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PER BISOGNI E DIRITTI CHE UNISCONO CONTRO UN PONTE CHE DIVIDE!!!
Publie le mercoledì 28 luglio 2004 par Open-PublishingIl Campeggio contro il ponte sullo Stretto, che si terrà a 
Cannitello-Villa S. Giovanni(RC) dal 2 all’8 agosto è un’iniziativa 
che nasce dai bisogni delle terre del Sud che da anni vengono 
sfruttate nelle risorse ambientali ed umane.
Oggi la mega-infrastruttura del ponte viene presentata come la 
soluzione dei problemi del Mezzogiorno (come se bastasse un ponte a 
cancellare gli annosi problemi di abbandono delle terre, della 
disoccupazione, dell’emigrazione, della mafia, e della devastazione 
ambientale).
Le popolazioni locali e i movimenti vedono, invece, in 
questa "Grande Opera" solo l’ennesima beffa ai danni della gente e 
di un territorio, ricco di bellezze naturali, parchi marini, 
montani, specie protette, panorami mozzafiato, già duramente provato 
dall’edilizia selvaggia e dall’abbandono delle zone montane, dai 
cantieri sempre aperti dell’autostrada SA-RC e dalle mille opere 
incompiute ed inutili come le cattedrali nel deserto disseminate in 
tutto il Mezzogiorno.
Il Campeggio contro il ponte rientra in un ampio percorso di lotte, 
che già da diversi anni ci vede impegnati nelle mille vertenze 
territoriali del Sud, pensiamo alle discariche in costruzione, agli 
inceneritori, alle centrali a carbone o a turbogas, pensiamo ai 
mostri dell’industria chimica che devastano le coste, alle basi 
militari che contengono armi nucleari.
Il ponte, o meglio il "Mostro sullo Stretto", è allora il simbolo di 
uno "sviluppo" che, dietro il ricatto della disoccupazione e della 
disperazione legata alla mancanza di lavoro, da decenni continua a 
imporci ogni genere di opera inutile e dannosa, che non solo non 
risolve i problemi già presenti, ma al contrario contribuisce, in 
modo decisivo, a peggiorare la nostra qualità della vita e quella 
dei nostri figli.
Non potremo più consegnare loro quel piccolo grande gioiello che le 
generazioni passate ci hanno preservato: l’incontro irripetibile di 
terra e mare, il dialogo armonioso di Scilla e Cariddi, l’eco dei 
venti, la risacca del mare, il canto delle sirene, la Fata Morgana 
che narra la storia millenaria di un luogo unico al mondo. 
Ripartire allora dai luoghi, dalla memoria, dalle tradizioni, 
valorizzare le comunità locali, i loro bisogni reali, ricominciare a 
sognare un altro mondo possibile, senza farci schiacciare 
dall’arroganza di chi ci vuole succubi, accondiscendenti, disposti a 
subire tutto!
Non accetteremo mai che lo Stretto diventi un cumulo di ferraglie e 
cemento, non accetteremo mai il destino della fuga, dell’emigrazione 
come unica possibilità di sopravvivere, la nostra terra non è in 
vendita, essa è la più grande ricchezza che abbiamo, ci appartiene e 
noi apparteniamo ad essa, da quando siamo nati in questi luoghi 
bellissimi e difficili.
Ecco perché chiediamo alla gente, ai movimenti, alle popolazioni 
calabresi e siciliane ma anche a tutte le altre, di lottare con noi 
contro questo eco-mostro e avere il coraggio di sognare un altro 
Sud.
Dal 2 all’8 agosto a Cannitello -Villa S. Giovanni-, vi invitiamo a 
vivere assieme una settimana di dibattiti, iniziative sui territori, 
concerti, spettacoli teatrali, danze, mostre fotografiche, il tutto 
nella cornice del piccolo borgo di pescatori di Cannitello, a due 
passi dalla spiaggia e dalle case che verrebbero distrutte dal ponte




