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Ora si arrestano anche i minori del Liceo Virgilio di Roma
Publie le venerdì 10 giugno 2005 par Open-Publishing2 commenti
Gruppo Consiliare Capitolino del Partito della Rifondazione Comunista
COMUNICATO STAMPA
Prevenire il crimine non può identificarsi con il fermo di uno studente di 15 anni "colpevole" di festeggiare la chiusura della scuola tirando gavettoni d’acqua.
Meglio garantire la sicurezza dei cittadini dalle scorribande di gruppi neofascisti
Dichiarazione di Adriana Spera consigliera PRC al Comune di Roma
e Presidente della V C.C.P. Scuola Lavoro Cultura
Non credo che il fermo odierno per quasi tre ore di uno studente quindicenne del liceo Virgilio, presso il commissariato di Trevi, sia il modo migliore per impiegare le forze dell’ordine nella nostra città. Prevenire il crimine e garantire l’ordine pubblico non possono identificarsi con il fermo di un uno studente di quindici anni, "colpevole" di festeggiare la chiusura dell’anno scolastico tirando gavettoni d’acqua agli altri compagni di scuola. L’arrivo di un considerevole numero di volanti e di agenti in borghese sembrerebbe stato richiesto da qualche passante. C’è da chiedersi se l’eventuale chiamata sia stata fatta per qualche schizzo di troppo o per la sempre sottointesa "invidia" dei grandi per il modo di divertirsi dei giovanissimi.
Ma al di là dell’episodio c’è da chiedersi perché il Prefetto e la questura centrale non utilizzano in modo più idoneo le proprie forze, per garantire meglio la sicurezza dei cittadini e per prevenire, ad esempio, i gravi episodi accaduti la scorsa settimana a Forte Prenestino con l’accoltellamento e le aggressioni di alcuni giovani da parte di gruppi xenofobi e neofascisti? Perché il Prefetto Serra autorizza per sabato 18 una manifestazione di Forza Nuova, gruppo dichiaratamente neofascista, nel popolare quartiere romano di Centocelle, adducendo come motivazione che in Italia tutti hanno il diritto a manifestare, ma dimenticando che la nostra Costituzione, ancora vigente, vieta la ricostituzione del partito fascista?
E perché, viceversa, lo scorso 2 giugno una manifestazione, regolarmente autorizzata dalla Questura di Roma, è stata bloccata a poche centinaia di metri dalla partenza e dopo due ore di accerchiamento da parte dell’imponente schieramento di forze dell’ordine si è arrivati persino alla vile aggressione da parte di carabinieri al nostro compagno Gualtiero Alunni, assessore in ottavo municipio, che stava semplicemente fermo e di spalle ai militi?
Le domande restano tutte ancora senza una chiara risposta da parte delle autorità preposte. Di certo il clima non è dei migliori se dobbiamo arrivare ad arrestare uno studente per "porto improprio di gavettoni d’acqua", mentre vediamo, viceversa, lasciare i cittadini in balia delle scorribande neofasciste ed un amministratore municipale con sette punti di sutura in testa!
Roma, 10 giugno 2005
Adriana Spera





Messaggi
1. > Ora si arrestano anche i minori del Liceo Virgilio di Roma, 11 giugno 2005, 16:19
COMUNICATO 10 GIUGNO 2005
Sui fatti di questa mattina al Virgilio
Denunciamo con forza i gravi fatti di questa mattina a Piazza della Chiesa Nuova. A fronte di un gruppo di studenti del Virgilio che festeggiava nei soliti e decennali modi (uova, gavettoni, ecc ecc) la fine della scuola, la polizia è intervenuta con un dispiegamento di uomini e modalità surreali, senza neppure un pretesto credibile.
Il bilancio finale della situazione creata dalle forze dell’ordine è serio: un ragazzo di 14 anni tradotto con la forza in commissariato, due ragazzi feriti che sono dovuti ricorrere alle cure del pronto soccorso (5 giorni ciascuno) per una distorsione del polso ed un colpo di manganello alla schiena, otto identificati anche attraverso i filmati della DIGOS (presente con attrezzatura al gran completo, casco, manganello, videocamera). Botte, schiaffi, minacce, tentativi di caricare studenti in strane macchine senza neanche la sirena, manganellate.
Esprimiamo la massima alla nostra compagna e militante del Collettivo Autorganizzato Virgilio ed a tutti gli studenti colpiti, feriti, coinvolti questa mattina.
In questi giorni, abbiamo fatto circolare un volantino che denunciava la criminalizzazione massmediatica di uno dei fenomeni piu’ ovvi e scontati mai esistito, ovvero i festeggiamenti di fine anno. I presidi delle forze dell’ordine, la denuncia di ieri di un ragazzo al liceo avogadro, l’intervento della polizia al visconti, i servizi dei telegiornali hanno sviluppato uno scenario inquietanti, in cui anche una cosi scontata forma di aggregazione vuole essere raccontata come qualcosa di pericoloso da reprimere. Ma siamo convinti che quanto accaduto oggi a piazza della Chiesa Nuova, pur inserendosi in questo contesto, abbia una sua specificità.
Denunciamo infatti il carattere preordinato dei fatti di questa mattina. Anzitutto, la polizia era schierata nella piazza storica di aggregazione per gli studenti del Virgilio prima ancora che questi uscissero dalla scuola. In secondo luogo, la presenza di forze dell’ordine (comprese quelle prontamente sopraggiunte) era quanto mai sproporzionata ad un centinaio di studenti che si tiravano qualche gavettone. In terzo luogo, non crediamo la Digos sia stata oggi a presidiare tutte le scuole di roma, nè che sia solita girare con le videocamere per riprendere i lanci di gavettoni. Denunciamo con forza l’operato del Commissario Trevi-Campo Marzio, diretto da Antonino del Greco (che abbiamo già molte volte potuto apprezzare in questi mesi e che ogni tanto ha gusto di ordinare manganellate anche la sera a Campo dei Fiori, e che ebbe già l’onore della cronaca per aver coordinato una ottima operazione antidroga proprio al Virgilio lo scorso anno, con tanto di perquisizioni domiciliari che non portarono a nulla). La scena di oggi è sembrata quasi un regolamento di conti, una piccola vendetta, o forse un segnale. Un segnale, sia chiaro, che non intendiamo accettare.
Giovedì manifesteremo al Campidoglio, per denunciare quello che sta diventando per noi questa città che Veltroni, di scuola in scuola, ci racconta “democratica e aperta”. Una città dove ci viene vietato di manifestare (17 mazo 2005), una città dove la sera puoi trovarti caricato dalla polizia perché qualcuno ha tirato fuori un pallone a Campo dei Fiori, una città dove il bilancio dell’ultimo giorno di scuola – da sempre un bel giorno per noi – deve essere di 8 identificati, 1 fermato, 2 feriti – una città dove puoi venire fermato per presunti controlli “antifumo”, portato in commissariato, picchiato come se fosse la cosa piu’ normale del mondo, una città dove centinaia (almeno 400) studenti sono stati denunciati ed oltre cento hanno un processo in corso per aver occupato o autogestito la propria scuola, una città in cui il vero problema per il sindaco sembrano i venditori ambulanti ed i gavettoni.
Da parte nostra, continueremo il nostro impegno. Anche in questi giorni. Oltre a rinnovare le già note richieste, che hanno portato migliaia di studenti in piazza, all’Ufficio Scolastico Regionale ed alla Provincia di Roma che finora hanno sempre e comunque ignorato le mobilitazioni degli studenti (in piena coerenza con chi li manganella), abbiamo avviato un monitoraggio degli scrutini, perché non intendiamo accettare bocciature per motivi disciplinari (riguardino il militante del collettivo o il semplice studente indisciplinato), ed intendiamo denunciare tutti gli episodi di questo genere (anche attivando un supporto legale per quanti vogliano fare ricorso). Vogliamo inoltre che le scuole possano essere luoghi di aggregazione, e consideriamo inaccettabili i rifiuti che stiamo ricevendo a poterci incontrare (considerando che gli edifici, come noto, rimangono aperti in queste settimane) in questi giorni nei cortili e nelle aule delle scuole.
Ai sociologi che continuano a criminalizzarci, al Prefetto Serra che si stupisce del nostro scarso senso delle istituzioni e a tutti gli altri di questa risma, diciamo una cosa semplice: state “crescendo” (come dite voi) una generazione fra aule dei tribunali, commissariati, manganellate, sospensioni, divieti…ma che altro volete? Almeno tacete.
COORDINAMENTO AUTORGANIZZATO DEGLI STUDENTI E DELLE STUDENTESSE DI ROMA
2. > Ora si arrestano anche i minori del Liceo Virgilio di Roma, 11 giugno 2005, 16:56
questo il testo del fax inviato - nella certezza rimarrà carta straccia - al messaggero non appena letto l’articolo questa mattina:
In merito all’articolo pubblicato oggi a firma Luca Lippera e Marco De Risi intitolata “guerra dei gavettoni, si contano i feriti”, vogliamo denunciare la totale infondatezza della ricostruzione dei fatti riportata.
Denunciamo inoltre che, in una situazione non certo innovativa – ovvero una distanza fra la versione fornita dalla questura e quella fornita da chi ne ha ricevuto le attenzioni – il Messaggero non ha seguito il criterio ovvio di riportare entrambe le versioni ma ne ha “sposata” una, raccontata ai lettori come verità.
Sarebbe stata difficile una ricostruzione esatta anche trovandosi sul luogo, data la situazione concitata – ci pare, comunque, di non aver notato un cronista del Messaggero se non in un momento successivo ai fatti. A confermare quanto scriviamo, peraltro, alcuni palesi incongruenze.
In particolare, evidenziamo:
– la polizia non è stata intervenuta in seguito ad una chiamata per bambini messi a rischio, era già presente a piazza della chiesa nuova con tre volanti prima ancora che gli studenti (usciti alle 10.00 di scuola) vi si – come tutti gli anni – recassero
– gli agenti non hanno mai “fatto scudo ai ragazzini assediati ed impauriti”, per il semplice motivo che non ve ne era alcun bisogno – ci si trovava in zone diverse della piazza, e non vi era alcun interesse a colpire – non è avvenuto neppure accidentalmente – i bambini
– c’era un pallone, in effetti, ma non veniva “tirato pericolosamente da una parte all’altra della strada” – si giocava al pericolosissimo “schiacciasette” in un angolo della piazza
– la polizia non è mai divenuta bersaglio di un lancio massiccio di uova o gavettoni, come del resto emerge anche dalle immagini trasmesse dal TGR e da Teleroma56 nella quale si vede un solo agente un poco bagnato (come del resto inevitabile se ci si infila in mezzo ad un centinaio di ragazzi che festeggiano la fine di scuola)
– i “bambini messi a rischio” non erano cinquanta (tanto per dimostrare la approssimazione di tutto l’articolo) ma neppure venti, non erano previsti festeggiamenti particolari come avrebbe potuto intuire chiunque dalla assenza persino di una sedia che immaginiamo sarebbe tornata utile per una premiazione
– nessun pullman è mai stato oggetto di gavettoni uova o simili – del resto, anche la foto riportata riguarda quanto accaduto a via di Ripetta e non a Chiesa Nuova
– non sono stati visti “bambini impietriti”, al piu’ ne abbiamo visto qualcuno prendere esempio dai piu’ grandi e tirarsi fra loro qualche palloncino d’acqua (da loro portato…) e sempre comunque ad ampia distanza dai liceali
– il ragazzo fermato, comunque, non ha quindici ma quattordici anni (ma una informazione esatta proprio no?)
– i momenti di tensione sono stati causati unicamente da un intervento insensato e provocatorio della polizia, senza neppur un pretesto credibile nonostante quanto provato ad “imbastire” a proposito di poveri bambini a rischio (crediamo che la storia dei mangiatori di bimbi sia un pochino superata), che ha distribuito schiaffi, insulti, minacciato, spintonato oltre che, come noto, persino manganellato a freddo e alla schiena
Da notare poi le strane dimenticanze, per un articolo di cronaca. Non viene riportata, ad esempio, la massiccia presenza di agenti della DIGOS (presumiamo che, per Operazioni Speciali, di solito non si intenda la prevenzione dei gavettoni) con tanto di telecamere, piuttosto anomale in una situazione del genere. Interessante anche che un comunicato di solidarietà del Presidente della Commissione Cultura del Comune, un comunicato del vicepresidente del Consiglio Provinciale, un comunicato dell’on. Russo Spena ed un comunicato del portavoce nazionale dei Cobas scuola, tutti denunciati la gravità di quanto accaduto, siano stati assolutamente ignorati. Ugualmente curioso ci appare il servizio fotografico, che non riporta alcuna scena dai momenti di tensione che avrebbero dimostrato la follia di quella presenza poliziesca.
Non intendiamo affatto far cadere nel vuoto quanto accaduto, e ci attiveremo in tutte le direzioni in questi giorni anche per smentire quanto tenta di sostenere il commissariato trevi-campo marzio – tanto piu’ quando, oltre alle botte, scopriamo essere partite persino denunce. Siamo d’accordo con il dirigente Del Greco, che ha dichiarato “credo che qualcuno abbia esagerato”. Crediamo che, guardandosi allo specchio, potrebbe individuare il responsabile.
Ci aspettiamo che l’edizione di domani del Messaggero riporti la versione dei fatti raccontata da tutti gli studenti e sintetizzata in questo comunicato ed in quello diffuso iri. Anzitutto perché è vera, e ci vuole poco a verificarlo. In secondo luogo, se non altro, per “correttezza giornalistica”.
COORDINAMENTO AUTORGANIZZATO
DEGLI STUDENTI E DELLE STUDENTESSE DI ROMA