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PAUSA DI RIFLESSIONE, GRAZIE!
Fallimento! Brutta tegola per la Sinistra l’Arcobaleno, ma più in generale la sinistra esce con le ossa rotte da queste elezioni anticipate. Pausa di riflessione perché non si avrà nessun parlamentare, nessuna opposizione vera e forte, ma in compenso possiamo sentire nell’aria tanta delusione, stanchezza. Si, la stanchezza e l’assoluta rabbia di aver compiuto, negli anni passati, già dalla lontana Liberazione (quest’anno 63°anniversario), tante battaglie, lotte, riforme, etc., da comunisti, anche se sono giovane, solo per ritornare agli albori, alla preistoria forse, per ritornare ad una “dittatura” chiamata semipresidenzialismo (o forse una forma di governo alla Bush) e per cancellare il progresso di questo Bel Paese e, non poco rilevante, la nostra democrazia.
Osservando repentinamente gli exit polls 2008 e i risultati definitivi il Partito democratico, la Lega e l’Italia dei Valori si sono sbarazzati della sinistra. Qualche seggio ai democristiani di Casini, a scapito di una governabilità con la quale si attueranno riforme su riforme, in special modo sulla Costituzione e sui progetti Tav, Dal Molin, mentre il precariato aumenterà, e insomma dei veri e propri "casini", nefandezze, perché dobbiamo aspettarci grandi intese e dialoghi senza barricate (come nelle prime dichiarazioni espresse da Fini) con un effettivo e duraturo governo PDL-PD-Lega-IdV. Vorrei inviare un sentito, quanto ironico, grazie agli italiani, per essersi resi ancora ridicoli agli occhi esteri. "Liberation" in Francia, un poco goliardicamente, invoca l’ "aiuto" per il terzo governo Berlusconi...
E un grazie va ai votanti del PCL e di Sinistra Critica, oltre alla loro prova di grande “spessore” nel spaccare la sinistra, nell’immolarla ancora una volta sul sacro altare dello scissionismo a buon mercato e della certa sconfitta...
Un dato (in)significante, eccolo: i quasi 2 milioni di voti della Lega sono stati un regalo, dettato da questo razzismo e questa xenofobia riscontrabile prevalentemente solo qui nello Stivale, grazie ai quali il Cavaliere nero di Arcore è ri-salito al potere, aiutato in questo dalla corsa solitaria del Partito democratico e dalla scelta americanista del bipartitismo che, oggi, finisce con l’escludere dal Parlamento una grande fetta di bisogni sociali e individuali.
In conclusione vorrei dire... "rialzati, Italia", e fallo presto perché, dopo questa campagna elettorale e queste elezioni, Prodi sarà solo un neanche tanto brutto ricordo e il povero disperato, precario o meno, non arriverà nemmeno a fine mese senza contare che il miliardario s’arricchirà ancora di più, inseguendo la detassazione degli utili dell’impresa, defiscalizzando ogni ambito del mercato del lavoro... mentre al povero cristo? Niente!
Allora una domanda viene spontanea: ma l’italiano è ostaggio della demagogia, del neoliberalismo, dell’ipocrisia Veltrusconiana o dell’Alzheimer o ha messo il cervello in stand-by fregandosene della situazione in cui il paese si trova…?
Questa sconfitta della Sinistra va indagata soprattutto dentro e nel limitrofo del suo mondo. Non possiamo sempre e solo riversare la colpa sullo svuotamento della critica sociale dai cranii della gente: sappiamo che i condizionamenti esistono, sia culturali che economici che di altra natura. Sappiamo quale ruolo hanno i mezzi di informazione, ma anche quale ruolo ha un portafoglio vuoto a metà del mese.
Un fallimento a livello politico e sociale, dunque. E in primis per ciò che riguarda il progetto complessivo a cui questa unificazione elettorale puntava. E’ necessario che la dirigenza di Rifondazione Comunista per prima faccia quanto prima una analisi critica di quello che è avvenuto e si assuma le sue responsabilità, cercando di uscire dalle prime fasi di questa crisi dalle immani proporzioni senza ricette di avventurismo unificante che portino a quella che viene definita come la panacea di tutti i mali: il soggetto "unico" della sinistra. Se vogliamo ulteriormente frazionarci e non unirci, dare vita al soggeto unico è di sicuro la strada più indovinata.
Lo scetticismo su questo cammino c’era, ma si voleva nascondere, stilando e montando percentuali poco credibili e troppo ottimistiche (e infatti..) e scenari futuristici degni di un film hollywodiano. Oramai è come se tanta acqua fosse passata sotto i ponti, dopo questa incredibile sconfitta e la sua ripercussione psicologica e morale, è logico suppore che l’Arcobaleno avrà ancora vita breve e la Casa della Sinistra chiuderà presto.
Per quanto mi riguarda la curiosità regna padrona per il “new deal” o “new duo” in parlamento, perché ora avranno campo libero, senza che la Sinistra l’Arcobaleno ne combini di tutti i colori, come qualcuno ti puo far notare in una beffarda battuta,….staremo a vedere, stavolta. Un consiglio per tutti noi: non ci dobbiamo abbattere, ma rimboccare la maniche e ridefinire una via di lenta ma sicura ricostruzione di una grande forza comunista, di un nuovo modo di interagire con i lavoratori e con la gente tutta. E per l’amor del cielo e di Berlinguer ritorniamo alla falce e martello, grazie... Non è vero che è solo un simbolo. E’ una storia, è un passato, ma è anche un futuro. Non si manda in cantina quello che ancora è attuale, quello che ancora può servire. E i comunisti servono al Paese, servono alla sinistra. A quella sinistra che, oggi, grazie alle spinte verticiste verso la liquidazione dei soggetti politici in un unico calderone dove non hanno ospitalità gli aggettivi "comunista", "socialista", ecc., è praticamente scomparsa dalla scena politica. Noi lavoriamo tutti, compagni e compagne, perchè non scompaia anche dalla scena sociale. Chi lotta sa di perdere. Chi non lotta, invece, ha già perso.
We’ll be back soon!
SIMONE CONTERNO, 15 Aprile 2008
Ps: Grazie, comunque, a chi ha creduto al progetto politico della Sinistra L’Arcobaleno, nonostante l’insuccesso ottenuto
Messaggi
1. PAUSA DI RIFLESSIONE, GRAZIE!, 16 aprile 2008, 00:34, di jimmy
basta, ormai è giusto che anche in italia come nella maggioranza dei paesi europei il comunismo cessi di esistere per lo meno in parlamento
saluti