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PRC E PALAZZINARI: TUTTO COME PREVISTO

Publie le venerdì 2 ottobre 2009 par Open-Publishing
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Tutto come previsto: costretto alle dimissioni il tesoriere del PRC romano che aveva svelato i finanziamenti dei palazzinari al partito "comunista"

Quello che segue è il documento scritto dal tesoriere della federazione romana del PRC, dimessosi dall’incarico ed autospesosi dal partito. Non necessita di commenti.

Lettera aperta dell’ex tesoriere del PRC di ROMA

Le mie dimissioni da Tesoriere romano della Federazione del Partito della Rifondazione Comunista sono un gesto che deriva da una lunga, e, negli ultimi tempi, quotidiana, teoria di azioni e dichiarazioni contro la mia persona e contro lo Statuto e l’interesse patrimoniale del PRC che rigorosamente sono stato chiamato a difendere, anche quale legale responsabile.

Partiamo con ordine.

Da marzo a giugno 2009 sono stato pregato, viste le mie caratteristiche curriculari, di prendere visione ed analizzare le inadempienze e le incongruenze contabili della Federazione, quale consulente economico e finanziario della Federazione.

Allora, e per mesi, nessuno notò che fossi “questurino”, consigliere d’amministrazione in 7 o 9 società contemporaneamente, detentore di redditi iperuranei, sciupatore di soldi dello Stato.

Ancora ricordo, però, le ironie e i sorrisini di sufficienza, soprattutto da esponenti che avevano avuto ruoli istituzionali, quando rovistavo tra cumuli di documenti polverosi, ricostruivo documenti contabili carenti o stracciati o passavo ore al telefono con miriadi di fornitori che chiedevano di essere pagati. La loro esclamazione ricorrente era la seguente: “Tanto non capirai nulla di quello che è successo!”

Lentamente e faticosamente la verità è invece emersa.

Le Feste di Liberazione, a fronte di presunti andamenti in pari o di rodomontici vantati attivi, sono state sempre in perdita: non si pagava l’AMA e non si pagava una parte dei fornitori della Festa, che, poi, a babbo morto, molto tempo dopo, reclamavano i loro consistenti crediti.

Nessun dirigente dell’allora PRC romano si avvide mai di nulla.

I fornitori di alcuni servizi, per es. Zona Rossa per l’attacchinaggio e la tipografia Ammendola per la stampa di manifesti, venivano pagati solo in parte; comunque una porzione consistente dei loro vantati crediti erano senza committenza ed alcuni non accompagnati, nelle loro istanze di pagamento del credito, da fatture fiscalmente in regola. Nessun dirigente dell’allora PRC romano si avvide mai di nulla.

Nel periodo della Segreteria Smeriglio c’era una notevole, diciamo, generosità di spesa ed un onere di personale di segreteria, tra collaboratori e dipendenti di oltre 6 persone, cose tipiche di un Partito romano con un’incidenza elettorale ben superiore. Nessun dirigente dell’allora PRC romano si avvide mai di nulla.

Nel 2007 e nel 2008 l’onere delle spese della Federazione è stato sempre importante (cosa di cui mi sono accorto richiedendo con fatica alla Banca di Roma gli estratti conto dettagliati, in quanto in Federazione gli estratti conto riscontrabili erano lacunosi e senza dettaglio) ed ingombrante, quasi insostenibile. Pertanto il Segretario Smeriglio decise nel 2007 di chiedere sponsorizzazioni, o per dir meglio finanziamenti, alle imprese, specie di costruttori, in occasione delle Festa di Liberazione. Ora non ci sarebbe alcunché da ridire se i finanziamenti delle imprese edili fossero richieste da un partito moderato di destra o di sinistra, ma chiedere ed ottenere un finanziamento da imprenditori, apparenti avversari acerrimi di un partito di sinistra comunista, è qualcosa di non linearmente comprensibile: o no?

Nessun dirigente comunque dell’allora PRC romano si avvide mai di nulla. Anzi nel 2008, senza neanche l’occasione di una festa di Liberazione, nei primi 6 mesi dell’anno gli imprenditori edili finanziarono il PRC romano con svariate decine di migliaia di euro. Nessun dirigente dell’allora PRC romano si avvide mai di nulla. Bisogna notare poi che stranamente Autostrade spa risultava “malefica” come finanziatore ai tempi di Giordano, quando a seguito di un articolo su l’Espresso di Di Nicola, uscì che anche il PRC era tra i numerosi partiti finanziati da Autostrade spa. Si ricorda che, con un forte intervento di De Cesaris, il finanziamento di questa società fu restituito al mittente. Improvvisamente, almeno in occasione di recenti Feste di Liberazione, Autostrade spa non è più malefica ma ben accetta per il PRC, romano: che dire?

Da consulente finanziario informai Carroccia e la Segreteria di alcune apparenti irregolarità di determinati finanziamenti dei costruttori per il 2007 sui passaggi bancari per cui dopo alcuni mesi dall’informazione Carroccia stesso si decise di denunciare Smeriglio alla Procura della Repubblica.

Da consulente finanziario mi feci parte diligente per informare Carroccia e la Segreteria della debolezza delle prove del credito della scarl zona Rossa; perciò il segretario impugnò davanti al Tribunale il decreto ingiuntivo di Zona Rossa di 70000€. Quando Zona Rossa intentò varie azioni diffamatorie contro il PRC, Carroccia fece una denuncia “pesante” alla Procura della Repubblica per diffamazione e diffusione di stampa clandestina (vorrei a questo punto sapere chi sia il giustizialista estremo; per rispondere ad alcune accuse un po’ sciamannate di alcuni compagni: io rilevo che ad oggi non ho firmato nessuna querela o impugnazione giudiziaria da Tesoriere/legale responsabile).

Arrivando a metà giugno, come è noto, sono stato eletto Tesoriere dal CPF con un voto bulgaro: 1 astenuto, 1 voto contrario, più di 50 voti a favore. Difficilmente una votazione è stata così pressoché unanime nella Federazione di Roma. Devo dire che durante il ringraziamento per la mia nomina a Tesoriere, ho notato in molti il disappunto per il fatto che io avessi enfatizzato di non essere il Tesoriere di nessuna corrente e di volere rispettare solo lo Statuto e la Legge in una condizione in cui si palesava una partita debitoria di più di 200000€ per la Federazione a fronte di entrate scarse o nulle.

La mia nomina a Tesoriere si è caratterizzata per la continuità metodologica e logica con il mandato di consulente finanziario. Ho pertanto continuato a sostenere che in assenza o in carenza di prove del credito certe i debiti non dovevano essere onorati; così mi sono comportato nei confronti del credito, di più di 100000€ vantato da Ammendola, cosa che è tanto più valida in una situazione disastrosa come quella della Federazione di Roma. Ma forse qualcuno pensa che, tranne Zona Rossa, si debba dare tutto a tutti, anche se le risorse sono limitate, o, come nel caso della Federazione, quasi inesistenti; forse quello stesso qualcuno sa che parlare a vanvera genera simpatia…purtroppo non genera però flussi di cassa.

Ho proceduto a registrare su un libro delle entrate e delle uscite, “prima nota”, tutte, ma tutte le spese effettuate: un’attività defatigante ma trasparente, qualcuno dirà da “matto” e “fissato”.

Soprattutto ho cercato di capire e di esercitare il mio controllo sul flusso di entrate plausibili: ciò per qualcuno è stato peggio dei 7 vizi capitali con tanto di psicodrammi di brechtiana memoria in relazione alla Festa di Liberazione del 2009. Nell’organizzazione della festa 2009 quale consulente finanziario ero stato tenuto all’oscuro della sua organizzazione e strutturazione da parte del legale responsabile e dell’organizzatore della Festa. La mia nomina a Tesoriere avvenne, come è noto, dopo l’inizio della Festa. Durante la Festa venni a scoprire di accordi, tra non si sa chi, per cui gli utili della Festa sarebbero stati divisi a metà tra circoli e Federazione; inoltre, si cercò, il mio consenso negato con tracce scritte ancora conservate, per pagare direttamente come organizzazione della Festa, con gli utili, alcuni creditori storici delle Feste di Liberazione e di altre attività pregresse del PRC.

Insomma bisognava accettare le condizioni, a scatola chiusa Arrigoni, senza neanche accertare le prove del credito; inoltre in questa maniera gli incassi derivanti dalla Festa 2009 si sarebbero certo assottigliati. Ovviamente da Tesoriere ho posto l’inibitoria: con la conseguenza inattesa da me di sconcerto e psicodrammi per lesa maestà. Come se potessero esistere Tesorieri a metà…

Sempre sulla Festa 2009, a fronte della continuità della linea di suddividere a metà gli utili tra Federazione e circoli, adottata contro il parere contrario scritto dei membri della segreteria Cortese e Spera e contro la presa di posizione scritta del Tesoriere, sono emersi aspetti non lineari nei finanziamenti imprenditoriali alla Festa stessa. Riporto una frase già indirizzata qualche giorno fa ai componenti del CPF e della Segreteria: “Quanto a ciò che derivava dalle cosiddette sponsorizzazioni, comunque a mio avviso veri e propri finanziamenti a partiti, esso doveva essere devoluto dagli sponsor, alias finanziatori, all’unico ente esponenziale collettivo del partito romano che è da Codice Civile e da Statuto la Federazione di Roma.” Tralascio gli incontri con la Segreteria nazionale e la coda di polemiche.

Penso di aver fatto allora l’unica cosa plausibile da Statuto con una Federazione in cui i conti erano diventati drammatici: rivolgermi al Collegio di Garanzia con un esposto riservato ed urgente. Anche in questo caso sembra si siano mosse le corde di uno psicodramma collettivo. Comunque ancora oggi a tre mesi dall’invio del mio esposto il Collegio di Garanzia non riesce a deliberare nulla in merito.

In realtà fino ad agosto sono stato confidente in una presa di posizione del Collegio di Garanzia, tale da avere almeno una parte consistente degli utili della Festa 2009.

Durante il mese di luglio oltre a pagare le quattordicesime alle due dipendenti, ho provveduto ad alcuni pagamenti. 1) Ho costituito un fondo assicurativo per l’accantonamento TFR dei lavoratori, che nessun altro mio predecessore aveva effettuato, ignorando la Legge e i diritti più elementari dei lavoratori. 2) Ho provveduto al pagamento di meno della metà degli onorari degli avvocati, utilizzati mesi prima da Carroccia per le sue querele ed istanze giudiziarie (altrimenti sarebbe ben difficile prossimamente godere dei loro buoni uffici). 3) Ho provveduto, cosa che si è prolungata fino a metà settembre, a fare visure e a pagare i bolli arretrati in merito all’autoveicolo fantasma in dotazione alla Federazione e “sparita” dal 2006, di cui guarda caso nessuno sapeva darmi particolari. In effetti, ho saputo di questa pendenza, degna dei “sola di Mumbay”, solo per l’ingiunzione ricevuta dall’ACI. 4) Ho pagato il pregresso del 2008 al consulente del lavoro Casiglia Ronzoni, un fatto che mi sembra scontato. A luglio si tenne un CPF drammatico dove la fuoriuscita di numerosi membri determinò la mancanza del numero legale; tra i fuoriusciti si poteva contare anche la presenza di due membri della segreteria, Spera e Cortese, che di lì a qualche giorno chiesero per iscritto il commissariamento d’urgenza della Federazione.

A fine Agosto, al mio ritorno dalle ferie la situazione non era purtroppo cambiata. L’organizzatore della Festa continuava a non versare nulla. Anzi, un “comitato” eterogeneo composto da membri della Segreteria e alcuni militanti cercava di organizzare un concerto della Banda Bassotti, con un rischio imprenditoriale che le casse della Federazione non potevano sostenere. Questa volta le posizioni contrarie di Spera, di Cortese e del Tesoriere e di altri militanti riuscivano a respingere la cervellotica proposta. Non solo, a fine Agosto comincia a circolare tra decine e decine di militanti romani e dirigenti nazionali i testi del mio esposto al Collegio di garanzia e della risposta piena di insulti contro di me, inviati con generosita’ dall’organizzatore della Festa: evidentemente costui ha pensato di fare una cosa intelligente con questa esternazione/sciorinazione. Anzi addirittura circolano voci insistenti che io non abbia mai pagato la tessera, che non abbia mai pagato contributi al Partito, che sia presente in 7-9 consigli d’amministrazione con stipendi da favola; si giunge pure a mormorare che io sia un “questurino” e un giustizialista”. Ma che strane coincidenze queste frasi calunniose coerenti!
Anche il responsabile organizzazione della Segreteria, Ursella, ci mette del suo e al mio ritorno dalle vacanze sono così costretto a rispondere il 27 agosto:

Care compagne e compagni,

sono tornato da tre giorni dalle ferie e leggo finalmente, dopo due giorni di lavoro fuori Roma, le mail compiutamente: mi trovo purtroppo costretto a rispondere come tesoriere di alcune note pervenutemi. Al di là della presa di posizione con la mia comunicazione urgente di ieri sul concerto della Banda Bassotti, cercherò pertanto di osservare un criterio di risposta cronologico.

Mi trovo nell’esigenza come Tesoriere di rispondere in maniera rigorosa e dovuta ad alcune affermazioni contenute in una nota di Ursella della prima metà di agosto. Non sono certo a rispondere su delle impostazioni politiche, presenti nella nota, con le quali sono in disaccordo con Ursella stesso: al Tesoriere spetta solo di rispondere per le entrate, per le uscite e per la legale rappresentanza.

In particolare, le seguenti affermazioni necessitano di una mia presa di posizione: “In merito poi ai sedicenti conti paralleli su cui sarebbero transitati 4.000 euro della società autostrade, informo i compagni che la vicenda, discussa in segreteria insieme al compagno tesoriere, riguarda semplicemente il pagamento della pubblicità che come d’uso proponiamo a diversi soggetti economici in occasione della nostra festa. Nel caso specifico, la Festa del 2008, non fu utilizzato il conto corrente della Federazione, per la semplice ragione, che il Comitato Politico Federale dell’epoca, rifiutò in modo netto di assumere alcuna iniziativa in merito all’organizzazione della Festa; la Festa del 2008 fu di fatto l’iniziativa autorganizzata di alcuni circoli territoriali del Partito, che gestirono autonomamente dalla Federazione ogni aspetto tecnico, politico e ovviamente economica della vicenda, compreso quindi l’utilizzo di un altro conto corrente, intestato a “PRC Roma Festa”. Inutile ricordare a chi c’era, che a settembre del 2008 la Federazione non aveva ne segretario ne gruppo dirigente.”

In primo luogo, nel 2008 non ho esercitato alcun ruolo diretto o indiretto in materia di entrate e uscite del PRC di Roma. So soltanto che, non essendo stati presentati da alcuno e/o approvati i bilanci del 2007 e del 2008, la responsabilità della comprensione delle entrate del 2008 rientra nelle mie competenze se non nei miei doveri. Orbene, ancora devo comprendere la natura della sponsorizzazione del 2008 di 4000€ da Autostrade spa (tra l’altro un’impresa non in odore di apparenti cordiali rapporti con il PRC!), versati su un conto corrente di Unipol Banca di Porta Tiburtina, diverso dal conto corrente della Federazione, e corredati da una fattura intestata invece alla Federazione di Roma. Del conto corrente non so niente, né quando è stato acceso, quando e se è stato mai spento, chi lo ha aperto, ecc. A me non è stato spiegato nulla di documentale e definito al riguardo nel corso di nessuna segreteria; tra l’altro ero e rimango dell’impostazione che per le norme sul finanziamento dei partiti i finanziamenti di sponsorizzazione di iniziative importanti, non a cura di un mero Circolo, debbano essere devoluti sul conto corrente della Federazione, di cui ha il controllo il Tesoriere, o, in mancanza di esso ultimo, chi esercita staturiamente la funzione.

Avevo ascoltato ufficiosamente qualche “chiacchera” su basi diverse ma mai l’impostazione, per la semplice ragione, che il Comitato Politico Federale dell’epoca, rifiutò in modo netto di assumere alcuna iniziativa in merito all’organizzazione della Festa; la Festa del 2008 fu di fatto l’iniziativa autorganizzata di alcuni circoli territoriali del Partito, che gestirono autonomamente dalla Federazione ogni aspetto tecnico, politico e ovviamente economica della vicenda, compreso quindi l’utilizzo di un altro conto corrente, intestato a “PRC Roma Festa”, di cui vengo a conoscenza solo ora.

In effetti, avendo non compreso la linearità per non dire l’asperità di quanto accaduto avevo inviato uno specifico urgente esposto (esposto e non denuncia come qualche sciocchino ama travisare, ignorando che un’istanza al Collegio di Garanzia non è una denuncia penale!) al Collegio di Garanzia. Quindi sulla sponsorizzazione “anomala” di Autostrade spa non c’è a tutt’oggi nessuna chiarezza e di semplici ragioni non c’è nessuna traccia, semmai complicati, e speriamo regolari/regolarizzabili, iter.
Saluti

Il resto è cosa delle ultime settimane. La continuazione delle infamie contro la mia persona. C’è stato il mio accorato appello lanciato tramite la Federazione per avere dei fondi straordinari dai circoli per pagare gli stipendi. Ho ottenuto una risposta solo da tre circoli: Che Guevara, Circolo TLC, Prati. Dall’organizzatore della Festa non arriva neppure un euro. Tutto ciò si consuma con la tragica ed immancabile conseguenza del licenziamento delle due lavoratrici. E’ facile ed animabellistico essere contro i licenziamenti e non portare però gli euro per pagare gli stipendi. Ma con le parole vacue, ammantate di slogan, non si riempiono le casse.
Tutto ciò considerato il passo delle mie dimissioni mi è sembrato inevitabile. Non solo. Per ragioni evidenti dal testo di questa mia lettera aperta, ritengo di avere diritto ad un periodo di calma e di distanza. Mi autosospendo pertanto dal Partito; la mia tessera, né falsa né trafugata, è la numero 40833 rilasciata dal circolo romano di Via Dancalia.

Buona fortuna,
Roma 29 settembre 2009
Stefano Zolea

PS Sarebbe buona creanza di stile non procedere alla votazione nel CPF di oggi sulle mie dimissioni. Ho letto questa novità stanotte con l’odg cambiato inopinatamente il giorno prima del CPF. La volontà di un uomo nell’esercizio di un diritto (quale è la dimissione da Tesoriere, carica non retribuita, in una associazione senza fini di lucro) non è coercibile da nessun sodalizio dalla Dichiarazione dei diritti dell’Uomo e del Cittadino, in poi. Ma forse qualcuno non sa cosa avvenne alla Bastiglia qualche secolo fa. Se la maggioranza vota a favore, le mie dimissioni valgono forse di più? Se la maggioranza vota contro o non c’è il numero legale, la mia volontà resterebbe soffocata? Mi piacerebbe che siano evitati i toni della farsa.

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