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Ormai si spara a palle incatenate

Publie le giovedì 14 gennaio 2010 par Open-Publishing

Se 3 cannoni son meglio di uno, il Berlusconi rattoppato lancia tutta la sua artiglieria, fregandosene della crisi, dei precari incazzati, dei migranti alla razzia, dei disoccupati sul tetto, dei pensionati che non hanno più buchi da stringere in cinta, dei terremotati de l’Aquila, degli slavinati di Messina o dei dimostranti di Val Susa

E spara tutto assieme: il legittimo impedimento, il rimando dei suoi processi di 3 mesi, un nuovo Lodo Alfano, l’assoluzione di 1° grado bloccaprocessi, il processo breve e l’immunità parlamentare per ogni sorta di reato, dalla multa all’omicidio, mentre impazza la sagra “Santifica Craxi e i 4000 ladroni” e lo sporco Minzolini riattacca la messinscena infame che Di Pietro ha fatto sentenze politiche (con pronta querela dello stesso)

Berlusconi ormai è braccato e non ci pensa neanche a presentarsi in tribunale, dopo che giudici inglesi (che non erano certo toghe rosse) hanno dimostrato senz’ombra di dubbio che ha pagato 600.000 dollari un falso testimone per nascondere un ingente furto con truffa al fisco italiano, cioè alle tasche di noi tutti. E’come un pescatore impazzito che butta di tutto infischiandosene delle regole della pesca: con esca viva o pesce morto, a strascico o al traino, a bombe o a veleni. Alla fine qualche pesce lo prenderà. Solo che questo è un paese, non una palude dove si tendono imboscate infami

Il prode Alfano lo segue come un cane fedele con la bava alla bocca e gli occhi strabuzzati per confezionargli decreti bavosi fatti a palla
Il 25 febbraio la Cassazione deve confermare la condanna di Mills, il teste comprato da B, e se la conferma, la condanna di B come mandante in un grosso furto allo Stato è certa. B deve puntare alla via più breve per salvarsi “come il caimano che punta alla preda per la via più corta”

Mentre il paese langue e muore, è tutto un accavallarsi frenetico di iniziative legislative, disegni di legge, decreti con forza di legge, riforme costituzionali, emendamenti a reati e non si sa cos’altro.

Berlusconi arriva a mandare cose parallele nei due rami del Parlamento. Nessuno deve lavorare a niente che non sia salvargli il culo. Che il paese vada a ramengo. Ogni istituzione deve lavorare solo a un fine: San Silvio libero e martire.

Dice Giuseppe D’Avanzo: “Il processo breve al Senato cancella i suoi processi; il legittimo impedimento alla Camera introduce una norma temporanea che consente il rinvio del processo del Cavaliere; 3 decreti passepartout (milleproroghe, trasferimenti d’ufficio dei magistrati, piano carceri) possono ospitare l’emendamento salvico.
La strategia del Cavaliere è quella del camaleonte: promette e ritira, dichiara e nega, vive di nebbia, svolte, diversivi, doppie intenzioni, falsi bersagli. "

Ha tentato il decreto legge che avrebbe bloccato i processi per 90 giorni con la scusa ipocrita che così si poteva fare le regionali in serenità. Figurarsi! Il Cavaliere dà il meglio di sé nel ruolo della vittima di complotti inesistenti!

Gli serve ora una trovata che "disarma il nemico" e chiude ora e in modo definitivo la partita più vicina, rognosa e segnata, cioè il processo Mills. E Alfano pensa a un emendamento al reato di corruzione. Torneremo alla vergogna per cui l’esecutore è colpevole ma il mandante sempre innocente?

Mills è già stato condannato in 1° e 2° grado ed è "assurdo e illogico che uno sia condannato e l’altro assolto" (lo dice persino Mills, che è stato condannato anche all’estero non certo da toghe rosse). La corruzione si consuma in due: se c’è un corrotto, Mills, ci deve essere anche un corruttore, Berlusconi.

In passato, Berlusconi ha abolito reati (falso il bilancio), cancellato prove (rogatorie), sostituito giudici (legittimo sospetto).

E dove i fatti proprio gridano vendetta, compra le persone. Compra di tutto: procuratori, deputati, senatori, giornalisti, editori….perché non giudici di Cassazione?

Si parla tanto di toghe rosse, perché nessuno parla di giudici comprati, di processi avocati, di cariche promesse, di carriere molto strane, e infine perché nessuno parla di Toghe massoniche? Eppure il primo pallido elenco ai tempi in cui lo Stato combatteva la P2 o almeno la schedava, parlano chiaramente di infiltrazioni della P2 negli alti gradi dell’esercito, della GdF, dei servizi segreti, della polizia, della Magistratura. Nulla fa pensare che queste infiltrazioni non siano aumentate. Si coprirà sempre tutto col segreto d’ufficio? Quello che Prodi si è guardato bene dal levare.
Prima B ha allungato l’età pensionabile dei giudici da 72 a 75. Poi si è lavorato la Cassazione. Ora Alfano promette di portare l’età pensionabile a 76 anni. Si parla tanto della vecchiezza della classe politica. Ma dell’utile vecchiezza della magistratura?

Oggi il 1° presidente della Cassazione è Vincenzo Carbone. Se Alfano gli allunga l’età pensionabile a 76 anni, potrà di candidarsi al posto in Corte Costituzionale lasciato libero dal presidente Amirante. Uno scambio di favori.

In cambio di questo giochetto, B cosa vuole?

B pagò Mills dopo la sua falsa testimonianza, ciò si chiama “corruzione susseguente". L’astuzia sarà dichiarare che se Milll è stato pagato ‘dopo’ il reato, Berlusconi è assolto. Vi immaginate uno che paga un sicario per un reato; se lo paga prima è colpevole, se lo paga dopo è innocente. C’è persino una sciagurata sentenza (n. 33435, 4 maggio 2006) che dice: “Siccome la corruzione tende a un risultato, non è compatibile con l’interesse già soddisfatto”.

E’ come se dicessi: ti faccio costruire una casa e ora che me l’hai costruita e il mio interesse è stato soddisfatto, non te la pago.
Da questo si deciderà se il reato di B è "corruzione in atti giudiziari" o "corruzione semplice". Capite? Non si decide neanche più se è innocente, ma quale grado di corruzione ha. Perché se è corruzione semplice scatta la prescrizione subito. Se è "corruzione in atti giudiziari", B è fritto perché la prescrizione gli arriva tra due anni.

Ed è per questo che Alfano corre a fare un piccolo emendamento alla legge sulla corruzione. Col beneplacito di Vincenzo Carbone, si intende.
Vi ricordate i due giudici della Corte Costituzionale, Luigi Mazzella e Paolo Maria Napolitano, a cena con B proprio la sera prima di discutere il Lodo Alfano?

Ma com’è che gli elettori di B vedono solo le toghe rosse?

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