Home > Oltre 92mila le adesioni al Prc, il 95% rispetto all’anno precedente
Oltre 92mila le adesioni al Prc, il 95% rispetto all’anno precedente
Publie le mercoledì 15 febbraio 2006 par Open-PublishingE’ Napoli la prima federazione di Italia per numero di iscritti.
Tesseramento 2005, più giovani e tanta voglia di partecipare
di Beppe Fazzese*
Con oltre 92.000 adesioni e il 95% rispetto all’anno del VI Congresso si è chiuso il Tesseramento 2005.
E’ questo un risultato importante che conferma una sostanziale tenuta del partito. Una tenuta che, secondo le previsioni di alcuni, non era scontata e proprio il dato del 2005 avrebbe dato ragione delle pesanti critiche sul rigonfiamento innaturale delle tessere in occasione dell’ultimo congresso. E’ vero, nel 2004 un aumento c’è stato, ma nei limiti delle precedenti esperienze congressuali.
Il nostro VI Congresso svoltosi in un libero e democratico confronto tra opzioni politiche diverse, a cui hanno partecipato tutte le iscritte e gli iscritti con passione e con viva partecipazione, ha incrementato la voglia di fare, costruire relazioni e iniziativa politica. La prospettiva di una nostra partecipazione ad un possibile governo dell’Unione, la cacciata della destra di Berlusconi, la definizione e la costruzione della sezione italiana del Partito della Sinistra Europea, la chiarezza e la possibilità del ritiro delle truppe militari dall’Iraq, la ripresa di una politica sociale a partire dall’attacco alla precarietà, sono solo alcune delle motivazioni intorno alle quali si è rinsaldata sempre più l’unità dei militanti.
In particolare la possibilità di incidere nella società, senza perdere l’identità comunista, ridiscutendola certo (ma questa è la sfida della rifondazione), rafforza anche il senso della partecipazione e della utilità di aderire.
Tantissime, soprattutto nel meridione, sono le adesioni ai Giovani Comunisti. Alcuni esempi: nella Federazione di Napoli da 1.214 passano a 1.536, mentre a Palermo dai 483 aumentano a 576 e da molte altre realtà, questa straordinaria presenza delle nuove generazioni, risulta crescente. Non è possibile precisare meglio alcuni risultati poiché, dalla maggior parte delle Federazioni i dati arrivano non disaggregati. Contiamo nel breve periodo di pubblicarli.
Non sono poche le Federazioni che confermano e superano il 100%. Tra queste: Cuneo, Imperia, Crema, Pisa, Piacenza, Pesaro, Fermo, Cagliari e Napoli (la prima federazione di Italia per numero di iscritti) che con 5.412 tessere va oltre il 111%; Caserta con 1.302 iscritti/e è al 105%. La Puglia cresce, così come la Campania e la Sardegna. In Sicilia crescono Agrigento, Palermo, Ragusa e Trapani.
Ma ciò non basta, nel senso che questi dati devono essere visti più come stimolo per una ulteriore crescita che come il raggiungimento di un obiettivo. Sono tante e tanti - lo vediamo ancora nelle nostre iniziative, e lo abbiamo riscontrato nella campagna delle primarie - che non solo manifestano interesse, curiosità, condivisione, ma chiedono anche “come possono essere utili”, come possono partecipare.
E noi spesso non riusciamo a dare seguito a tali richieste perché, dobbiamo ammetterlo, la crisi della politica e dei partiti attraversa anche noi, anche se in forme minori che altrove.
Eppure durante la campagna delle primarie, tra i “voglio” del sito, ve n’era uno molto significativo: “Voglio... stare insieme a voi! ”. Significa che non è vero che siamo “naturalmente” respingenti, al contrario il nostro progetto politico intercetta i bisogni presenti nella società. Il punto è tradurre in consenso questa adesione ideale. E questo si fa costruendo nel partito luoghi aperti di discussione e partecipazione.
Eppure capita anche a noi di non essere capaci di rispondere adeguatamente a questa richiesta, ed è grave perché invece dovremmo avere la prontezza di rispondere sempre a chi - nonostante la crisi dei partiti - chiede ad un partito di poter partecipare e contribuire.
Nelle diverse riunioni sul tesseramento che si sono organizzate a vari livelli, regionale o federale, sono emerse sempre ricche proposte, così come ricca ne è stata la partecipazione. Solo in rarissime occasioni emerge una critica che lega il calo degli iscritti con l’inadeguatezza della linea. Se allora dovessimo guardare al quadro che emerge a fine anno si potrebbe dire che la linea è giusta, il problema forse sta nella sua pratica. Intendendo con questo, la cura e l’attenzione al tesseramento come fatto politico, non relegato tra le questioni organizzative e burocratiche, che per vivere deve essere centrale sempre nel lavoro politico quotidiano. Non ci si pone così anche il tema del consenso e della partecipazione più larga alla nostra eleborazione e iniziativa politica?
C’è però la necessità di liberarci definitivamente di alcune lacune che, se reiterate, rappresentano un serio ostacolo alla crescita non solo numerica del partito. Prima fra tutte, la conferma dell’adesione al partito degli iscritti dell’anno precedente diluita nel corso dell’intero anno. Non se ne comprende la ragione se si constata che oltre il 70% dei nostri circoli ha una dimensione che oscilla tra i 20 ed i 50 aderenti. Dobbiamo provare a concludere, entro il mese di maggio il rinnovo della tessera per dedicarci prevalentemente, nel restante anno, ad una intensa campagna di proselitismo rivolta ai tanti “io voglio” che chiedono di unirsi a noi con un atto di totale adesione al progetto di Rifondazione Comunista.
Dobbiamo fare in modo che la nostra mobilitazione per il successo del partito alle prossime elezioni nazionali diventi anche un momento per la ricerca di nuove adesioni a Rifondazione provando a superare il limite che vede naturalmente separate le due cose: il voto e l’adesione al partito. Tra l’altro, la scelta di aprire le nostre liste, scelta che deriva direttamente dalla nostra linea politica, dovrebbe essere percepita favorevolmente come una pratica che, lungi da aprire ancora una discorso sulla cessione di sovranità, si propone proprio di lavorare sull’allargamento della nostra rappresentanza istituzionale, aprendo ad esperienze con le quali abbiamo condiviso percorsi.
Insomma una disponibilità del partito ad essere ancora di più strumento delle diversità nelle quali si esprimono la radicalità e la sinistra italiana ed in particolare la sinistra europea.
*responsabile nazionale Tesseramento
tesseramento@rifondazione. it