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– PD: l’agonia continua -
a cura di Paolo De Gregorio, 21 febbraio 2009
Quando lamentiamo la mancanza di democrazia, buona parte della colpa la dobbiamo attribuire al cattivo funzionamento dei partiti che non hanno elaborato negli anni regole capaci di far vivere in modo democratico le loro organizzazioni.
Non voglio parlare dei partiti di destra, dove ormai il copione è quello del potere economico e mediatico e le decisioni vengono prese da pochissimi capibastone, ma di un partito di “sinistra”, che si definisce democratico e non lo è.
Se lo fosse stato, alle dimissioni di Veltroni, si dovevano aggiungere tutte quelle del gruppo dirigente, e dunque Franceschini compreso. Doveva essere organizzata una votazione di tutti gli iscritti al partito dove si chiedeva una cosa molto semplice, ma decisiva: si va subito ad un congresso per decidere una nuova linea politica ed eleggere nuovi dirigenti, oppure si va con un segretario reggente alle elezioni amministrative ed europee, ma senza una linea politica?
L’esito della votazione non sarebbe importantissimo, la crisi del partito è profonda e la prognosi infausta, ma il metodo di dare il potere agli iscritti di decidere con la loro testa sarebbe una buona cosa, che però in genere non succede mai.
Ai delegati, solo 1500, oggi è stato chiesto di decidere tra Franceschini e Parisi come segretario “pro tempore”. Hanno scelto Franceschini, cosa veramente ridicola visto che è il braccio destro di Veltroni e corresponsabile dei suoi insuccessi elettorali.
In questo caso non vi è stata democrazia, perché i delegati erano tutti legati alla linea politica del segretario dimissionario,mentre andava immediatamente azzerata anche questa rappresentanza dando il potere agli iscritti.
La gente si allontana dai partiti e dalla militanza se si accorge di non contare nelle decisioni importanti, e fa bene ad andarsene, perché finchè non ci saranno organizzazioni che fissano regole ferree nel tutelare la democrazia interna, e per prima cosa due mandati come parlamentare, come segretario, come sindaco, l’allontanamento della politica diventerà inarrestabile.
Paolo De Gregorio
Messaggi
1. PD: l’agonia continua, 22 febbraio 2009, 07:10, di kalos
niente paura, compagni !
adesso Casini salva la democrazia italiana
col suo nuovo partito per la nazione d’italia
" per una politica variabile " !!
mi dà una voglia di recitare :
" bell’italia amate tette
pur vi torno a risucchiare
trema in petto e si confonde
il cazzo oppresso dal piacer " ! !
1. PD: l’agonia continua, 23 febbraio 2009, 15:08, di viviana
Grazie. Paolo. Ma sì, popolo italiano, credi alle favole, arriva il salvatore Casini, arriva il salvatore Franceschini.. C’è sempre qualche salvatore in arrivo per il Titanic.
C’è sempre qualche intelligentone, qualche stratega.
Sarà che io i grandi intelligentoni, i grandi timonieri del nulla, i grandi strateghi tanto stimati sul tipo di D’Alema o Veltroni, non li ho mai capiti, ma se si trattava di buttare la sinistra storica alle ortiche e di essere minimalisti quanto più non si poteva, invece di fare tutto questo bordello, non ci si poteva tenere l’Ulivo e bona lì?
Almeno c’era qualcuno che lo votava. Il partito di Prodi non era molto lontano da quello di Berlusconi e ha perso per un voto. Ma questo ircocervo chi lo dovrebbe votare? Le teste quadre del partito?—
Avete presente i disegni di Pavlov? Compare un quadrato e arriva una bistecca. Compare un cerchio e il cane si piglia una randellata. Ora i compagni di partito stanno cercando di prendere voti tentando la quadratura del cerchio. Sono arrivati a un punto che il cerchio è così deformato che non si sa più se è un cerchio o un quadrato. E il cane che fa? Vomita.
viviana