applaudito con forza.
Questi stronzi di fascisti italiani hanno creato una realtà virtuale feroce e assurda con cui hanno schiacciato la realtà reale.
Spero solo che a forza di farsi le pippe gli prenda un coccolone!
Hanno negato i fatti della sinistra più che moderata italiana,
hanno difeso le multinazionali, Abu Graib, l’imperialismo feroce di Bush, la crisi finanziaria, la distruzione del pianeta, la crescita della miseria, le atrocità della guerra.. sono arrivati, come l’orrido Panebianco, a difendere la giustezza della tortura, o come faccia-tosta-Ostellino, a esaltare l’assoluta libertà del mercato, o, come gli integralisti cristiani, a difendere la misoginia, il razzismo, l’omofobia, a negare il diritto del sofferente a darsi una giusta morte, a impedire il diritto di autodeterminazione delle donne..
hanno continuato a spergiurare e a blaterare spinti solo dall’odio, dell’egoismo smisurato, dalla disumanità, dal desiderio di divisione e distruzione.
Sono il cancro del mondo.
Obama non sarà tutto, non risolverà molto, ma intanto è giovane democratico e nero, in un paese che credevamo inchiodato al razzismo, l’integralismo fanatico, il militarismo..
Qualcosa è cambiato. Qualcosa può cambiare.
Nemmeno Kennedy era antirazzista ma le speranze che si appuntarono a torto o a ragione su di lui lo spinsero ad avanzare per i diritti dei neri.
Un uomo non è fatto solo di quel che è e dei poteri economici che lo sostengono ma anche della speranze popolari che si appuntano su di lui. In qualche modo queste speranze popolari non possono essere totalmente deluse. Anche questa è l’America.
Mi fanno pena quelli che attaccano Travaglio o simili quando trovano nel sistema americano delle leggi migliori delle nostre. Ogni sistema è un misto di bene e di male. E l’America ha molte facce ed è fatta da molte parti, qualcuna vorremmo ben volentieri fosse inclusa anche nel sistema italiano, oggi ci sembra che la parte migliore abbia vinto, e questa è una vittoria per il mondo.
Intanto una botta è stata data al razzismo. Nel momento in cui i fascisti e i leghisti vogliono imporre le barriere razziste all’Italia (classi differenziali, diniego all’integrazione, carcere all’ingresso clandestino e veto dei pronto soccorso), il primo paese del mondo manifesta, con l’elezione schiacciante di un nero di aver superato l’odio razziale.
Proseguire con queste pretese aberranti di stampo nazista porterebbe l’Italia non solo fuori dall’Europa ma fuori dall’occidente e dal corso positivo della storia
masada 819
http://www.masadaweb.org
viviana
Vorrei anche contestare tutti quegli idioti alla Ferrara che, ogni volta che qualcuno criticava la malefica politica di Bush, ci hanno sbattuto in faccia che "Eravamo contro gli americani".
Questa vittoria di Obama è stata una vittoria "degli americani".
Con "questi" americani noi siamo e siamo sempre stati. E’ contro i nemici dell’America in America che ce la siamo sempre presa, con quelli delle guerre infinite, del predominio delle multinazionali del petrolio e delle armi, delle scuole della tortura, dell’integralismo religioso, del creazionismo, delle guerre sferrate bestemmiando il nome di Dio, del Patrioct Act che distruggeva i diritti civili americani, dei complotti della CIA, delle basi di bombe atomiche imposte a tutto il mondo, dello scudo spaziale, dell’attacco al clima, delle multinazionali degli OGM e dei farmaci, delle guerre per il petrolio..
Questa America, noi speriamo, con Obama avrà "forse" qualche mutamento. E qualsiasi mutamento al peggio deve essere salutato come un grande cambiamento.
A partire dal razzismo.
Ci pensino i barbari di casa nostra che vogliono precipitarci in un buio Medioevo.
Qualunque laida riforma che intenda gettare nel passato questo paese deve essere contrastata con ogni mezzo!
..
Nel momento in cui i fascisti e i leghisti vogliono imporre le barriere razziste all’Italia (classi differenziali, diniego all’integrazione, carcere all’ingresso clandestino e veto dei pronto soccorso), il primo paese del mondo manifesta, con l’elezione schiacciante di un nero di aver superato l’odio razziale.
Proseguire con queste pretese aberranti di stampo nazista porterebbe l’Italia non solo fuori dall’Europa ma fuori dall’occidente e dal corso positivo della storia.
2. Obama cambierà il colore della storia?, 5 novembre 2008, 10:17
O.K., è così.
Questa vittoria di Obama ha un enorme valore simbolico che certamente va al di là dello stesso Obama e del suo programma sociale interno persino più moderato di quello a suo tempo proposto - anche se mai messo in pratica - da Bill Clinton.
Ed ha sicuramente un valore enorme anche rispetto all’ Italietta fascistoide e razzista che stanno cercando di mettere in piedi Berluska e la sua compagnia di guitti e dilettanti allo sbaraglio.
Ma non facciamoci troppe illusioni sulla politica concreta, soprattutto internazionale cioè quella che più ci interessa da vicino, di Obama ....
Porterà via le truppe dalla follia irakena e da quella afgana ?
Bella domanda .....
Raf
3. Obama cambierà il colore della storia?, 5 novembre 2008, 11:08, di viviana
Talpe, topi, scarafaggi e pidocchi oggi fischiano sibilano e piangono.
Non sarà la vittoria della sinistra, non ci sarà magari niente di sinistra, ma è stato sventato il piano di dominio della destra più letale sul mondo. Un piano basato sulla disuguaglianza, la discriminazione, l’arroganza, l’antidemocrazia, il cinismo più assoluti..
Non sarà forse tutto quello che noi speriamo.. fose non sarà niente di ciò che speriamo...ma, quando il mondo precipita, ogni appiglio contro la voragine è salutato come presagio di salvezza.
La destra schiuma e vomita rospi, ma il mondo che esulta si fa una grassa risata degli stridii delle serpi. Oggi è una bellissima giornata.
Il mondo spera in un’America migliore. Non sapevamo se potesse esserci un’America migliore ma abbiamo visto con chiarezza che l’America peggiore non aveva mai fine.
La destra al potere ha sconvolto il mondo ma sulle macerie ora qualcosa si può ricostruire
Distruzione del pianeta, distruzione del clima, distruzione della pace, distruzione dei diritti... Bush ha suscitato nel mondo un’ondata di odio contro l’amministrazione americana, ha infangato il nome e l’immagine dell’America, ha rovinato il suo stesso paese mettendolo in ginocchio e ha trascinato l’economia degli altrio paesi nella sua rovina: ora gli americani, se vogliono, possono rifarsi la reputazione, risollevarsi e salvarsi dal naufragio.
viviana
4. Obama cambierà il colore della storia?, 5 novembre 2008, 11:12, di viviana
Potevamo dire che Obama avrebbe vinto da un fatto purtroppo non consolante: Mardock su Sky ha dato una serie di biografie elogiative di Obama ma nemmeno un minuto su McCain, ma Murdock sappiamo benissimo che fascista sia, uno peggio di Berlusconi
viviana
5. Obama cambierà il colore della storia?, 5 novembre 2008, 12:06
Cara Viviana, non illudiamoci troppo su Obama !!
In politica estera ed economica cambierà pochissimo : quasi niente.
Sicuramente farà meglio di Bush ( che non è difficile!!) in politica interna e forse proverà a rendere parzialmente pubblica e meno cara la sanità.
Non dimentichiamoci che Obama, pur non essendo una diretta espressione dell’establishment come Bush, finirà comunque per rimanere in ostaggio degli interessi delle grandi companies militar-petrolifere e dei trust finanziari e se si provasse a fare politiche veramente progressiste, rischierebbe di fare la fine dei Kennedy !!
MaxVinella
6. Obama cambierà il colore della storia?, 5 novembre 2008, 15:07, di D.K.
già, perché i Kennedy poi... in politica estera...
7. Obama cambierà il colore della storia?, 5 novembre 2008, 17:47, di viviana
La Finocchiaro attacca l’infelicissima frase dell’idiota Gasparri "Al Qadea sarà contenta" e gli chiede di ritrattarla, preoccupata che tale frase possa minare i rapporti fra Italia e Stati Uniti.
Gasparri le risponde che lei non non ha il diritto di fare da nuovo portavoce di Orbama.
Vetroni dice che se Berlusconi pensa di passare di colpo per uno pro-Obama "è grottesco". Ricorda che «Berlusconi è stato l’unico a definire Bush il più grande statista del millennio, una cosa che non riesce a pensarla nemmeno Bush stesso"
Poi un augurio: «Se il vento gira in America poi gira anche da questa parte. Questa notte ce la ricorderemo per tutta la vita. L’America ha fatto una scelta di coraggio ed è una buona notizia per il Mondo intero. La vittoria di Obama è la vittoria della speranza. E noi siamo figli di questa cultura e non della cultura della paura»
Cacciari: "Che nessuno sia così patetico da appropriarsi della vittoria di Obama. Spero che alcuni esponenti del nostro governo abbiano quel residuo senso del pudore di non dire che assomigliano a Barack. Ma neanche il Pd ha niente a che fare con Obama. Quando vedrò il Pd rinnovarsi, non dico a livello di presidenti, ma di consiglieri comunali, con qualche quarantenne in più, allora ne parleremo. Per quanta stima e affetto io abbia per Veltroni, è comico metterlo accanto a un evento di questa portata epocale. E sarebbe vergognoso se il tentativo di dire assomigliamo a Obama venisse da chi fino a ieri diceva di essere amico di Bush»
Franco Giordano: «La netta vittoria di Obama è una splendida notizia che sigla la fine di un lungo e cupo ciclo politico, negli Usa, nel mondo e in Italia. È arrivato al capolinea il neoliberismo selvaggio imposto all’inizio degli anni ’80 dall’amministrazione Reagan. La vittoria di Obama è la promessa diun nuovo New Deal, di una nuova politica economica finalmente attenta anche agli interessi e alle necessità delle fasce più svantaggiate e povere del popolo americano».
viviana
8. Obama cambierà il colore della storia?, 6 novembre 2008, 15:51, di lu
sì, ma dei commenti dei politici nostrani... frnacamente importa poco... Credo che "simbolicamente" l’elezione di Obama abbia un valore, non si può negare! MA, dal punto di vista pratico, credo che cambi poco... quel che cambia è imposto dalla situazione di crisi... Inosmma, sarà la gestione della crisi a determinare la politica USA. Sul politico Obama io francamente non sparei cosa dire... sappiamo tutto quello "che non serve" su di lui... ma circa le sue reali intenzioni politiche e la sua impostazione cosa sappiamo? Quello che l’ufficio marketing ha dispensato e basta. Inoltre, il Presidente USA è molto meno influente rispetto allo staff che ha attorno di quel che si crede... o si pensa che una nullità come Bush (lo stesso Reagan se è per questo) fosse qualcosa in più che un prestafaccia? Sottovaluterò la cosa ma credo così...
9. Obama cambierà il colore della storia?, 6 novembre 2008, 18:27, di viviana
Sartori diceva cinicamente che i due partiti americani sono come due bottiglie con lo stesso contenuto ma di etichetta diversa, ma persino Sartori dovrebbe ammettere che tra Kennedy e Bush qualche differenza c’è stata.
Capisco quelli dell’estrema sx per cui sempre capitalismo è e i presidenti americani stanno nello stesso paniere, ma all’interno del mondo cosiddetto democratico, le differenze ci sono e grandi, e se si considera il programma di Obama diventano smisurate.
Per questo ci sono tante speranze. Per questo lo ha votato anche gente che a votare non c’era andata mai.
Notiamo anche come il 90% degli europei tifavano per il programma di Obama, non sappiamo se lo realizzerà e non lo saprà nemmen lui, ma questo programma è esattamente l’opposto di quello che fa Berlusconi, e mette Berlusconi fuori non solo dall’Italia ma da tutto l’occidente. Lo mette fuori proprio dal corso della storia.
Obama ormai è diventato il Superman, un essere trasumanato, un’icona che raccoglie talmente tante speranze da dimostrare prima di ogni altra cosa che quelle speranze ci sono, sono altissime e che il mondo non ne può più di mercato, liberismo, pescecani, speculatori, tasse solo sui poveri, banche, borse, privatizzazioni, distruzione dei diritti civili, confessionalismi, regressi etici, apartheid, guerre e altri abomini della destra.
E’ stato un plebiscito generale che mostra la catastrofe della destra iperliberista, 94,5% in Francia, 92,5 in Germania, 92% in Italia.. persino 88% in Cina. E’ una svolta epocale.
Quello che Obama farà o non farà riguarderà lui, ma quello che il mondo sta dicendo preferendolo e gettando su di lui le sue speranza è che è stanco del sistema che ha imperversato finora distruggendo tutto il mondo e dice basta.
Se la destra conservatrice, razzista, integralista, plutocratica e fascista voleva un sondaggio nei suoi riguardi, dalla scelta di Obama le viene una bocciatura completa e irreversibile.
Un bell’esame di coscienza non farebbe male.