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di Domenico Ciardulli
Credo di trovare consenso nell’affermare che dal modo di affrontare i nodi cruciali del Welfare si contraddistinguono le linee politiche di una Giunta comunale.
Da quello che emerge, un perno importante delle Politiche Sociali dell’attuale omologo assessorato capitolino è il Volontariato.
Premetto, perchè sia chiaro, che anch’io considero il Volontariato una risorsa importante integrativa, ma non sostitutiva dei servizi di cui la città ha bisogno.
In questi giorni, uno degli interventi dell’Assessorato è stato quello di far arrivare pacchi regalo nella casa di 750 anziani attraverso i volontari. Nel pacco c’era un po’ di olio, lenticchie, parmigiano, latte e un pandoro.
L’operazione assomiglia molto ai pacchi viveri consegnati dalla Caritas in molte parrocchie, con pasta, latte, biscotti e formaggio.
La distribuzione di pasta e generi alimentari aveva una sua logica nel periodo fascista. Essa rappresentava una scelta politica ben precisa di un deprecabile welfare di sistema.
Distribuire oggi "una tantum" un pacco alimentare è ancora peggio. E’, a mio avviso, un atto di qualunquismo che non fa onore ad una Giunta come quella che governa il Campidoglio.
Non voglio pensare che questo tipo di iniziative siano un modo di tenere in attività i volontari della "Casa del Volontariato", diventata ormai un "ufficio di collocamento speciale" che gode della sua fetta di finanziamenti.
Non è peregrino il timore che il Volontariato, così come concepito, possa sempre più indebolire i servizi sociali strutturati e tutte le opportunità di vero lavoro ad essi connesse.
Persino il compianto Monsignor Di Liegro aveva spesso marcato nettamente il confine di separazione tra i compiti imprescindibili della Pubblica Amministrazione e il ruolo del volontariato.
Purtroppo, invece, alcuni servizi sociali di ascolto e di assistenza ormai cominciano a reggersi solo su operatori del Servizio civile e del Volontariato.
Tale modalità di fornire pseudoservizi incentrati sulla "Carità" sta facendo passare ormai l’idea che l’unico reddito possibile per molti giovani senza sbocco siano i 450 euro mensili del Servizio civile o i rimborsi spese di attività di volontariato con la prospettiva di un futuro privo di qualsiasi garanzia previdenziale.
Sta anche passando l’idea che, un giorno non lontano, l’assistenza o la cura delle persone sole in stato di bisogno dipenderà sostanzialmente dal tipo di condominio e dai vicini di casa o dalla disponibilità delle parrocchie e dei volontari.
Non sarebbe forse opportuno che in questo periodo che precede le elezioni si riaprisse il dibattito su questi temi?
Messaggi
1. > PIU’ LENTICCHIE PER TUTTI..., 7 gennaio 2006, 08:25
"Vieni a vedere Doriana, vieni a vedere, l’ho lasciato incartato..."
Così una mia amica straniera mi fa vedere il dono natalizio della Juppiter ( Exodus-Don Mazzi-Mondo Brillante) un vassoio di carta della grandezza di un piattino da dolce, con 7 noci vere quattro torroncini caramella e quattro cioccolatini.Nel 2005 quì il don di cui sopra ha celebrato messa con Andreotti e sempre nel 2005 un incontro straordinario partecipatissimo con Scalfaro.Di ottobre il consiglio comunale straordinario per la promozione della campagna a favore dei bambini poveri del mondo. Ero ammalata e non ho potuto partecipare...ma , mi piace riportare dal sito di Exodus le parole di Don Mazzi
DON ANTONIO MAZZI
Auguri 2006
Sarei tanto felice, se nel 2006:
i ricchi diventassero poveri e i poveri diventassero miti, i politici andassero a casa tutti a fare i padri e i mariti...
PAROLE SANTE
Doriana