Home > PRC10 febbraio: sciopero ferrovieri per la sicurezza
PRC10 febbraio: sciopero ferrovieri per la sicurezza
Publie le mercoledì 9 febbraio 2005 par Open-PublishingSCIOPERO PER LA SICUREZZA un’altra ferrovia, un altro lavoro
Rifondazione Comunista invita tutti i ferrovieri ad aderire allo sciopero
indetto dai sindacati confederali e dall’Orsa per il 10/11 febbraio 2005.
Comprendiamo le perplessità ad aderire a questo protesta. I sindacati
confederali, in effetti, hanno responsabilità in merito alla sicurezza
(macchina, viaggiante, manutenzione: l’organizzazione complessiva
dell’azienda); ma anche rispetto allo stato di degrado più generale della
categoria. Se lo stato della sicurezza è sotto gli occhi di tutti non meno
grave è, infatti, la situazione quotidiana dei ferrovieri. Si va dalla
gestione clientelare dello straordinario, a tante arbitrarietà ed angherie
continue, fino al recente furto di una decina di riposi all’anno attraverso
il turn time. La grande adesione allo sciopero autoconvocato è stata una
protesta anche per questa situazione invivibile. Troppo spesso i sindacati
confederali non hanno contrastato le scelte aziendali, le hanno avvallate o
addirittura condivise. Non sono mai stati in grado di proporre una politica
sindacale alternativa. Lo sciopero di 10 minuti proclamato dopo l’incidente
di Crevalcore testimonia di questa incapacità. C’è un deficit grave di
democrazia nei luoghi di lavoro e nel sindacato.
Questo è la causa di tutto. È palesemente necessaria la rifondazione del
fare sindacato.
Nonostante queste considerazioni è importante scioperare per ottenere
cambiamenti riguardo alla sicurezza, un’altra politica per i ferrovieri, una
politica dei trasporti che riporti le ferrovie al centro.
PROPONIAMO:
– l’eventuale accordo sulla sicurezza venga sottoposto a referendum trasparente
– il ritiro dei 4 ferrovieri licenziati per la trasmissione
Report e quant’altri siano stati sospesi per aver pubblicamente parlato della sicurezza e dei disservizi
– la tecnologia venga utilizzata a supporto del fattore umano e che si ridefinisca l’organizzazione riguardante
il personale di Macchina (Vacma), viaggiante, manutenzione: i ferrovieri sono una risorsa non un costo
– non si utilizzi personale precario: in questo modo si vuole far sparire i ferrovieri
– si riorganizzi tutto l’assetto inerente la sicurezza: controlli, schedari, sinergie fra le varie divisioni abolendole;
– si ritorni all’azienda unica e rientrino e si riorganizzino i lavori esternalizzati
– venga rivista la politica infrastrutture con priorità a quelle che migliorano il sistema a rete, il trasporto pendolari, per una rete parallela per le merci
– venga elaborato un Codice del Ferro con atto legislativo al fine di impedire manomissioni arbitrarie fatte da burocrati aziendali per ridurre i costi o per una, come
si vede, pericolosa e falsa efficienza.
IL RILANCIO DELLE FERROVIE E LA SICUREZZA DEVONO ENTRARE NEL PROGRAMMA DA OPPORRE AL GOVERNO BERLUSCONI NEL 2006.




