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Orrori democratici

Publie le domenica 22 febbraio 2009 par Open-Publishing
5 commenti

Il ministro degli interni argentino ha ordinato al vescovo negazionista Williamson di lasciare il paese.

Noi ci teniamo il vescovo negazionista don Floriano Abrahamowicz, esponente della comunità lefebvriana del Veneto, amico di Borghezio e di Forza Nuova, e curatore di Padania Cristiana, la parte clericale (sigh) della Lega, che nega ugualmente l’olocausto e benedice le teste rase, quelli, per intendersi delle ronde padane o del fuoco ai barboni o dei pestaggi ai neri, sullo stile delle famigerate camicie brune hitleriane. Dubito che il Ministro degli interni Maroni ordinerebbe l’allontanamento dall’Italia di Abrahamowicz come persona indesiderabile, tanto più che al suo interno la Lega nutre neonazisti come Borghezio che hanno favorito persino il leader neonazista Heider mentre nello stesso tempo contattava il sanguinario Milosevic, accusato di crimini contro l’umanità e di pulizia etnica.

Il regime berlusconiano gode di questi orrori: difendere il regime di Israele e la sua feccia nazista e allo stesso tempo favorire un Papa di estrema destra che ha detto di ignorare il negazionismo dei lefebvriani e li ha sollevati dalla precedente scomunica per correre poi ai ripari di fronte all’indignazione del mondo, o che si schiera veemente contro l’Onu per negare i diritti a gay e omosessuali. Che Heider sia risultato poi omosessuale è stata solo la ciliegina finale sulla stupidità.

Dalla Lega ma anche dai nostalgici del fascio nasce il nuovo orrore delle ronde, un vero abominio democratico, che consegna ai privati cittadini compiti di pubblica sicurezza che sono dello Stato. Con questa mostruosità la marcia su Roma continua e non certo per una maggiore democrazia diretta dei territori. Si ripete il lugubre scenario già visto con Hitler e Mussolini: camicie brune e camicie nere per legalizzare la violenza privata che un partito fa su una nazione.

da
masadaweb.org

Messaggi

  • ........viviana non si capisce se sei con israele o con haider.........forse non sei con nessuno.........ciao un amico...........

    • Io non sono con nessuno dei due, sono due fascismi diversi solo di nome, e il primo paradosso è che credono di essere opposti e il secondo paradosso è che quelli nel nostro governo (AN e Pdl) che a parole dicono di difendere il governo di ultradestra di Israele vanno a braccetto con quegli altri (Lega) che stanno proprio dalla parte del negazionismo di ultradestra proprio dell’Olocausto. Se questo non si capisce, o scrivo molto male io, o leggi molto male tu.
      E’ nei fatti che c’è incoerenza e negli schieramenti. io mi limito a sottolinearla

      viviana

  • Vi fate parte a pieno titolo degli orrori di cui parlate. Seguite l’antica massima: conosci te stesso. Io non ho tempo per aiutarvi e di certo non volete il mio aiuto.

    • E’ vero, don Floriano è un prete, ma è anche il capo di una comunità lefebvriana, "la comunità Pio X", chiaramente antisemita e negazionista, cattolici integralisti e neonazisti. Papa Giovanni Paolo II li ha scomunicato, Ratzinger ha tolto loro la scomunica, chissà perché. Che senso ha che si scomunichi qualcuno che ne segue le idee e che quello poi rimanga a capo della sua comunità e in seno alla Chiesa? Uno che tra i suoi eroi ha Pribke, il boia delle Ardeatine e lo giustifica come buon soldato, uno che ripete l’infausta frase "l’unica cosa certa delle camere a gas è che servivavno per disinfettare. Non so se abbiano fatto morti oppure no". E sei milioni di mort? "Cifre sparate, nella foga, dal capo della comunità ebraica tedesca".
      Don Floriano considera "isterici" i commenti alle sue deliranti affermazioni. Pensa di "essere strumentalizzato in chiave antiVaticano" e di essere vittima di "un delirio isterico addirittura internazionale", insomma continua testardamente e ritenersi nella ragione. Se poi è uno che benedice le teste rase dei giovani naziskin, questo avrà il suo perché.
      Don Floriano, l’amico di Borghezio, è considerato uno dei principali rappresentanti dei lefebvriani in Italia, anche se lo nega, segue le posizioni dei 4 vescovi che erano stati scomunicati ed è idologicamente paragonabile a loro. Nega qualunque significato e valore alla scomunica stessa (il che non è esattamente segno di ubbidienza gerarchica e ecclesiale) e considwera "meritorio" averla ritirata, considera Marcel Lebevbre "un grande" e non fa molto per celare le sue posizioni negazioniste. E’ vero che il negazionismo in Italia non è considerato una pena come in Francia o in Inghilterra, tuttavia queste affermazioni indisturbate sono logicamente in grado di sporcare la figura di un Papa che ha già fatto abbastanza clamore internazionale per le sue posizioni politiche integraliste o di estrema destra. In quanto alle dichiarazione di Ratzinger sull’Olocausto per placare le ire di Israele, dice di rifarsi a Pio X, (la comunità lefebvriana si chiama appunto Pio X°), alla condanna dell’locausto redatta a quel tempo da Pacelli. Non ci pensa nemmeno a criticare il negazionismo di Williamson come non condanna la pena di morte.
      Don Floriano celebrò a Silea una messa in latino per Bossi (cosa piuttosto bizzarra, per Bossi almeno, essendo Bossi uno che celebra messe al dio Po e ha accanto soci che si sposano con riti al dio Odino e rispolverano pseudi riti celtici...).
      Il cardinale Tettamanzi conosce da tempo questo problema dei lefevbriani. Resta la domanda: come ha potuto il papa dire che ha tolto la scomunica perché non sapeva delle loro idee quando queste sono dichiarate con tanta spavalderia? pensiamo che sia una delle sue tante contraddizioni di questo Papa che rischia di essere molto discutibile a ogni suo passo e che sembra nato solo per creare motivi di scandalo, seppellendo definitivamente quanto era stato annunciato dal Concilio vaticano II e proponendo troppi motivi insani dal punto di vista etico e di opportunità internazionale: attacchi all’ebraismo, attacchi al mondo islamico, difesa del neoliberismo, persecuzione degli omosessuali, mancata difesa dei disabili, appoggio dato alla destra...
      Chi difende il Papa dice che in questo sollevamento della scomunica ha agito secondo un atto di "misericordia ecclesiale". Peccato che atti analoghi di misericordia non si siano vistri nella stroria della Chiesa né coi preti operai, nè con persone degne come Don Milani né coi preti della teologia della Liberazione o, oggi, in Italia, con eprsone come Alex Zanotelli che fu rimosso dal suo incarico in Africa o don Vtaliano Sala che fu sospeso a divinis, per il suo appoggio ai movimenti della gente per la giustizia in Italia. Si vede che anche la misericordia ecclesiale segue le politiche dei tempi! E oggi siamo in tempi di ritorno al fascismo e il Papa, vocazionalmente, vi si adegua.

      Questo è un video di France 2 che mostra come la faccenda sia considerata con ben più severità dagli altri paesi europei
      http://danielesensi.blogspot.com/2009/01/la-stampa-francese-il-papa-revoca-la.html
      Si veda anche la reazione veemente della Merkel al sollevamento della scomunica ai vescovi negazionisti..
      In Italia tutto fa brodo.
      In Francia e Inghilterra i negazionisti sono condannati a diversi anni di carcere.
      Dopo lo scalpore del convegno negazionista di Teheran, il ddl Mastella tentava di equipararsi ad altre legislazioni europee "«Introduzione nel codice penale dei delitti di istigazione a commettere crimini contro l’ umanità e di apologia di crimini contro l’ umanità. «Chiunque pubblicamente istiga a commettere alcuna delle condotte previste negli articoli 6 e 7 dello statuto della Corte penale internazionale (genocidio e crimini contro l’ umanità) è punito, per il solo fatto dell’ istigazione, con la reclusione da 3 a 12 anni» "Reclusione fino a 1 anno e 6 mesi o multa fino a 6000 euro per chi propaganda idee fondate sulla superiorità razziale". Il nuovo articolo 414-quater (circostanza aggravante) doveva riguardare anche gli storici che istigano all’ odio razziale: «La pena è aumentata se il fatto è commesso anche negando, in tutto o in parte, l’ esistenza di genocidi e di crimini contro l’ umanità per i quali vi sia stata una sentenza definitiva di condanna dell’ autorità giudiziaria italiana o internazionale»".
      Ma poi tutto è svanito.
      E alla fine essere negazionista sarà un motivo di merito. Anzi dovremmo proporre ad Alemanno una via dedicata proprio a Lefebvre, o potendo, a Priebke, dopo tutto è uno che faceva anche più di quello che gli veniva ordinato, dunque un buon esempio di impiegato statale, tanto per dirla alla Brunetta!

      viviana