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PAOLO FERRERO: NO AD UCCIDERE DUE VOLTE I LAVORATORI CHE MUOIONO

Publie le lunedì 16 giugno 2008 par Open-Publishing

NO AD UCCIDERE DUE VOLTE I LAVORATORI CHE MUOIONO. SACCONI APPLICHI IL TU SULLA SICUREZZA, INVECE DI CERCARE DI SVUOTARLO

di Paolo Ferrero

Porgo il mio cordoglio ai familiari delle vittime di Mineo e Caltagirone, dove sono stato ieri e dove oggi ho partecipato ai funerali, ma chiedo anche di non uccidere due volte queste persone cominciando a dire che sono andati in un metro di fango per propria volontà.

La prima cosa da fare è evitare di infrangere la memoria di queste persone facendo finta che siano andate a lavorare per scherzo e che nessuno li abbia mandati a fare quel lavoro. La seconda cosa da fare è rendere cogenti le norme. In tema di sicurezza sul lavoro qualcosa è stato fatto, è vero, ma non certo dal governo Berlusconi, il quale vuole solo peggiorare l’innovativa normativa esistente. Si tratta del Testo unico sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, testo varato dall’esecutivo precedente a questo e si tratta anche, putroppo, di una delle (poche) cose buone fatte dal governo Prodi, di cui anche io facevo parte.

Il problema vero, drammatico e terribile è che, in materia di sicurezza, in questi ultimi mesi non si è fatto nulla. Anzi, si è peggiorata la situazione precedente al punto tale che l’unica cosa detta in merito dal minitro al Welfare Maurizio Sacconi è che bisognava rendere quel testo così importante “meno cogente”. Guarda caso, le stesse parole usate dalle imprese e in particolar modo da Confindustria, che contro il “Testo unico sulla sicurezza” hanno messo in campo, in tutti gli anni e mesi passati, un’offensiva pesante e irrispettosa dei tanti lavoratori che muoiono di lavoro.

Sono due, invece, le cose che bisognerebbe fare, e subito. La prima è ricostruire le garanzie a vantaggio dei lavoratori perché, forse, come è tragicamente accaduto a , la gente va a fare lavori pericolosi anche e soprattutto quando non e’ in condizione di fare valere i propri diritti. Secondo e’ quello di fare controlli perche’ se i soldi si danno alle imprese per altre cose ma non si mettono per assumere gli ispettori per fare i controlli, le stragi sul lavoro continueranno nei prossimi anni esattamente come ora.

Il vero problema, dunque, è quello di fare funzionare la legge sulla sicurezza sul lavoro varata dal governo e non, come invece pensa Sacconi, ridurne la cogenza