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PD + PDL = Terza Repubblica

Publie le lunedì 17 marzo 2008 par Open-Publishing
19 commenti

PD + PDL = TERZA REPUBBLICA

Ammetto di far parte della folta schiera di quanti sono convinti che non esista alcuna differenza tra PD e PDL, essendo entrambi funzionali ad una politica antioperaia, antidemocratica e neoliberista. L’unica differenza è una "L" in più presente nella sigla del partito di plastica di Berlusconi. Per il resto stendiamo semplicemente un velo pietoso; non a caso qualcuno ha giustamente coniato la formula "Verlusconismo", per cui anch’io la adopero per indicare il comune progetto neogolpista (seppure in forma apparentemente morbida e "indolore"), di stabilizzazione neocentrista e neoconservatrice (se non addirittura reazionaria) che fa capo ai due "protagonisti/antagonisti" della politica italiota, destinati a governare assieme la nascente Terza Repubblica.
Tuttavia, non penso tanto alle forze egemoni nel PD veltroniano che già conosciamo essere vicino agli interessi del capitalismo bancario e della Confindustria, che non a caso si schierò con il curato-ragionier Prodi alle scorse elezioni politiche.
Mi soffermo invece sulla pericolosa piega presa dalla cosiddetta "Sinistra Arcobaleno", i cui quadri dirigenti sono sempre più omologati ed assestati su posizioni incerte ed ambigue, quasi folcloristiche, che suscitano grande imbarazzo in numerosi militanti ed elettori, in quanto sorge il fondato sospetto di un crescente appiattimento su una linea priva di una sicura identità classista ed anticapitalista, su una linea totalmente estranea e distante rispetto anche ad una ferma, coerente e trasparente scelta in senso pacifista ed antimperialista.
Nel contempo voglio rievocare la natura visceralmente autoritaria e sovversiva del partito di plastica berlusconiano che in cinque anni di governo ha cercato di sfasciare le istituzioni democratiche, i diritti e le garanzie costituzionali. Altro che sfasciare una vetrina del McDonald’s! Pertanto, io ritengo che il pericolo rappresentato dal fascismo al potere, ossia da quelle forze di centrodestra che hanno governato l’Italia negli anni scorsi, sia molto più grave che in passato, soprattutto se si tiene presente il mix micidiale di fascismo, populismo e neoliberismo sfrenato che caratterizza il blocco politico-sociale che fa capo al cavaliere di Arcore.
Tuttavia, non mi cullo in facili e sciocche illusioni, per cui non penso che il pericolo del fascismo al potere possa essere scongiurato contribuendo a sostenere il fronte della sinistra "radicale" e "antagonista" (se ancora esiste una sinistra di questo tipo).
Rammento una celebre frase di Pier Paolo Pasolini che oltre trent’anni fa scriveva: "Il fascismo potrà risorgere a condizione che si chiami antifascimo". Mi sembra che la frase rispecchi perfettamente il quadro storico-politico in cui si è compiuta anzitutto la "metamorfosi" di Alleanza nazionale e della destra neofascista (ex MSI) per assorgere al governo della nazione, sdoganata e traghettata dal populismo berlusconiano. Ma la medesima citazione di Pasolini si adatta alla perfezione anche per inquadrare e comprendere la metamorfosi di altre forze politiche quali, in primo luogo, il Partito Demo(n)cratico. Che genio, Pasolini aveva precorso i tempi con notevole anticipo, mentre ancora oggi in tanti stentano ad intuire e a cogliere la reale natura degli attuali avvenimenti politici.

Lucio Garofalo

Messaggi

  • Caro Lucio, in effetti le differenze tra PD e PDL sono davvero minime : all’incirca quelle che sussistono in USA tra Democratici e Repubblicani !!

    Ma questo è proprio quello che vogliono Veltroni ed il Berluska : una americanizzazione dello scenario politico, che porti a compimento appunto anche a livello politico quel processo di omologazione culturale ed antropologico ai modelli USA, che ben aveva intravisto Pasolini già trent’anni fa.

    MaxVinella

    • Io credo che l’essenza stessa del fascismo risiede nel corporativsmo, ovvero nell’idea che operai e impreditori, schiavi e padroni, debbano scendere a patti per un presunto bene superiore: l’Italia, la Patria. E’ chiaro che il "bene" di Montezemolo coincide con il bene dell’Italia, ma il bene dell’Italia (e di Montezemolo) non coincide con il bene degli italiani. Il bene dei subordinati non può mai coincidere, come ci ha insegnato la storia del fascismo, con il bene dei ceti dominanti. Veltroni con i suoi discorsi, in cui invita operai e padroni a collaborare (d’altronde anche il fatto che abbia imbarcato nel suo partito sia uomini di Confidustria che operai e precari è un fatto che dimostra quanto appena scritto), si sta rifacendo a queste politiche di puro stampo fascista. L’essenza stessa del fascismo non è quindi nelle politiche razziali o idiozie del genere, ma nella sua politica antiproletaria (intendo con proeltariato la gran parte della popolazione e non solo gli operai) e nelle tesi sfacciatamente vicine ai bisogni dei potentati economici. Veltroni e il PD, seppur potrebbe sembrare azzardato definirli fascisti, hanno comunque scelto di intraprendere questa pericolosa e oscura strada.

    • Si possono tranquillamente definire fasciste tutte le politiche di fatto antipopolari e più o meno direttamente gestite da elites diretta espressione degli interessi del grande capitale nostrano ed internazionale !!

      In questa senso sia le politiche veltroniane, che berlusconiane si possono certamente definire "fasciste", differenziandosi tra loro solo per le diverse strategie di aggiudicamento del consenso , ma non per i contenuti !!

      MaxVinella

      MaxVinella

    • dunque buona parte della resistenza antifascista in italia ha di fatto finito per reintrodurre il fascismo. Dai partigiani del PCI a quelli azionisti, dai cattolici ai liberali... Mah. Andrei più cauto con i termini perché secondo questo ragionamento NON esiste un paese che sia uno che non possa essere detto "fascista". E se per il "nostro caro paese" utilizzassimo il termine "democrazia borghese", tipica di ogni paese capitalista... che in base a quanto gli viene permesso dai rapporti di forza modifica il suo aspetto come meglio aggrada ai padroni del vapore... dalla francia alla gran bretagna, dagli usa alal germania POST-nazista ecc. Altrimenti tutto è fascismo, nulla è stato il fascismo. Io la vedo così. Ciao a tutti/e ___ Zincato

    • Perfettamente d’accordo.

      Il termine "fascismo" è stato spesso abusato.

      Anche oggi abbiamo sostanzialmente un "regime", quello del "pensiero unico" ..... ma il fascismo era un’altra cosa ...

      R.

    • Tutti gli Stati e tutte le autorità imposte sono per loro stessa natura un pò fascisti. Tutti contengono il germe fascista e reazionario..chi più, chi meno..Se intendiamo il fascismo mussoliniano, certamente non viviamo questa situazione..ma germi fascisti sono riscontrabili in tutti gli Stati..anche nella Spagna di Zapatero, con le sue politiche repressive dei baschi, dei migranti (vedi situazione di Ceuta e Melilla) e degli oppositori politici (vedi il regime carcerario FIES).

      marco

    • Caro R. , oggi quasi tutti i termini che si usano nel linguaggio politico o peggio "politichese", sono stati oggetto di "slittamenti semantici" ed uso improprio !!

      E’ chiaro che il vero fascismo aveva caratteristiche proprie ed oggi difficilmente ripetibili.

      Il termine "fascismo" si può però correttamente ancora utilizzare per indicare tutte quelle politiche autoritarie e antipopolari, gestite da elites autoreferenziali che si riproducono per cooptazione interna e che rifuggono come la peste i metodi autenticamente democratici e le concezioni libertarie.

      MaxVinella

    • cioè come a cuba? E’ dunque un paese fascista anche quello? Che vi sia stato uno "slittamento semantico" è un dato di fatto, che poi questa cosa sia avvenuta per mescolare le carte e fare un bel tana salvi tutti è un po’ preoccupante... che poi su un sito che si chiama bellaciao il termine fascismo venga utilizzato così, alla leggera mi sembra poco opportuno. Viene in mente, come scriveva qualcuo, pochi giorni fa... quel naziskin romano che se ne uscì in un’intervista con "anche gli antichi romani facevano il saluto FASCISTA"... dunque, fasci anche loro. zinc.

    • mi permetto di consigliare la lettura del saggio di Collotti Enzo"Fascismo, fascismi"; tale testo si inserisce nell’acceso dibattito che ha coinvolto gli studi storiografici sulle dittature del Novecento. Prendendo spunto dalla definizione stessa di regime, Collotti si muove in senso opposto alle mistificazioni di chi riduce l’intera stagione dei totalitarismi europei a una crisi repentina o a una infausta parentesi. Da Mussolini agli ustascia di Ante Pavelic, da Vichy al Portogallo di Salazar, l’autore ripercorre le "vie nazionali al fascismo" soffermandosi anche su alcune vicende politiche spesso trascurate dal dibattito storico e dal discorso comune e mediatico, come il nazionalsocialismo olandese, il collaborazionismo in Norvegia e le varie forme dittatoriali dell’Est europeo.

    • E’ vero che c’è un abuso del termine "fascismo", però non si possono negare alcuni aspetti che affondano le loro radici nel fascismo: controllo e repressione dell’individuo, nazionalismo, etncocentrismo (se non razzismo) ..per finire alle politiche economiche volte ad antemporre gli interessi della patria (o della sua funzione) a quelli degli individui\lavoratori. Se il fascismo fosse una cosa morta e sepolta non avrebbe alcun senso l’antifascismo..invece il suo senso è proprio perchè il fascismo non è morto e i suoi germi circolano..
      marco

    • queste cose, però, PRECEDONO storicamente il fascismo. Pertanto è piuttosto su queste cose che il fascismo si genera, non ne sono uno strascico. Da qua lo stare all’erta, ci mancherebbe! MA in alcuni paesi che storicametne non hanno avuto lo sviluppo fascista si sono avute le stesse cose solo che, appunto, non si sono sviluppate in un fascismo. Dunque, mi ripeto, nell’usare il termine in senso genericamente onnicompresivo di tutto ciò che è autoritario, si vanifica per certi versi ciò che è stato il fascismo, o i fascismi. Resto dell’idea che noi non si debba annacquare le cose. E’ più che sufficiente denunciare l’autoritarismo dilagante per quello che è! Anzi, mettere in luce che questa è la democrazia formale borghese... non può che "far bene" a chi, come il sottoscritto, è antifascsita ma non di meno anticapitalista. ciao _Zinc.

    • Grande questa chiacchierata da bar sul fascismo ! Assolutamente trendy quest’affibbiare a tutti l’epiteto " fascista" , a Veltroni , alla Bindi, a tutto questo gruppo di voltagabbana grondanti il sangue dei lavoratori ; e forse , perchè no , diamo del fascistello anche a Bertinotti, che ha deluso tutti e tutto . E così, cari amici , mentre penso che le valutazioni teoriche che leggo siano dovute ad un anticipo di abuso dell’agnello o del capretto pasquale, vorrei che , in qualche modo , valutaste come la semplificazione del ragionamento porti a dei risultati assolutamente paradossali. In sostanza , dando dei fascisti a quelli del PD, dite la stessa cosa che dicono il Berlusca ed il Ciarrapico, che tutti sono tutti eguali e si vada in pace con Dio !! Ed allora perchè non votare la PDL , farla ben bene vincere, che poi in un futuro si aprirà un glorioso orizzonte di lotte , e la gente , distolta finalmente dal dott. House e dal Festivalbar , in massa, dando una risposta di massa , farà la rivoluzione proletaria . Oh yeah!
      Ah, post scriptum : Pasolini ha scritto tanto di tutto , ma estrapolare una frase per farci un ragionamento quale quello che con angoscia ho letto mi pare un po’ scorretto

      Buster Brown

    • 1)Essendo vegetariano penso che almeno i miei messaggi non dipendano dalle abbuffatte di agnello..semmai del seitan e del tofu..
      2)Nessuno ha scritto che vELTRONI è FASCISTA. Io, per esempio, ho scritto che l’elemento principale del fascismo è stato il corporativismo e non il nazionalismo o il razzismo. Io vedo in Veltroni un tentativo di avvicinarsi a quel modello: antemporre gli interessi della "patria" a quelli dei lavoratori (non a caso ha imbarcato confindustriali e operai). Questo non significa che il PD sia fascista, ma che sta osservando troppo da vicino il modello coprorativista.
      3)Il fascismo non è un invenzione mussoliniana..io non credo che la storia proceda necessariamente a strappi, io credo che il fascismo sia stato semplicemente l’estremizzazione e "il metetre insieme" contemporaneamente, tutto una serie di elementi storicamente già presenti (culto del capo, autoritarismo, mito della razza, gerarchizzazione ecc..).
      4)Alcuni di questii elementi, caratteristici del fascismo, sono oggi presenti e sono risocntrabili in vari paesi e partiti politici che fascisti non sono. Es. Zapatero non è fascista, la Spagna non è fascista..ma il regime carcerario FIES cos’è? L’Italia non è fascista e Prodi non è fascista..ma gli sgomberi dei campi rom, cosa sono?Non sono misure di stampo fascista?Per me si.

      marco

    • potrei suggerire anche delle abbuffate di ravioli di magro , di pasta e di formaggi caserecci ? mi sembrano vivande un po’ più coinvolgenti ; o sbaglio?

      Buster Brown

    • certo però che mr. Buster Brown... hai buon gioco ad ironizzare sul fatto che si fanno chiacchiere da bar... ma non è che i tuoi interventi siano proprio delle relazioni universitarie... Se non ti aggrada il botta e risposta puoi sempre fare altro, no? Se proprio vuoi sentirtelo dire... :-)

    • La cosa più fastidiosa è quando, nell’ambito di una discussione civile e dove ognuno è rispettoso dei pareri altrui, interviene quello che sa tutto, denigra tutti e tutto con il suo fare presuntuosamente ironico, senza però in realtà apportare nulla di concreto alla discussione, se non il suo patetitco e triste umorismo in perfetto stile fiorelliano.

      marco

    • Io Buster lo trovo simpatico.
      Vorrei rasserenare con una citazione da ellakappa:
      "Clima cileno, democrazia sospesa, diritti civili calpestati. Mi chiedo quale Italia consegneremo ai figli di Berlusconi. "

      da:
      Nuovo Masada 657, finalmente un numero comico: "Pasquale, pasquale...".

      http://www.masadaweb.org

      viviana

    • il problema, cara Vivana, era giusto quello... se è simatico o meno... giusto quello era il problema... cmq grazie per l’info circa il masada comico

    • Cara Viviana, mi permetto di rettificare un passagio del tuo intervento. La domanda (e, in questo caso, la battuta) da fare è la seguente: "Quale (AL)Italia consegneremo ai figli di Berlusconi"?