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PRC: la base insorge in Toscana.

Publie le martedì 19 gennaio 2010 par Open-Publishing

Dal blog resistenze, area Controcorrente sinistra prc.

METODO E MERITO DELLA CONSULTAZIONE SULLE REGIONALI.

Oltre ogni limite. Con il commento diffuso ieri riguardo alla consultazione tenutasi la scorsa settimana, la segreteria del PRC di Firenze ha superato ogni tipo di limite concepibile. I compagni della segreteria possono contorcersi in giri di parole, possono inventare sul momento regole di una consultazione che loro stessi hanno impostato, possono girare la frittata e usare tutta la parlantina di questo mondo. Eppure tutti sappiamo cosa sta succedendo. L’evidenza toccata dai compagni negli attivi di zona parla più di mille comunicati.

Di fronte alle richieste di vari compagni per un’ampia consultazione circolo per circolo per dare a tutti gli iscritti la possibilità di far sentire la propria voce su una decisione importante come le alleanze in vista delle elezioni regionali, la segreteria nel Comitato Politico del 23 nov. ha formalmente assunto questa proposta e ha proceduto a stabilire le modalità della consultazione stessa, esplicitate in una mail del 3 dic. con cui predisponeva un calendario di attivi di zona (con l’eccezione del circolo di Lastra a Signa che si riunisce in proprio l’11 dic.) da concludersi il 18 dicembre con la convocazione del Comitato Politico.

Ci siamo attenuti a questa modalità, presentandoci nelle ore, nei giorni e nei luoghi indicati dalla segreteria. I risultati degli attivi (meno quelli del Chianti e dell’Empolese che non si sono tenuti nei giorni previsti) sono inequivocabili: 133 contrari, 46 favorevoli, 7 astenuti e 11 compagni/e che non hanno partecipato al voto (tra questi 8 compagni/e di Signa presenti all’attivo della Piana Fiorentina che hanno chiesto tempo per esprimere il loro orientamento) . Ma la modalità della consultazione viene cambiata a posteriori e in modo anomalo: i circoli che non si presentano agli attivi di zona (S.Casciano, Greve, Tavarnelle, Figline, Capraia e Limite) si riuniscono da soli, senza far conoscere la data del loro attivo e dunque consentire la presenza di chi ha una posizione diversa, e guarda caso votano tutti a sostegno del documento della segreteria!

Ma anche con i nuovi dati forniti dalla segreteria, la consultazione boccia il documento della segreteria stessa con 107 favorevoli, 133 contrari e 17 astenuti.
Ecco allora spuntare le "sottoscrizioni". In nessun attivo di zona è stato accennato al fatto che gli assenti potevano firmare il documento della segreteria. Se fosse stato detto, si sarebbero potute raccogliere anche firme su documenti alternativi. Forse i compagni della segreteria lo riterranno incredibile, ma ci sono anche compagni e compagne che sono contrari al documento e che non hanno partecipato agli attivi. Se non hanno comunicato per scritto questa loro contrarietà, è perché nessuno aveva spiegato la possibilità di un meccanismo di televoto.

Il metodo scelto svilisce il dibattito, fa un danno irreparabile a Rifondazione Comunista e indirettamente a quella Sinistra a cui ci rivolgiamo per costruire sul territorio un’alternativa politica credibile.

Il merito: il documento della segreteria provinciale pretende di liquidare in qualche riga proprio quella verifica dell’operato della Giunta Martini, a cui si è sempre sottratta nei tempi fissati dal congresso, pur chiesta ripetutamente dai circoli, che verificavano e verificano giorno dopo giorno le contraddizioni della politica del Pd perché ci si scontrano, agendo nella concretezza degli obiettivi di lotta sul territorio.

Non esiste una adeguata piattaforma programmatica per andare agli incontri con le forze politiche scelte come interlocutrici. Non ce l’ha neppure la segreteria regionale, che non ha saputo fare di meglio che chiedere mandato per aprire una trattativa con il Pd al Comitato Politico Regionale di domenica scorsa, che ha votato pur non essendoci il numero legale e nonostante le proteste del Presidente del Collegio Regionale di Garanzia.

Non finisce qua. Non può finire qua, perché questi metodi, queste forzature prefigurano la volontà di fare comunque un accordo col Pd, nonostante sia stato giurato e spergiurato che questo voto è finalizzato solo sull’apertura di una trattativa con il Pd. Tra i 45 voti a favore del documento della segreteria, infatti una buona parte di compagni/e ci ha detto che in verità è contraria ad un accordo con il Pd perché alla luce dei fatti non lo vede possibile, ma è favorevole a percorrere la strada della trattativa. Mentre ribadiamo che non esistono per noi le condizioni per un accordo col Pd, riteniamo basilare definire precise proposte nel merito della piattaforma programmatica e garantire la massima trasparenza per i prossimi passaggi politici.

Per questo è necessario pianificare attivi di circolo entro il 20 gennaio con la presenza della segreteria per spiegare tutto questo e soprattutto per conoscere - e pronunciarsi con il voto - sullo sviluppo ed il merito della trattativa col Pd. E’ ovvio che a nessuno sarà concessa una delega in bianco.

Compagne e compagni critici della federazione fiorentina.

Firenze 24 dicembre 09

"Per un’alternativa di sinistra in Toscana"

SABATO 16 GENNAIO 2010 ore 15,30

ASSEMBLEA

presso SMS "Andrea Del Sarto"

via L.Manara 6, Firenze (zona San Salvi)

Sono invitati a partecipare i compagni/e del PRC, le forze politiche e sociali della sinistra, le realtà di lotta e di movimento.

Promossa da compagne e compagni critici dei circoli della federazione fiorentina

Stampato in proprio v.V.Emanuele 303, FI, gennaio 2010

PER UN’ALTERNATIVA DI SINISTRA IN TOSCANA !!

Con questa assemblea sulle prossime elezioni regionali, i circoli promotori intendono dare continuità alla iniziativa dello scorso 17 novembre e offrire un’occasione di confronto ed azione comune a quanti in queste settimane hanno espresso con chiare indicazioni politico-programmatiche la necessità di un’alternativa in Toscana.

Numerosi circoli, attivi di zona e federazioni del PRC con documenti e riunioni hanno manifestato, in modo trasversale alle mozioni congressuali e sulla base della concreta esperienza di questi anni (di cui è mancata una verifica pubblica), un orientamento prevalente di critica, netta contrarietà e ferma convinzione che non vi siano le condizioni per un nuovo accordo col PD. Altri, pur non escludendo questa possibilità, l’hanno comunque subordinata a scelte programmatiche vincolanti in grado di segnare una svolta nel modello toscano e rispondere ai temi sociali imposti dalla crisi.

La trasparenza e la più ampia verifica democratica, dentro e fuori il partito, diventano per questo determinanti per le scelte da compiere, che non possono essere circoscritte e delegate ai soli organismi dirigenti, ma debbono tener conto della volontà espressa dai compagni/e, aprendosi al confronto con tutte le realtà sociali e politiche interessate..

Nonostante le drammatiche difficoltà e la crisi che attraversa la sinistra, esistono ancora le forze per rispondere alla domanda di alternativa presente nella società, che altrimenti rischia di disperdersi nell’astensionismo, nel voto utile o addirittura a destra. In questo senso la questione democratica è strettamente legata a quella sociale.

Per questo il PRC, il PdCI, le varie espressioni della sinistra anticapitalista, le realtà di movimento hanno il compito di unirsi con un programma ed una lista di alternativa alle destre e anche al PD in grado di esprimere i conflitti sociali e di battere l’iniquo sbarramento imposto da PD e PdL in perfetto stile bipartitico. .

Per il PRC è questa una scelta determinante per rilanciare la rifondazione comunista, ricollocare il partito nella società, riaggregare la sinistra secondo una chiara linea di alternativa, superare vecchie pratiche politiciste e rompere la morsa del bipartitismo, come del resto indicato dal Congresso di Chianciano.

Per

 la difesa del lavoro e dei redditi, un nuovo ruolo pubblico contro la crisi, la lotta alla precarietà, il cambiamento del modello toscano e la riconversione ambientale dell’economia

 i diritti sociali e di cittadinanza, il diritto alla casa ed alla salute

 la ripubblicizzazione dell’acqua e contro la privatizzazione dei servizi pubblici locali

 una diversa gestione del territorio e per fermare le grandi opere come Alta Velocità, Autostrada Tirrenica e gassificatore, la costruzione di nuovi inceneritori, il consumo di suolo, le operazioni speculative e i grandi centri commerciali

 sostenere la scuola pubblica e riconvertire la base militare di Camp Darby

Contro il bipolarismo ed il blocco di interessi che accomuna PD e PdL in Toscana (sostegno alle imprese, privatizzazioni, grandi opere, gestione del territorio, inceneritori, legge elettorale...)

c’è bisogno di un’alternativa di sinistra!

Invitiamo i compagni/e del PRC, le realtà sociali e politiche della sinistra alla più ampia partecipazione !!

Promotori: Compagne e compagni critici dei circoli della federazione fiorentina.