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POLVERINI, DEL TURCO E COFFERATI...
Publie le mercoledì 30 dicembre 2009 par Open-Publishing10 commenti
Fonte: http://www.ciardullidomenico.it

Polverini è una sindacalista in gamba e affascinante. Le sue quotazioni politiche provengono dalle battaglie che ha fatto attraverso un sindacato di tutela del lavoro. Una donna alla guida di un grande sindacato rappresenta una novità nel panorama nazionale. Ed è per questo che il gradimento trasversale presso l’opinione pubblica della Polverini è alle stelle e il centrosinistra ha difficoltà a trovare una candidatura alla Presidenza della Regione Lazio di pari livello. Ma possiamo dire anche che la candidatura di Renata Polverini, al di là dello strabiliante successo che potrebbe raccogliere soprattutto rispetto ad un avversario uomo già consumato, potrebbe anche rappresentare qualcosa di negativo e di incoerente, un vero e proprio tradimento per i lavoratori? Possiamo dire che Polverini (Ugl) si sta per incamminare nella stesso cunicolo che ha sfatato altri miti ? E Se non vogliamo ipotizzare per lei il triste destino e l’oblio in cui sono caduti i mezzibusti televisivi prestati alla politica come Badaloni, Marrazzo, Michelini, D’Amato..., possiamo però paragonare la sua scelta di scendere in politica a quella di altri sindacalisti ? Ad esempio Sergio Cofferati (Cgil), Ottaviano Del Turco (Uil), Savino Pezzotta (Cisl), Sergio D’Antoni e Marini (Cisl), ma anche altri di secondo piano come Claudio Minnelli, Fulvio Vento, Stefano Bianchi della Cgil. Un cunicolo, quello della Polverini che già la vede corteggiare il partito Udc di Casini e Ciocchetti nel Lazio quando quello stesso partito in Puglia mira a coalizioni e a programmi opposti. Questo doppio canale dei tanti personaggi che dalla società civile e dal mondo sindacale entrano in lizza elettorale avvalendosi della rendita extrapartitica conferma il groviglio e la promiscuità dei poteri del nostro paese. Non si è creato forse un paradosso con Sergio Cofferati che da segretario nazionale del più grande sindacato dei lavoratori è diventato sindaco "sceriffo" di Bologna ed è stato addirittura condannato per comportamento antisindacale nei confronti dei lavoratori del teatro comunale? Non si è creato forse un paradosso con Ottaviano del Turco che, dopo aver ricoperto dignitosamente una carica sindacale nazionale, ha scelto di candidarsi alla Presidenza della Regione Abruzzo per passare poi attraverso il carcere di Sulmona e la disgrazia di un procedimento giudiziario? Non è forse trasformismo ipocrita anche quello di personaggi e funzionari di associazioni ambientaliste o di Centrali cooperative, denominate organizzazioni civiche del terzo settore, che vanno e vengono con disinvoltura dal primo settore quando occupano posti di partito o si candidano alle elezioni? Renata Polverini ha davanti a se un incrocio con due autostrade ugualmente importanti: la prima è la grande occasione di un’avvincente esperienza politica e amministrativa alla Presidenza della Regione Lazio che farà probabilmente crescere e arricchire il suo bagaglio culturale e le sue già alte capacità manageriali. Sempre che riesca ad avere la meglio di fronte al "cavallo di Troia" elettorale che il centrosinistra starà preparando e sempre che riesca ad uscire indenne con la sua giunta dall’oceano tempestoso del potere delle lobbies e dei partiti. Ma se casomai rimanesse sull’altra autostrada, quella limpida dell’impegno sindacale puro, Renata Polverini rafforzerebbe comunque la sua coerenza e la sua immagine e potrebbe comunque contribuire a fare argine, con maggiore efficacia, contro l’attuale deriva economica e crisi sociale del nostro paese.
Domenico Ciardulli
Messaggi
1. POLVERINI, DEL TURCO E COFFERATI..., 31 dicembre 2009, 06:53, di e = mc2
Non mi piace il "salto della quaglia".
Troppi Vertici sindacali si preparano il terreno, cammin facendo, per poi scendere nell’agone politico; ma, per strada, devono lasciare - con compromessi - rivendicazioni che invece dovrebbero, invece, portare avanti con più determinazione per i lavoratori.
Un esempio per tutti: la campagna a favore del trasferimento del TFR ai Fondi Pensione complementari per come impostata dal Governo, senza un minimo di rendimento garantito, pari a quello che compete all ’Indennità di Fine Rapporto che resta nelle Aziende.
Vogliamo ricordare il patto della Lavanderia?
Di Vittorio era uno ed unico!
Quando il ruolo di sindacalista viene svolto con serietà e "durezza" non si acquisiscono punti da spendere poi nell’agone politico, almeno dalla parte
dei Poteri forti.
1. POLVERINI, DEL TURCO E COFFERATI..., 31 dicembre 2009, 08:05, di Enrico Biso
La Polverini è cosi’ sindacalista che uno dei padroni,ops imprenditori, più potenti d’Italia, la ha già annunciata in corsa per la regione Lazio.
E se Berlusconi la vuole governatrice del Lazio, come dubitare che la Polverini sia stata dalla parte di lavoratori e lavoratrici?
Il suo sindacato giallo poi, è un’altra garanzia del risultato "limpido" che ne verrà fuori.
Nessun salto della Quaglia, il percorso sindacale e politico della Polverini è più coerente che mai, al pari di tantissimi altri: dalla parte del padronato e dei poteri forti, di chi si continua ad arricchire gabbando o tentando di gabbare, chi a fine mese non riesce più ad arrivare.
Dopo Cofferati e Del Turco, ora tentano di rifilare "il biscotto" Polverini, la pubblicità, si sa, è l’anima del commercio, il 2010 sarà un anno come tanti altri?
C’è da augurarsi che cosi’ non sia, altrimenti chi è causa del suo mal..............
esempio recente? Il voto "utile" al pd per contrastare Berlusconi.
Dopo simili "prodotti"il biscotto Polverini sa già di muffa, anche se sugli scaffali dei negozi lo devono ancora collocare.
Buona indigestione ai soliti gonzi, la confezione del biscotto è fatta su misura per loro.........
Enrico Biso
2. POLVERINI, DEL TURCO E COFFERATI..., 31 dicembre 2009, 09:32
Ma per carità ...
Già il sindacato della Polverini, la Ugl ex Cisnal post-fascista, è quello che è, cioè storicamente UN SINDACATO GIALLO, con in passato anche compiti di schedatura e di provocazione squadristica sui posti di lavoro.
La Polverini in particolare, poi, come pseudo-sindacalista, non nasce nemmeno dai posti di lavoro bensì come prima impiegata e poi funzionaria della Cisnal poi Ugl, cioè è uno pseudo quadro sindacale costruito in provetta.
La verità è che è da anni un personaggio "mediatico" montato con la presenza pressochè fissa a Ballarò.
La Ugl in Italia è solo il settimo sindacato confederale, superato in iscritti non solo dalle tre confederazioni "storiche", ma pure dalla Confsal, dalla Cisal e dalla Cub.
Perchè poi una trasmissione di Rai Tre, certamente orientata verso il centrosinistra, debba aver sponsorizzato per anni una tizia destrorsa del genere, più presente in video degli stessi Epifani, Angeletti e Bonanni - nel bene e soprattutto nel male ben più rappresentativi della Polverini - è veramente un mistero glorioso.
Misteri del bipolarismo ...
Raf
2. POLVERINI, DEL TURCO E COFFERATI..., 31 dicembre 2009, 21:12, di Nando
Ecco perchè la sinistra non c’è più... Perchè persone che si definiscono di sinistra come Cardulli, che dice che è un’ottima sindacalista siamo arrivati alla "frutta"...Idem Rai3 che per anni ha pubblicizzato la polverina, mistero dell’inciucio.
1. POLVERINI, DEL TURCO E COFFERATI..., 1 gennaio 2010, 10:31, di Giuseppe
Non credo che nell’articolo Polverini ne esca incensata, ma in un modo elegante e con efficace linguaggio si sono argomentate gli aspetti negativi di quella candidatura, soprattutto nella chiave panoramica e trasversale dei rapporti tra partiti e sindacati.
La sinistra non c’è più per chi scrive articoli come quello sopra? Oppure per i Rutelli, i Veltroni, i rifondaroli che prima si spaccano in Pdci, poi sinistra e libertà, poi in sinistra critica?
La sinistra non c’è più perchè qualcuno riesce ancora a scrivere ed argomentare secondo punti di vista liberi o per quei militanti criticoni che si fermano alla superficie e non sanno andare oltre gli schemi e gli slogan?
2. POLVERINI, DEL TURCO E COFFERATI..., 1 gennaio 2010, 17:51, di Enrico Biso
Si può scrivere ed argomentare, ma poi se a qualcuno non piace, si può esser anche criticati.
Specialmente se si scrive:
Polverini è una sindacalista in gamba e affascinante. Le sue quotazioni politiche provengono dalle battaglie che ha fatto attraverso un sindacato di tutela del lavoro. Una donna alla guida di un grande sindacato rappresenta una novità nel panorama nazionale. Ed è per questo che il gradimento trasversale presso l’opinione pubblica della Polverini è alle stelle .
Per Giuseppe son punti di vista liberi, per altri son il continuare ad usare "modi eleganti ed efficaci linguaggi", che son figli di una cultura trasversale e interclassista base politica e culturale dell’inciucio come prassi.
Il domandarsi poi perchè la sinistra sia ai bassi livelli raggiunti, criticando quel che non c’è più, e cioè schemi e slogan, contiene già la risposta.
La sinistra o è sinistra, o altrimenti, cosa è?
Altro che fermarsi alla superficie, per rivoltare l’andazzo in cui trovasi la sinistra governista ed il centrosinistra, urge scavare ben a fondo.
E non farsi attrarre dai bei salotti.
Enrico Biso
3. POLVERINI, DEL TURCO E COFFERATI..., 1 gennaio 2010, 20:07, di Giuseppe
Bello questo commento di Enrico. Che però non dice nulla di nuovo se non criticare uno scritto secondo schemi mentali obsoleti. Polverini può essere apparentemente e relativamente "osannata" ma il messaggio principale di quell’articolo è un invito a Polverini a ritirarsi dalla competizione. E secondo me la vera valutazione della donna sindacalista e aspirante politico la si scandaglia in quell’invito. Il vero peso delle parole non si misura dai fronzoli ma dalla sostanza di ciò che si vuole comunicare. Peccato che a sinistra la comunicazione sia così poco creativa e molto dogmatica e chiesastica...
4. POLVERINI, DEL TURCO E COFFERATI..., 1 gennaio 2010, 20:39, di Enrico Biso
Se qualcuno spera che la Polverini si faccia da parte, per non essere coinvolta in schieramenti di potere e/o logiche politiciste, credo che avrà una amara delusione.
Non vedo poi, perchè si possa credere che la stessa Polverini, non oggi ma da SEMPRE, non sia già invischiata in meandri politicisti .
L’UGL è sostanza, la partecipazione della Polverini alla politica spettacolo televisiva è sostanza, la benedizione di Berlusconi alla candidatura della Polverini è sostanza, lo "sfondamento" nell’elettorato di centrosinistra della Polverini è anch’esso sostanza.
Comunque sostanza è anche definire schemi mentali obsoleti, ragionamenti che non piacciono, attaccati a nuovismi che tanto favore hanno portato alle fortune elettorali e culturali di un Berlusconi "maestro" di comunicazione.
Quell’invito di cui scrive Roberto, invece di sostanza ne contiene davvero poca, non tenendo conto che la Polverini immagine, non nasce certo oggi, anzi, sembra davvero un qualcosa di già visto, e pure troppo visto.
Non sarebbe il caso di farlo sapere ? Invece di presentare una Polverini che non esiste proprio?
Son forse attaccato a comunicazioni retrò ?
O se si osanna qualcuno, poi è difficile far passare il contrario del precedente osanna?
Specialmente se si è già in campagna elettorale già ben avviata?
Forse, dico forse, non sarebbe il caso di pensarci un pochino su?
Enrico Biso
5. POLVERINI, DEL TURCO E COFFERATI..., 2 gennaio 2010, 19:01, di Pino
Allora se la lettura della realtà è per categorie potremmo fare il gioco della torre. Di fronte alla possibilità di buttare dalla torre Polverini oppure Del Turco chi salveremmo? Immagino, secondo i ragionamenti fatti qui, che tra la "fascista cisnal" e il "socialista" debba salvarsi il socialista solo perchè non fascista? L’etichetta di partenza è impressa come il marchio delle vacche? Ad esempio, il presidente della Camera si può valutare solo sulla base della provenienza o anche per le scelte e il prodotto finale della sua esistenza?
6. POLVERINI, DEL TURCO E COFFERATI..., 3 gennaio 2010, 23:33, di Enrico Biso
Spero non dispiaccia, se dalla torre dovessero cascare sia Del Turco che la Polverini e già che ci siamo pure il Fini, che critica a più non posso il Berlusca, ma poi guarda il caso, è il suo eterno alleato con cui ha cofondato il pdl.
Io non ne piangerei di certo.Anzi.........