Home > PRC/ FERRERO PRESENTA MOZIONE CONGRESSUALE: SIAMO MAGGIORANZA
PRC/ FERRERO PRESENTA MOZIONE CONGRESSUALE: SIAMO MAGGIORANZA
Publie le mercoledì 21 maggio 2008 par Open-PublishingPRC/ FERRERO PRESENTA MOZIONE CONGRESSUALE: SIAMO MAGGIORANZA
Con Grassi e Mantovani contro "lo scioglimento del partito"
Roma, 21 mag. (Apcom) - "Rifondazione comunista in movimento", per "rilanciare il partito, costruire l’unità a sinistra": è la prima mozione del Congresso del Prc, promossa da Paolo Ferrero, Claudio Grassi e Ramon Mantovani, presentata oggi alla stampa soprattutto per spiegare che "a conclusione della raccolta di firme nel gruppo dirigente - chiarisce Grassi - la mozione Vendola arriva a stento al 40%, la nostra al 47,3%. Si vedrà poi nei congressi, ma i rapporti di forza sul territorio un po’ li conosciamo, in tutto il Nord e in gran parte del Centro Italia la nostra mozione è maggioranza".
Una maggioranza un po’ oscurata, accusano i suoi promotori, dalla visibilità sui media di Nichi Vendola, primo firmatario del principale documento concorrente, quello che rappresenta il grosso dell’ex area bertinottiana. Ferrero e i suoi si presentano come la forza che ha fatto il maggiore sforzo unitario (avevano proposto un congresso ’a tesi’ emendabili invece che per documenti contrapposti), ma la tensione dello scontro interno si percepisce nelle parole di Ferrero, che respinge la "falsità" di aver voluto cercare "un capro espiatorio della sconfitta" e accusa gli avversari di ipocrisia. "Si spendono molte parole per dire ’viva Rifondazione’, ma poi si propone la Costituente di sinistra. E’ un uso disinvolto del linguaggio", da parte di chi "legittimamente aveva chiesto lo scioglimento di Rifondazione e oggi propone una valorizzazione del partito con toni che non si sentivano da anni".
La soluzione alla crisi della sinistra, per Ferrero è "riscoprire l’utilità sociale della sinistra, a partire dall’opposizione al governo Berlusconi", per costruire la quale Ferrero rinnova il suo appello "alle altre forze di sinistra organizzate nei partiti e nelle forze sociali". Ferrero si scaglia contro il "politicismo" della proposta della Costituente di sinistra "con chici sta" avanzata dalla corrente bertinottiana: "La risposta non può partire dal ceto politico. Perché così tanti lavoratori hanno votato a destra?", si chiede l’ex ministro della Solidarietà sociale. "E davvero pensiamo che mettendo insieme qualche ex ministro ed ex parlamentare cambiano idea?". Ancor più esplicito Ramon Mantovani, uno degli ex bertinottiani confluiti nella nuova maggioranza, che riserva una battuta severa a Vendola: "Il nostro partito non ha bisogno di un altro leader salvifico. Ammesso che esista, è sbagliato ridurre il congresso a un referendum pro o contro due o tre nomi".
Il rischio di una scissione? "Nessuno ne ha mai parlato, ma in ogni caso - risponde Ferrero nel corso della conferenza stampa - la nostra è una proposta unitaria: se vinciamo lavoriamo a mettere insieme la gente di sinistra, con modalità non più verticistiche come ha fatto l’Arcobaleno. Quindi, non ci sarebbe spazio politico per iniziative diverse. Il Prc resta la forza organizzata maggiore, con chi potrebbero andare?". Mantovani, da parte sua, garantisce che "se vinceremo noi il congresso, avremo una gestione unitaria, senza escludere le posizioni di chi non la pensa come noi".