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PAOLO FERRERO: "ALITALIA, NO A TRUFFE ALL’ITALIANA."

Publie le giovedì 11 settembre 2008 par Open-Publishing

ALITALIA, NO A TRUFFE ALL’ITALIANA. SERVE PRIMA IL PIANO INDUSTRIALE, POI CONTRATTO UNICO PER IL TRASPORTO AEREO.

Settembre 11, 2008

Il commissario straordinario di Alitalia Fantozzi e il governo, per bocca del suo stesso ministro all’Economia Tremonti, sono arrivati al ricatto puro e semplice, nei confronti dei sindacati e dei lavoratori Alitalia: “O approvate il piano o salta tutto”, dicono, in buona sostanza.

Le proposte per salvare Alitalia e Airone (anche quest’ultima non sta, infatti, tanto bene), sponsorizzate sin qui dal Governo sono inaccettabili e pericolose, questa è la verità, e ai limiti dell’imbroglio di Stato. Una trattativa confusa e fatta sotto il ricatto occupazionale è una pessima trattativa. Ormai, non si parla nemmeno più di Piano Industriale, da parte del governo, e di posti di lavoro da salvaguardare ma di contratti singoli con proposte di dimezzamento degli stipendi e di insensate intensificazioni del lavoro. Ritengo, dunque, le proposte avanzate su Alitalia sbagliate nel merito e nel metodo.

L’approccio del governo non è condivisibile nel merito perché una compagnia aerea che nasce ripartendo da zero e con forti riduzioni di personale operate a carico della collettività dovrebbe avere contratti standard di livello europeo e non sottocosto. La volontà del governo è invece solo una: praticare una vera e propria macelleria sociale che, sotto la maschera dell’italianità, nasconde la logica dei pescecani della finanza a caccia di plusvalenze a breve termine.

Per quanto riguarda il metodo, invece, ritengo necessario che il governo apra subito un vero tavolo di trattativa a parte, con l’obiettivo di un vero contratto dagli standards europei e coinvolgendo le altre compagnie al fine di evitare una concorrenza basata sul maggior sfruttamento possibile dei lavoratori; e così dovrebbe essere anche per altri requisiti di sistema come le tariffe aeroportuali.

È ora di tornare seriamente a parlare di Piano industriale e di sviluppo reale della futura compagnia Alitalia, ma soprattutto di posti di lavoro da salvare al fine di evitare l’ennesima truffa all’italiana.