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Olocausto, l’orrore da non dimenticare
Publie le giovedì 26 gennaio 2006 par Open-Publishing2 commenti
Olocausto, l’orrore da non dimenticare
La liberazione dei prigionieri di Auschwitz data simbolo della Shoah: Si celebra il Giorno della Memoria mentre nel mondo c’è ancora chi vuole considerare il genocidio degli ebrei un’invenzione
L’Italia ricorda. Il 27 gennaio, per il sesto anno, l’Olocausto degli ebrei entra nelle scuole, nei musei, nelle piazze dove si svolgeranno comizi e manifestazioni. Un dovere, ricordare, come hanno sottolineato nei loro interventi in questi giorni personalità politiche e della cultura, gli ormai pochissimi sopravvissuti. Ma perché? Perché rinnovare la memoria di un dolore tanto atroce? Perché continuare a raccogliere testimonianze, perché ostinarsi a raccontare: “Io c’ero, ho visto?”.
Il giorno della memoria
I VIDEO
Le immagini dell’odio
La ragione migliore l’ha fornita da qualche settimana a questa parte il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad che con le sue (apparentemente) deliranti affermazioni sul presunto “mito” costruito attorno all’Olocausto degli ebrei, ha reso indispensabile una celebrazione, quella che appunto cade ogni anno il 27 gennaio, giorno simbolo della Shoah (il 27 gennaio 1945 i soldati dell’Armata Rossa liberarono il campo di concentramento di Auschwitz). Ecco dunque che, mentre Teheran si prepara a organizzare un «convegno» di «storici» che dovranno affrontare «scientificamente» e - si suppone «demolire» - l’«invenzione» delle camere a gas (che nell’ottica di Ahmadinejad servì soltanto a convincere il mondo delle necessità della nascita di Israele), l’Italia come altri Paesi rivendica con orgoglio un’iniziativa che una volta di più ha dimostrato la sua intima necessità.
IL FILM
«Volevo solo vivere» di Mimmo Calopresti
PAROLE - Sottolineata dalle belle parole della cantante israeliana Noa, sempre in prima fila in nome della pace e della convivenza. «Congratulazioni all’Italia - ha detto Noa - per aver deciso di commemorare quella tragedia alla luce delle parole del presidente dell’Iran e di persone con poco cervello secondo i quali la Shoah non c’è stata». Alla cantante israeliana è stata attribuita la menzione speciale del Premio della Pace della Regione Lombardia per il suo impegno a favore del dialogo tra israeliani e palestinesi. «Io - ha detto ancora Noa durante una conferenza stampa con il presidente della Regione, Roberto Formigoni - cerco di vedere tutto sotto la luce della speranza. Quei fatti sono accaduti sessant’anni fa e da allora abbiamo fatto tanti progressi. Fossi vissuta allora con ogni probabilità sarei stata uccisa, invece oggi ho tanti amici tedeschi e spesso vado in Germania. Se abbiamo superato la tragedia della Shoah penso che supereremo anche quella di oggi della Palestina e del mio Paese».
IL LIBRO
Alla Camera la presentazione di «Ricomporre l’infranto»
TELEVISIONE - In sei anni, la Giornata della Memoria è diventata una fucina di iniziative e manifestazioni, in tutta Italia, nelle grandi città come nelle più piccole. Impossibile, quindi, dare conto di tutte le possibilità di vedere, informarsi, capire che cosa sia stata la distruzione degli ebrei d’Europa ad opera dei nazisti durante il Secondo conflitto mondiale. Vogliamo però segnalare un interessante serie televisiva in onda su Raitre. Rai Educational presenta, per la serie «La Storia siamo noi», «La settimana della memoria», in onda dal 23 al 27 gennaio alle ore 8.05 e mercoledì 25 gennaio alle ore 8.05 e mezzanotte e mezza: in questi spazi saranno presentati i filmati realizzati da Hollywood sull’Olocausto in oltre 50 anni di produzioni cinematografiche. Da notare che tutto il palinsesto della televisione di Stato è stato predisposto per accogliere film, documentari, interventi e anche fiction sul tema. Per il resto, i siti web dei comuni hanno tutti il programma delle iniziative su base locale.
Paolo Salom
Messaggi
1. > Olocausto, l’orrore da non dimenticare, 27 gennaio 2006, 13:45
"E’ giustissimo non dimenticare l’Olocausto, che non è certamente stata un’invenzione !! Sarebbe però altrettanto giusto non dimenticare le atrocità ed i genocidi commessi dagli Yankees, da Stalin e da Sharon e soci !! Purtroppo anche la memoria viene manipolata e strumentalizzata dai vincitori di turno ed ai primi posti nell’agenda della storia finiscono sempre gli eventi che ci fa più comodo ricordare."
MaxVinella
1. > Olocausto, l’orrore da non dimenticare, 28 gennaio 2006, 01:17
Sarebbe bene ricordare anche i massacri in Cecenia del nuovo zar Putin o le armi chimiche al fosforo bianco dei neocons in Irak,ovvero i crimini attuali del capitalismo inumano nel mondo,compresi l’ecatombe di migliaia d’immigrati che spariscono nel mare siciliano,o muoiono alle porte di Ceuta e Melilla.
Questo è il presente